Tesla, giù le vendite in Cina. Perché non è il caso di preoccuparsi
Su base annua il calo a gennaio è stato dell’11,5%, in un mercato in cuisono cresciuti moltissimo i concorrenti locali. Ma la valutazione diBorsa di Tesla riflette, più che le vendite di auto, l’impegno nell’AI, neirobo-taxi e nella robotica. Tutte attività che il governo Usa potrebbefacilitare. E poi, anche i repubblicani comprano automobili...
Dopo i dati negativi sulle vendite dei suoi EV in Europa, anche in Cina il mese di gennaio è stato amaro per Tesla. Secondo i dati diffusi venerdì 7 febbraio dalla China Passenger Car Association, le vendite di veicoli prodotti nella gigafactory di Shanghai sono state pari a 63.238 unità, con un calo dell’11,5% rispetto allo stesso mese del 2023 e una discesa del 32,6% rispetto a dicembre 2024.
I primi numeri negativi erano arrivati alcuni giorni fa dalla Germania, dove a gennaio le vendite di Tesla hanno subito un drastico calo del 59%. In Francia il tonfo è stato del 63% e in Gran Bretagna del 12%. Il fatto notevole è che in tutta Europa il mercato delle auto elettriche a gennaio 2025 ha dato segnali di ripresa, ma Tesla sembra perdere appeal: nel complesso, la contrazione nel Vecchio continente è stata del 47,7% rispetto a gennaio 2024.
Mentre l’azione Tesla segna un calo del 7% dall’inizio dell’anno, molti investitori si chiedono quanto le difficoltà di mercato dipendano dalla concorrenza e quanto, invece, influiscano i comportamenti del suo Ceo, Elon Musk, particolarmente il suo impegno politico al fianco del presidente Donald Trump.
Come racconta il Sole 24 Ore, in Cina, Tesla se la deve vedere con aziende locali come BYD, Nio, Xpeng, Li Auto e Xiaomi, che stanno avanzando rapidamente, conquistando il mercato con modelli relativamente più accessibili e soprattutto più ricchi di quella tecnologia che piace tanto ai consumatori cinesi.
La berlina elettrica SU7 di Xiaomi, che due anni fa era solo un progetto, ha già superato la Model 3 nelle vendite. La leader di mercato BYD punta sempre di più sulla guida autonoma, un settore in cui Tesla ha investito e promesso molto, ma senza ancora raggiungere risultati tangibili. BYD ha chiuso il mese di gennaio con quasi 300mila auto vendute in Cina, segnando una crescita del 47,5% rispetto all’anno precedente.
Il recente calo delle azioni Tesla arriva dopo un fantastico balzo del titolo, raddoppiato negli ultimi 12 mesi. L’impegno nell’intelligenza artificiale, i progressi nella guida autonoma e la vicinanza a Trump hanno contribuito a spingere la capitalizzazione oltre i 1.100 miliardi di dollari, facendola diventare la settima società di maggior valore nell'indice S&P 500.
Guardando avanti, il problema è che l’impegno politico di Musk ha il potenziale di allontanare proprio il pubblico che ha bisogno di attrarre, ovvero i ricchi progressisti che si preoccupano del cambiamento climatico.
Biden era favorevole ai veicoli elettrici. Trump non lo è. In passato, in America gli acquirenti di Tesla provenivano principalmente da Stati democratici, tra cui la California, dove sono emersi segnali che i consumatori si stanno inacidendo nei confronti di Tesla. Nel quarto trimestre 2024 le vendite di Tesla in California sono diminuite dell'8% rispetto all'anno precedente, il quinto calo consecutivo.
I rischi politici per le vendite di auto sono presenti anche in altri Paesi. In Germania, dove Musk ha appoggiato un partito di estrema destra e ha esortato i cittadini a smettere di scusarsi per il passato nazista, le vendite sono calate del 59% a gennaio.
Barron’s sostiene che l’attenzione degli investitori alle vendite di veicoli elettrici non tiene conto di un punto cruciale: Tesla è molto più di un'azienda automobilistica. Quando la società ha comunicato gli utili il 29 gennaio, l'analista di Morgan Stanley Adam Jonas, ha notato che nella call con gli analisti il management ha dedicato molto più tempo alle altre attività di Tesla, in particolare alla guida autonoma, all'intelligenza artificiale e alla robotica, che alle automobili. Secondo il Ceo di Nvidia, Jensen Huang, la robotica ha il potenziale per diventare “la più grande industria tecnologica mai vista al mondo”.
Allo stato attuale, Tesla si sta trasformando in uno sviluppatore verticalmente integrato di applicazioni AI. Nulla lo rende più evidente della sua valutazione. Gary Black, cofondatore del Future Fund Active, sostiene che con le azioni di Tesla scambiate a 145 volte gli utili stimati per il 2025, quasi il doppio della storia recente del titolo, il mercato sta dicendo che le auto a guida autonoma addestrate dall'intelligenza artificiale sono arrivate.
Tesla dovrebbe lanciare il suo servizio di robo-taxi a guida autonoma nel 2025. Gli analisti ritengono che il governo Usa faciliterà l'introduzione delle auto a guida autonoma negli Stati Uniti, uno dei possibili vantaggi del rapporto Trump-Musk.
Secondo Douglas Busch, fondatore di ChartSmarter, i robot-taxi e la nuova vettura economica Model 2 (attesa entro il primo semestre) rendono il 2025 un anno fondamentale per Tesla. Se Musk riuscirà ad ottenere risultati su entrambi i fronti, le azioni dovrebbero toccare un nuovo massimo. Se la nuova auto tarda ad arrivare e il servizio di robo-taxi viene ritardato, le azioni torneranno verso i 350 dollari.
Oggi la media dei target price degli analisti è 333 dollari, più bassa dell’11% rispetto alla quotazione attuale di 374 dollari.
E comunque, dice Busch, non bisogna dimenticare che anche i repubblicani comprano automobili.