Dichiarazione dei redditi 2025: da quest’anno ti rimborsano un’altra spesa | Inseriscila subito nel 730

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Feb 7, 2025 - 22:03
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Dichiarazione dei redditi 2025: da quest’anno ti rimborsano un’altra spesa | Inseriscila subito nel 730

Quest’anno con la dichiarazione dei redditi avrai la possibilità di rimborsare una particolare spesa. Non dimenticarla!

Il rimborso spese nella dichiarazione dei redditi permette di recuperare una parte delle spese sostenute durante l’anno, abbassando le tasse da pagare o ricevendo un rimborso diretto. Funziona principalmente con detrazioni e deduzioni fiscali.

Le detrazioni riducono l’imposta da pagare e si applicano a spese come quelle mediche, scolastiche o per la casa. Se hai diritto a una detrazione del 19% su una spesa medica da 1.000 euro, ti verranno scalati 190 euro dalle tasse.

Le deduzioni, invece, abbassano il reddito imponibile prima che vengano calcolate le tasse. Ad esempio, i contributi previdenziali vengono sottratti dal reddito, riducendo l’importo su cui si applicano le aliquote fiscali.

Per ottenere il rimborso, è fondamentale conservare scontrini, fatture e ricevute e inserirle correttamente nella dichiarazione dei redditi. Se hai diritto a un rimborso, lo riceverai direttamente sul conto corrente o attraverso una compensazione sulle imposte future.

Una questione di burocrazia!

Le spese per l’assistenza ai disabili sono sempre state un terreno di scontro tra cittadini e Fisco. Per molti, avere un familiare con una grave disabilità significa affrontare costi enormi, tra cure, assistenza e supporto quotidiano. La legge prevedeva alcune agevolazioni fiscali, ma fino ad oggi sembrava che solo le spese per personale specializzato potessero essere dedotte completamente. Una regola che ha creato non pochi problemi a chi si affida a collaboratori domestici per garantire la cura di un proprio caro.

Per fortuna, la Corte di Cassazione ha deciso di fare chiarezza. Con una recente sentenza, ha stabilito che le spese per l’assistenza ai disabili gravi sono deducibili indipendentemente dalla qualifica dell’assistente. Una decisione che ribalta l’interpretazione restrittiva del Fisco e che potrebbe fare una grande differenza per tante famiglie.

Modelli F24 e 730
Modelli F24 e 730 (Depositphotos Foto) – www.financecue.it

Cosa ha deciso la Cassazione

La questione nasce da un caso particolare. Una persona aveva chiesto la deduzione delle spese per la moglie invalida al 100%, assistita da collaboratrici domestiche. L’Agenzia delle Entrate aveva però negato questa possibilità, sostenendo che solo l’assistenza fornita da personale qualificato potesse rientrare nelle spese deducibili. Dopo una lunga battaglia legale, la Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Agenzia e dato ragione al contribuente.

In sostanza, la Suprema Corte ha chiarito che il concetto di “assistenza specifica” non si riferisce solo alla qualifica professionale dell’operatore, ma alla finalità dell’aiuto fornito. Se l’assistenza è diretta a una persona con grave disabilità, allora le spese possono essere dedotte, indipendentemente da chi le presta. Questo significa un enorme passo avanti per molte famiglie, che ora potranno ottenere un supporto economico senza dover necessariamente affidarsi a personale altamente specializzato.

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