Violenza e terrore a Goma: più di 150 donne detenute torturate e bruciate vive (e dimenticate dal mondo)

Violentate, arse vive, annientate. Il destino di quelle oltre 150 donne detenute di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, è una delle cose più terribili di questi ultimi tempi. Durante una rivolta carceraria culminata in un’evasione di massa, infatti, decine sono state le donne detenute che sono state prima stuprate e poi arse vive nell’incendio...

Feb 6, 2025 - 19:59
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Violenza e terrore a Goma: più di 150 donne detenute torturate e bruciate vive (e dimenticate dal mondo)

Violentate, arse vive, annientate. Il destino di quelle oltre 150 donne detenute di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, è una delle cose più terribili di questi ultimi tempi.

Durante una rivolta carceraria culminata in un’evasione di massa, infatti, decine sono state le donne detenute che sono state prima stuprate e poi arse vive nell’incendio della prigione di Munzenze.

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Un autentico orrore che si inserisce nel contesto di un conflitto armato che oramai da anni devasta tutta la regione, recentemente intensificatosi con la conquista proprio di Goma da parte dei ribelli del gruppo M23, sostenuti dal Ruanda.

C’è stata un’evasione di massa con 4.000 detenuti fuggiti. In quella prigione c’erano anche alcune centinaia di donne. Tutte sono state stuprate, poi è stato incendiato il settore femminile. Sono tutte morte, secondo quanto riportato da Vivian van de Perre, vicecapo della Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monusco).

Il conflitto, iniziato nel 2012-2013 con la ribellione dell’M23 e riacutizzatosi nel 2022, ha provocato migliaia di morti e una crisi umanitaria senza precedenti, con centinaia di migliaia di sfollati. Nonostante i numerosi tentativi di cessate il fuoco, le ostilità continuano, aggravando ulteriormente la situazione

Le violenze e l’incendio, tutto avvenuto tra l’altro la scorsa settimana, sono solo l’ennesima atrocità scaturita da quella feroce guerra civile nell’est del Paese africano e di cui nessuno – diciamolo – è realmente a conoscenza.

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