Google nel mirino della Cina. Oggi i conti di Alphabet
Il gigante asiatico ha risposto ai dazi di Trump imponendo tariffe alle importazioni dagli USA e mettendo sotto accusa il motore di ricerca statunitense.
Scoppia la guerra commerciale USA-Cina e Google finisce sotto accusa nel Paese asiatico: il motore di ricerca di proprietà di Alphabet verrà indagato dalle autorità cinesi per presunte violazioni delle leggi antitrust.
La notizia è stata diffusa dallo stesso governo di Pechino e arriva contemporaneamente alla riposta cinese alla decisione del Presidente Donald Trump di aggiungere un ulteriore 10% alle importazioni provenienti dal Paese orientale. In particolare, il ministero delle finanze cinese ha dichiarato che imporrà tariffe aggiuntive del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti e dazi del 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole e alcune automobili e camion, a partire da lunedì 10 febbraio.
“Di fronte ai sospetti che Google abbia violato la legge anti monopolio della Repubblica popolare cinese, l'Amministrazione statale per la regolamentazione dei mercati ha avviato un'indagine su Google in conformità alla legge", annunciava la State Administration for Market Regulation, l'Antitrust di Pechino.
La mossa sembra avere più una portata simbolica che effettiva, essendo le attività del colosso USA bandite dalla Repubblica popolare, dove l'azienda può solo collaborare con partner locali come gli inserzionisti.
A dicembre anche Nvidia era finita nel mirino della Cina accusata per una sospetta violazione della legge antimonopolio del Paese, un'indagine ampiamente vista come una ritorsione contro le ultime limitazioni imposte da Washington al settore dei chip cinesi. Anche i prodotti Intel venduti in Cina sono stati oggetto di una revisione della sicurezza alla fine dello scorso anno da parte di un influente gruppo industriale cinese.
Alphabet sarà protagonista oggi a Wall Street con i risultati del suo quarto trimestre, in programma dopo la chiusura del mercato e in molti si attendono anche un aggiornamento sui suoi importanti investimenti nell’Intelligenza Artificiale dopo l’arrivo della cinese DeepSeek.
Gli analisti interpellati dall’agenzia Reuters prevedono per la società un utile per azione di 2,13 dollari su ricavi di 96,6 miliardi per il trimestre, in aumento rispetto a 1,64 dollari per azione e gli 86,3 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso.
I ricavi pubblicitari dovrebbero raggiungere i 71,7 miliardi, in aumento rispetto ai 65,5 miliardi di un anno fa, e quelli di Google Cloud dovrebbero toccare i 12,1 miliardi rispetto ai 9,1 miliardi dell'anno scorso.
Sotto osservazione sarà anche la crescita del cloud, metrica importante per Alphabet mentre cerca di guadagnare quote di mercato rispetto ai concorrenti Amazon e Microsoft. I ricavi cloud di Microsoft sono aumentati del 21% su base annua durante il suo trimestre più recente, salendo a 40 miliardi, ma inferiore alle aspettative di Wall Street di 41,1 miliardi, causando un calo delle azioni del produttore di Windows.
"Riteniamo che la crescita del cloud dovrebbe mantenere un ritmo percentuale tra la fine dei 20 e l'inizio dei 30 fino al 2026, guidata da un maggiore contributo dei carichi di lavoro di AI man mano che la capacità si espande, nonché dal lancio di Gemini 2.0 a dicembre", prevede Angelo Zino, analista azionario di CFRA Research, in una nota.
Gli analisti di Jefferies hanno recentemente confermato il rating ‘buy’ e il prezzo obiettivo di 235 dollari sul titolo, al di sopra del consenso compilato da Visible Alpha, ritenendo che i "fondamentali di Alphabet sembrano migliorare con una solida spesa pubblicitaria" e che la società sta assistendo a una crescente domanda per Google Cloud.2
Venerdì scorso, gli esperti di Bank of America hanno scritto in una nota ai clienti che considerano i solidi risultati della scorsa settimana di Meta, che ha sostenuto i suoi piani di spesa per l'intelligenza artificiale, come un segnale positivo per Alphabet.
Infine, ieri Raymond James e gli analisti di BofA hanno anche suggerito che la rapida ascesa di DeepSeek potrebbe spingere il gigante della tecnologia ad agire con maggiore urgenza sugli sviluppi dell'AI.
A Wall Street, intanto, le azioni Alphabet restano poco mosse nei primi minuti di pre market USA di oggi, scambiando sopra quota 201 dollari.
La quotazione del titolo della società è cresciuta del 41% negli ultimi mesi, sovraperformando quella di Amazon, cresciuta del 39%, e di Microsoft, ‘ferma’ a +2%.
Dei 19 analisti monitorati da Visible Alpha che coprono le azioni, 15 mantengono la raccomandazione ‘buy’ o equivalente, con quattro valutazioni ‘hold’ e un target price medio è di circa 219 dollari.