Dati importanti per i mercati in uscita oggi

In attesa oggi le vendite al dettaglio della Germania MoM di dicembre, l’inflazione MoM di gennaio della Francia, l’inflazione YoY di gennaio della Germania e PMI Chicago di gennaio.A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

Feb 2, 2025 - 14:01
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Dati importanti per i mercati in uscita oggi

Come era nelle attese, ieri la BCE ha tagliato i tassi di 25 bps. Nel corso della conferenza stampa la Lagarde non ha sostanzialmente detto nulla di nuovo, salvo limitarsi a ricordare che il rallentamento economico e le tensioni commerciali con gli USA sono fonte di preoccupazione. Il presidente continua a dirsi fiduciosa che l’obiettivo di inflazione del 2% verrà raggiunto entro il 2025, nonostante i prezzi dei servizi siano cresciuti del 4%, grazie soprattutto ai salari previsti in flessione in termini reali.

Germania sempre più in recessione: il PIL QoQ del 4Q24 è sceso dello 0.2% (-0.1% le attese e +0.1% nel 3Q24). In flessione anche il PIL QoQ della Francia del 4Q24, pari a -0.1%, più basso delle attese (zero) e del 3Q24 (+0.4%) e dell’Italia (zero contro +0.1% atteso e zero del 3Q24). Inflazione della Spagna YoY di gennaio in crescita al 3% (dal 2.8% di dicembre e 2.9% atteso). Fermo al +0.9% il PIL YoY del 4Q24 dell’Europa (+1% le attese). Sia l’Europa che gran parte dei paesi dell’Euro zona stanno sperimentando una riduzione della crescita economia e un aumento dell’inflazione. Soprattutto in tema di crescita, crediamo che una delle cause siano i ritardi dovuti all’effettivo avvio del piano Next Generation EU i cui effetti dovrebbero essere maggiormente visibili a partire dal quest’anno. Alcuni analisti ritengono che potremmo tuttavia aver toccato i minimi di ciclo.

Nell'attuale panorama economico globale, l'Europa si prepara ad un periodo di trasformazione significativa nel 2025 e 2026. Abbiamo provato ad analizzare le prospettive finanziarie che si profilano all'orizzonte, concentrandoci su un elemento chiave: la prevista riduzione dei tassi di interesse ufficiali da parte della BCE che nel 2025 potrebbe essere di 100-125 bps complessivamente.

Immaginate un contesto economico dove le opportunità di investimento si moltiplicano, dove i settori tradizionali si reinventano e nuove frontiere di crescita si aprono davanti a noi. Questo non è uno scenario fantastico, ma una realtà concreta che stiamo per esplorare insieme. Crediamo che la BCE si stia preparando ad un approccio strategico che potrebbe ridisegnare completamente le dinamiche degli investimenti.

La nostra non vuole essere un’analisi tecnica, ma un percorso che connette i dati macroeconomici alle opportunità concrete per investitori e imprenditori. Proviamo quindi a decodificare la complessità economica europea, trasformando le informazioni in strategie di investimento chiare e accessibili. Partiamo dal contesto economico attuale. L'Europa sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Le sfide degli ultimi anni, dalla pandemia globale alle tensioni geopolitiche, hanno messo a dura prova la resilienza del nostro sistema economico. Nonostante questi ostacoli, stiamo osservando segnali incoraggianti di ripresa e adattamento.

Le pressioni inflazionistiche che hanno caratterizzato il recente periodo stanno gradualmente mostrandosi più stabili. La BCE ha dimostrato una capacità strategica nel gestire questi cambiamenti, implementando misure mirate per controllare l'andamento dei prezzi. Questi interventi stanno contribuendo a creare un ambiente economico più prevedibile e strutturato. Le istituzioni finanziarie europee stanno svolgendo un ruolo cruciale nel guidare la transizione verso un nuovo equilibrio economico. Attraverso politiche monetarie accorte e interventi mirati, stiamo assistendo ad un processo di riassestamento che promette di aprire nuove opportunità di crescita e investimento.

Guardiamo al 2025-2026 con cautela ma anche con ottimismo. Le proiezioni economiche suggeriscono un potenziale periodo di stabilizzazione e crescita economica moderata ma probabilmente al di sotto di quella potenziale. Il Fondo Monetario Internazionale prevede per l'Europa un tasso di crescita del PIL per il 2025 moderato ma significativo e pari all’1.5%, con potenziali accelerazioni nel 2026.

La ripresa economica che ci aspettiamo sarà trainata principalmente da due fattori chiave: l'incremento della domanda interna e il graduale miglioramento del clima di fiducia tra consumatori e imprese. Abbiamo osservato come la progressiva stabilizzazione dei costi energetici e la normalizzazione delle catene di approvvigionamento globali stiano creando le condizioni ideali per una crescita sostenuta. Le piccole e medie imprese, in particolare, potrebbero beneficiare di questo nuovo scenario economico, trovando nuove opportunità di espansione e innovazione.

I settori più dinamici saranno probabilmente quelli legati all'innovazione tecnologica, alla transizione green e quello dei servizi finanziari e immobiliari. Ci aspettiamo un significativo impulso dagli investimenti in questi settori. Le aziende che sapranno intercettare questi trend avranno un vantaggio competitivo decisivo, potendo sfruttare sia i finanziamenti pubblici che la crescente domanda di soluzioni innovative e rispettose dell'ambiente. Esaminiamoli più da vicino:

  • Settore Tecnologico: l'Innovazione come motore economico. Il settore tecnologico si conferma come uno dei più dinamici e attraenti per gli investitori. Con la progressiva riduzione dei tassi di interesse, le aziende tecnologiche avranno maggiore capacità di investire in ricerca e sviluppo. Stiamo osservando una trasformazione significativa verso tecnologie digitali avanzate, dall'intelligenza artificiale alla cybersecurity, che rappresentano vere e proprie frontiere di crescita. Le imprese che sapranno innovare rapidamente e implementare soluzioni digitali all'avanguardia saranno quelle che maggiormente attrarranno capitali e genereranno rendimenti interessanti.

  • Energia Rinnovabile: la rivoluzione verde europea. L'energia rinnovabile sta diventando sempre più un settore strategico per gli investimenti. L'Unione Europea ha assunto impegni ambiziosi in materia di transizione ecologica, e questo si tradurrà in opportunità concrete per gli investitori. Solare, eolico, idroelettrico: questi comparti stanno attirando capitali significativi e mostrano prospettive di crescita robuste. Le aziende che svilupperanno tecnologie pulite e sostenibili non solo contribuiranno alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma genereranno anche rendimenti attraenti per gli investitori più lungimiranti.

  • Servizi Finanziari e Immobiliare: nuove dinamiche di mercato. Il comparto dei servizi finanziari e immobiliare si sta preparando ad un periodo di trasformazione interessante. Con i tassi di interesse in diminuzione, le banche e le società di gestione patrimoniale potranno beneficiare di nuove opportunità di business. Il mercato immobiliare, in particolare, potrebbe vedere una ripresa significativa, con tassi ipotecari più bassi che renderanno l'acquisto di proprietà più accessibile. Gli investimenti in fondi immobiliari e società di real estate investment trust (REIT) potrebbero rivelarsi particolarmente interessanti per chi cerca rendimenti stabili in un contesto economico in evoluzione.

La chiave per un investimento di successo risiede nella diversificazione e nella capacità di leggere le dinamiche di mercato. Non esiste un settore universalmente migliore, ma piuttosto opportunità che variano in base al profilo di rischio e agli obiettivi specifici dell'investitore. Il mercato europeo del 2025-2026 si presenta come un terreno fertile per investitori accorti e lungimiranti, ma riteniamo che sia saggio effettuare un'analisi approfondita, con la consulenza di esperti finanziari.

Nello scenario che abbiano delineato, esistono ovviamente dei rischi. Fra tutti le tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto russo-ucraino, che ha profondamente influenzato i meccanismi commerciali e gli equilibri economici. Abbiamo assistito ad una profonda ridefinizione delle catene di approvvigionamento, con molte aziende europee che hanno iniziato a diversificare i propri fornitori e a ricercare alternative più resilienti e sicure.

L'economia europea si trova di fronte a un bivio affascinante. Le opportunità sono numerose, ma altrettanto lo sono le sfide. La riduzione dei tassi di interesse rappresenta un'opportunità unica per gli investitori lungimiranti, ma richiede una preparazione accurata e una comprensione profonda dei meccanismi economici.