Tesla scatta con l’annuncio su Robotaxi e modelli più economici
La trimestrale della casa automobilistica guidata da Elon Musk aveva deluso le attese ma l’ottimismo mostrato dall’imprenditore attraverso i suoi annunci per il 2025 ha fatto cambiare marcia alle azioni Tesla.
Tesla mette la quarta a Wall Street nonostante i risultati sotto le attese degli analisti grazie all’annuncio sui nuovi veicoli. Se dopo la pubblicazione della trimestrale il titolo era arrivato a cedere oltre il 3% dopo la chiusura della Borsa di New York, le azioni Tesla hanno poi decisamente cambiato marcia e hanno chiuso gli scambi afterhours con un +4,15%.
Fino alla chiusura di ieri la quotazione di Tesla erano cresciuta del 2% in questo 2025, ma il vero scatto è arrivato dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitense dello scorso novembre: il titolo ha guadagnato oltre il 60% rispetto al +9% del Nasdaq, toccando un massimo di 479 dollari per azione, per poi scendere ai 389 dollari della chiusura di ieri.
La svolta è arrivata con l’annuncio della società guidata da Elon Musk di voler lanciare modelli più economici nella prima metà del 2025, ad esempio la sua Tesla più accessibile ad un prezzo inferiore ai 30 mila dollari, e di voler iniziare i primi test per la sua auto a guida autonoma già a giugno dopo che lo scorso ottobre il progetto dei robotaxi (Cybercab) sembra ormai tramontato.
"Le Tesla a guida autonoma saranno in circolazione a giugno ad Austin", ha detto Musk durante la call con analisti e investitori, aggiungendo che procederà con cautela per garantire la sicurezza dei passeggeri e del pubblico in generale, ma non ha fornito dettagli sul funzionamento del servizio a pagamento.
Il software di assistenza alla guida di Tesla, noto come full self-driving (FSD), sarà sottoposto a test senza supervisione anche in altri Stati, tra cui la California, quest'anno.
Musk non ha però fornito nuovi dettagli nemmeno sui suoi progetti di veicoli a prezzi più accessibili, compresi i prezzi, le dimensioni e le specifiche.
La svolta si era resa necessaria dopo che l’utile adjusted di 73 centesimi per azione del trimestre era risultato inferiore ai 76 centesimi previsti dagli analisti, mentre i ricavi per 25,71 miliardi di dollari erano inferiori ai 27,26 attesi (dati LSEG), seppur in crescita del 2%. I ricavi derivanti dall’automotive, però, sono diminuiti dell’8% a 19,8 miliardi dai 21,56 miliardi dello stesso trimestre del 2023. L'utile operativo è diminuito del 23% anno su anno a 1,6 miliardi di dollari. La società ha spiegato che a pesare è stato l'abbassamento del prezzo medio per le sue auto. Il margine operativo è stato del 6,2%, in calo dall'8,2% rispetto a un anno prima e dal 10,8% del trimestre precedente. All'inizio di gennaio, Tesla aveva comunicato la consegna di 495.570 vetture nel quarto trimestre, per un totale annuale - per la prima volta in calo - di 1,8 milioni.
Nel periodo ottobre-dicembre, il margine di profitto lordo si è attestato al 16,3% (esclusi i crediti normativi, è sceso al 13,59%), al di sotto delle stime degli analisti (19,03%) registrate in un sondaggio di LSEG. Nel terzo trimestre, Tesla aveva registrato un margine del 19,8%. I crediti normativi per le emissioni della CO2 hanno fruttato ben 2,76 miliardi, +55,6% rispetto all’anno precedente, in cui Tesla aveva ricavato 1,79 miliardi.
Musk ha promesso “un ritorno alla crescita nel 2025” grazie ai progressi nell'autonomia dei veicoli e ai piani per nuovi modelli, descrivendo un futuro incentrato su auto senza conducente, robot umanoidi e Intelligenza Artificiale.
I nuovi veicoli, inclusi modelli più convenienti, “utilizzeranno aspetti della piattaforma di prossima generazione e aspetti delle nostre attuali piattaforme e saranno prodotti sulle stesse linee di produzione della nostra attuale gamma di veicoli. Questo approccio si tradurrà in una riduzione dei costi inferiore a quanto previsto in precedenza, ma ci consentirà di aumentare prudentemente i volumi dei nostri veicoli in modo più efficiente in termini di capex durante periodi di incertezza”, spiega la società nella nota.
Questa strategia “dovrebbe aiutarci a utilizzare appieno la nostra attuale capacità massima prevista di quasi tre milioni di veicoli, consentendo una crescita di oltre il 60% rispetto alla produzione del 2024 prima di investire in nuove linee di produzione”, aggiunge il comunicato.
Tesla sta cercando di produrre auto a prezzi inferiori e ha spiegato che il costo medio dei materiali e della manodopera per la costruzione delle sue auto ha raggiunto il livello più basso di sempre nel quarto trimestre, grazie alla riduzione dei costi delle materie prime. Secondo i calcoli dell’agenzia Reuters, il costo di produzione delle Tesla è sceso a circa 33.000 dollari dai quasi 39.000 di due anni prima.
"Tesla è solita consegnare i prodotti in ritardo e il fatto che l'azienda “si sia impegnata a consegnare i nuovi veicoli nella prima metà dell'anno è stato positivo”, evidenzia Thomas Martin, senior portfolio manager di Globalt Investments, azionista di Tesla, incoraggiato anche dalla riduzione dei costi. "Sono stati in grado di agire sul fronte dei costi e di ridurli. La loro capacità di farlo nel quarto trimestre ha sicuramente attutito il colpo" della delusione sui conti, ha aggiunto.