Meteo: scontro tra gelo siberiano e umidità mediterranea, mix micidiale
Freddo e neve dovrebbero far parte del meteo invernale, o comunque in qualche modo risultare prevalente. In Italia non è sempre così, alla luce dei cambiamenti climatici sempre più eclatanti. Le ondate di gelo arrivano ormai col contagocce o non arrivano più, specie quelle dalle remote terre d’Oriente. Negli Inverni di una volta […] Meteo: scontro tra gelo siberiano e umidità mediterranea, mix micidiale
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Freddo e neve dovrebbero far parte del meteo invernale, o comunque in qualche modo risultare prevalente. In Italia non è sempre così, alla luce dei cambiamenti climatici sempre più eclatanti. Le ondate di gelo arrivano ormai col contagocce o non arrivano più, specie quelle dalle remote terre d’Oriente.
Negli Inverni di una volta al centro dell’attenzione c’era il cosiddetto “gelo Siberiano”, capace di influenzare sul tempo anche dalle nostre parti. Le vastissime pianure della Siberia sono un’area del Pianeta molto nota per le sue temperature estremamente rigide durante l’inverno.
Questo strato d’aria fredda che si adagia al suolo è il risultato della persistenza delle alte pressioni termiche. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, non tutte le ondate di freddo che colpiscono l’Italia e l’Europa provengono dalla Siberia o dalla Russia.
Molto raramente questa massa d’aria fredda, trainata dall’alta pressione russa, raggiunge anche l’Europa, portando con sé temperature glaciali e intensificando il grande freddo invernale. Va detto che nell’ultimo trentennio c’è un calo drastico del numero questi eventi. Il gelo siberiano quasi mai riesce a sfondare sull’Europa.
Gli ultimi importanti episodi di Buran, il nome con cui chiamiamo il gelo siberiano, risalgono al Febbraio 2012 e a fine Febbraio 2018, quando si sono avuti gelo e neve storici anche sull’Italia. Sono solo gli ultimi episodi di un fenomeno divenuto davvero sporadico da ormai oltre un ventennio.
Sorprese inattese, se giungesse il gelo dalla Siberia e dalla Russia
Febbraio di quest’anno può riservare sorprese davvero inattese, riportando scenari di una volta. Il volto dell’Inverno sta cambiando, a seguito di un cambio di circolazione che ha spalancato la porta alle correnti da est in Europa. Non è facile vedere questa circolazione e l’indebolimento del Vortice Polare la favorisce.
Questo flusso relativamente freddo tende facilmente ad affluire sul Vecchio Continente. Inoltre c’è da evidenziare in questa fase la scarsa forza delle correnti atlantiche. Per il momento l’Italia non sarà però nella rotta principale di questo flusso freddo dalla Russia, che tenderà a scorrere a nord delle Alpi.
Siamo solo all’inizio, con l’Inverno che promette un gran finale. Il dominio dell’anticiclone scandinavo sembra mantenersi forte anche per la prossima settimana. Occhi puntati a metà Febbraio, quando una massa d’aria più gelida d’estrazione siberiana potrebbe davvero propagarsi dalla Russia verso ovest.
In Italia cosa accadrà? C’è una complicanza e sarà legata ad infiltrazioni più umide d’origine atlantica che proveranno a raggiungere l’Europa attraverso il comparto franco-iberico. La nostra Penisola potrebbe trovarsi esattamente nel mezzo tra le due distinte circolazioni, quella più fredda e quella più temperata.
Da un lato, un’eccessiva ingerenza atlantica potrebbe opporsi e respingere il freddo da est. Qualora ci fosse invece il giusto mix, ecco che i contrasti potrebbero favorire la concomitanza presenza d’aria gelida e d’aria umida, con il Mediterraneo che farebbe da cassa risonanza per il maltempo invernale, quello vero.
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