Voli, 20 milioni di minuti di ritardo in Europa | L’analisi

Nel 2024 nei cieli europei si sono registrati 20 milioni di minuti di ritardo dei voli. Lo rende noto RimborsoAlVolo sulla base dei dati ufficiali diffusi da Eurocontrol, l’agenzia che monitora il traffico aereo a livello europeo. Lo scorso anno si sono contati 10,7 milioni di voli nell’area europea, +5% rispetto al 2023, con flussi […] L'articolo Voli, 20 milioni di minuti di ritardo in Europa | L’analisi proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Feb 4, 2025 - 14:05
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Voli, 20 milioni di minuti di ritardo in Europa | L’analisi

Nel 2024 nei cieli europei si sono registrati 20 milioni di minuti di ritardo dei voli. Lo rende noto RimborsoAlVolo sulla base dei dati ufficiali diffusi da Eurocontrol, l’agenzia che monitora il traffico aereo a livello europeo.

Lo scorso anno si sono contati 10,7 milioni di voli nell’area europea, +5% rispetto al 2023, con flussi pari al 96% dei livelli pre-covid del 2019.

La puntualità delle partenze si è attestata al 66,2%, +1% rispetto al 2023, ma inferiore del -6,5% sul 2019. Il ritardo medio totale per volo alla partenza è stato di 17,5 minuti/volo.

L’aumento del traffico, le restrizioni dello spazio aereo, eventi meteorologici estremi e problemi di capacità e personale sono state le cause che hanno influito sui ritardi nello scorso anno. L’Italia detiene una quota del 7% di tutti i ritardi registrati a livello Ue.

Per quanto riguarda la puntualità delle partenze dei 30 principali aeroporti europei, al top si piazzano Stoccolma e Oslo, entrambi con un tasso di puntualità dell’80%; agli ultimi posti Lisbona (54%), Fiumicino (56%, -3% su 2023) e Zurigo (57%).

Sul fronte delle compagnie aeree, Ryanair risulta il vettore col maggior traffico e ben 3.044 voli giornalieri, +31% sul 2019, seconda EasyJet con 1.553 voli giornalieri, terza Turkish Airlines con 1.435 voli.

Cinque operatori hanno registrato una puntualità di arrivo superiore all’80%: Iberia Regional (86%), Widerøe (85%), Vueling (83%), Sas Group (81%) e Iberia Group (81%).

Gli operatori peggiori sono stati Tap (64%), Sun Express (67%), Gruppo Tui (67%), Gruppo easyJet (69%) e Gruppo Ryanair (69%).

Il giorno più trafficato dello scorso anno è stato venerdì 14 giugno, con un totale di 37.510 voli. La guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente hanno profondamente influito sul traffico aereo: mentre l’asse del Sud-Est europeo ha recuperato i valori del traffico aereo del 2019, gli Stati situati nel nord-est dell’Europa risultano ancora ben al di sotto dei livelli pre-Covid, a causa della chiusura dello spazio aereo e dei divieti di volo che hanno interessato il 2024.

Il Regno Unito è risultato lo Stato che ha registrato il maggior numero medio di voli giornalieri nel 2024 (5.488 voli al giorno) seguito da Spagna con 4.984 voli al giorno e Germania con 4.711 voli al giorno.

L’Italia risulta il Paese con l’incremento più elevato: +9% sul 2023 e 3.789 voli giornalieri medi. Le tariffe di viaggio fatturate nel 2024 ammontano a 9,9 miliardi di euro, il 9% in più rispetto al 2023, +26% rispetto allo stesso periodo del 2019.

I prezzi dei biglietti aerei sono stati leggermente inferiori (-1%) in termini reali per il periodo gennaio-novembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, ma rimangono più alti del 11% rispetto a quelli prepandemici (2019).

“I numeri di Eurocontrol confermano purtroppo come aeroporti e compagnie aeree non abbiano saputo affrontare l’aumento del traffico di passeggeri adottando misure idonee a ridurre i ritardi, affrontare le emergenze e limitare i disagi per i viaggiatori”, ha commentato in una nota Giuseppe Conversano, Ceo di RimborsoAlVolo.

“Ad aumentare, tuttavia, non sono solo i ritardi, ma anche le difficoltà riscontrate dai passeggeri nell’ottenere dai vettori aerei rimborsi e indennizzi previsti dalla normativa comunitaria”, ha continuato.

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