La Fed frena ma il rialzo non si ferma

La banca centrale degli Stati Uniti ha lasciato fermi i tassi di interesse, dopo un taglio cumulato di cento punti base in tre sedute. Powell vuole vederci chiaro sull’inflazione e si prende una sfuriata da Trump.Microsoft presenta dati del trimestre superiore alle aspettative ma non convincono le performance della divisione cloud: titolo in ribasso nel dopo borsa. Conti del trimestre di Tesla sotto le attese ma il mercato si accende per le novità in arrivo sul robotaxi.StM si aspetta per il primo trimestre 2025 un fatturato inferiore alle aspettative degli analisti, in quanto la domanda nei settori industriale e automobilistico rimane debole.

Feb 2, 2025 - 14:01
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La Fed frena ma il rialzo non si ferma

Ieri sera la Federal Reserve ha confermato il tasso di interesse, tre dei magnifici sette del tech hanno parlato. Il risultato delle importanti comunicazioni delle ultime ore non è del tutto chiaro: le obbligazioni non si sono praticamene mosse e in Asia Pacifico, l’azionario è moderatamente positivo, ma con volumi di modesta entità.

Wall Street ha chiuso in ribasso: S&P500 -0,5%. Nel corso della notte i future hanno girato e ora segnano un rialzo di circa mezzo punto percentuale.

Dopo aver effettuato un taglio cumulativo dei tassi di interesse di un punto percentuale nelle ultime tre riunioni del 2024, i funzionari della Fed hanno votato all'unanimità per una pausa. Con un contesto economico e un mercato del lavoro statunitensi solidi, il Federal Open Market Committee non ha fretta di proseguire con l’allentamento monetario: meglio verificare prima quale sia il trend dell’inflazione. La nuova impostazione di politica monetaria è stata presentata anche con un cambio del fraseggio del comunicato: mentre le recenti dichiarazioni post-riunione avevano come riferimento i "progressi" nel rallentamento dell'inflazione al di sopra dell'obiettivo, nella nota di ieri sera si dice semplicemente che "l'inflazione rimane in qualche modo elevata".

"Nella conferenza stampa di mercoledì pomeriggio, il presidente della Fed Jerome Powell ha minimizzato il cambiamento di formulazione, ma ha fatto notare che i funzionari della Fed sono meno fiduciosi nella tendenza al ribasso dell'inflazione rispetto a qualche mese fa. L'incertezza è stata il tema dominante della conferenza stampa di Powell di oggi: sulla direzione dell'inflazione, per cominciare, ma forse ancora di più sulle politiche della nuova amministrazione di Washington. Trump ha risposto sul suo social che prenderà in mano la situazione mentre la Fed se ne sta con le mani in mano: "Dato che Jay Powell e la Fed non sono riusciti a fermare il problema che hanno creato con l'inflazione, lo farò scatenando la produzione di energia americana, riducendo la regolamentazione, riequilibrando il commercio internazionale e riaccendendo l'industria manifatturiera americana", ha scritto.

Microsoft ha battuto le attese sugli utili e sui ricavi, ma le vendite di Azure e di altri servizi cloud sono aumentate solo del 31% rispetto a un anno prima, contro il 33% del trimestre precedente. Le spese in conto capitale, voce diventata ancora più importante nelle ultime ore, dopo il lancio di versioni low cost dell’intelligenza artificiale, sono state 15,8 miliardi di dollari, leggermente più del previsto, nel corso del trimestre, rispetto ai 9,7 miliardi di dollari del periodo precedente. Quest'anno Microsoft ha in programma di spendere 80 miliardi di dollari. Il titolo è sceso del 5% nelle contrattazioni after-hours.

Meta ha battuto di molto le aspettative per il quarto trimestre. Gli utili per azione sono aumentati annualmente del 50% a 8,02 dollari, rispetto alle stime di consenso di Wall Street di 6,76 dollari, secondo FactSet. Il fatturato del trimestre ha raggiunto i 48,4 miliardi di dollari, superando le aspettative di 47,0 miliardi di dollari e registrando un aumento del 21% rispetto all'anno precedente. I due principali fattori di crescita del fatturato sono il numero di annunci pubblicitari visualizzati dagli utenti nel trimestre e i prezzi medi degli annunci. La forza del trimestre ha controbilanciato una previsione leggermente più debole del previsto per i primi tre mesi del 2025. Come Microsoft, Meta, sta spendendo molto in investimenti quest'anno, per una cifra compresa tra i 60 e i 65 miliardi di dollari, in gran parte per i centri dati AI. Il titolo è salito del 4% nel dopo borsa.

I risultati trimestrali di Tesla hanno mancato le aspettative il mercato ha privilegiato quanto la società ha detto sulle nuove iniziative nel segmento dell’auto a guida autonoma. Le vendite di auto sono calate di circa l'1% nel 2024, Tesla prevede un ritorno alla crescita nel 2025. La dirigenza ha anche fornito alcuni aggiornamenti sui robotaxi a guida autonoma di Tesla, mantenendo la tempistica per la commercializzazione e notando che la tecnologia "continua a migliorare rapidamente". L'azienda prevede un lancio parziale negli Stati Uniti entro la fine dell'anno. Nella seconda metà del 2025 arriverà anche una nuova Tesla a prezzo più basso. Il titolo Tesla è salito di oltre il 4% nelle contrattazioni after-hours.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo nel giorno del probabile taglio dei tassi da parte della BCE: future Dax di Francoforte +0,3%. Stamattina alle 11 esce il PIL della zona euro del quarto trimestre.
E’ arrivato sui massimi dell’ultimo anno e mezzo il prezzo del gas al nodo di Amsterdam: a spingere i prezzi sono le temperature in discesa e i bassi flussi dalla Norvegia.

Il bitcoin si apprezza a 105.300 dollari dopo le parziali aperture sul tema delle criptovalute arrivate nel corso della conferenza stampa di Jerome Powell.

Generali. Con il nuovo piano ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence', Generali punta a una crescita del dividendo per azione superiore al 10% annuo, con l’obiettivo di distribuire oltre 7 miliardi di dividendi, il 30% in più rispetto ai 5,5 miliardi distribuiti nel corso del piano precedente. Sono previsti poi oltre 3 miliardi per piani di riacquisto di azioni proprie ed M&A. Il gruppo si impegna a realizzare, annualmente, un piano di riacquisto di azioni proprie pari a 500 milioni come già deciso dal cda per il 2025.

StM si aspetta per il primo trimestre 2025 un fatturato inferiore alle aspettative degli analisti, in quanto la domanda nei settori industriale e automobilistico rimane debole. Il fatturato per il periodo in corso dovrebbe essere di 2,51 miliardi di dollari, il dato si confronta con la stima media di 2,73 miliardi di dollari degli analisti. Il quarto trimestre 2024 è stato in linea con le aspettative, con un calo del 22% rispetto all'anno precedente a 3,32 miliardi di dollari. "Abbiamo continuato ad affrontare una ripresa ritardata e una correzione delle scorte nel settore industriale e un rallentamento nel settore automobilistico, entrambi in particolare in Europa", ha dichiarato l'amministratore delegato Jean-Marc Chery.