Russia ancora fuori dall’Eurovision Song Contest, Putin lancia con il ‘suo’ festival

Il presidente ha firmato un decreto ad hoc: si chiamerà Intervision come un vecchio concorso canoro nell’era comunista e si svolgerà il prossimo autunno. Ecco come sarà

Feb 6, 2025 - 19:44
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Russia ancora fuori dall’Eurovision Song Contest, Putin lancia con il ‘suo’ festival

Mosca, 6 febbraio 2025 – Putin risponde con un format sovietico all’esclusione della  Russia dall’Eurovision. Lo prevede un decreto firmato dal presidente russo, in reazione al veto dell’Eurovision Song Contest sui cantanti russi, scattato nel 2022 con l’invasione dell’Ucraina.

Si chiamerà Intervision – Intervideniye in russo – e l’evento si svolgerà nella regione di Mosca nell’autunno del 2025, come riferito dall'agenzia di stampa statale Tass.

Intervision non è nuovo per i russi: Putin ha rispolverato il vecchio nome di un concorso canoro nell’era comunista, che si tenne tra gli anni Settanta e Ottanta per volere dell’allora leader dell’Unione Sovietica, Leonid Breznev.

RUSSIA PUTIN SCIENCE EDICUATION
epa11879188 Russian President Vladimir Putin holds a meeting of the Council for Science and Education via videoconference at the Kremlin in Moscow, Russia, 06 February 2025. EPA/GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN / POOL MANDATORY CREDIT

Chi parteciperà al concorso russo

Putin ha firmato un provvedimento che ordina la ripresa del concorso canoro Intervision a Mosca con l'obiettivo di “sviluppare la cooperazione culturale, umanitaria e internazionale”.

Secondo il Cremlino “più di 25 Paesi” hanno accettato di partecipare, tra cui tra cui membri del BRICS - Brasile, India, Cina e Sudafrica - Cuba e altre “nazioni amiche”, per lo più ex repubbliche sovietiche. Mikhail Shvydkoy, inviato speciale per la cooperazione culturale, ha affermato che la competizione si terrà in autunno a Mosca.

Cosa sappiamo di Intervision 2025

Il concorso sarà supervisionato dal Cremlino, con il vicepremier Dmitry Chernyshenko nominato presidente del comitato organizzatore e il consigliere Sergei Kiriyenko presidente del consiglio di sorveglianza che certificherà i risultati, si legge nel decreto firmato da Putin.

All'Eurovision, noto per la sua atmosfera inclusiva e celebrativa dell'eterogeneità europea (e non solo), con grande risalto ad artisti e temi Lgbtq+, la controparte russa risponderà molto probabilmente con una versione molto diversa nei toni e nei contenuti.

A dicembre, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che più di 25 Paesi, tra cui quelli dell'America Latina, hanno già espresso interesse a partecipare alla rassegna nel 2025.

Il concorso originale russo

L'idea di Putin di organizzare un concorso musicale russo non è una novità nella storia del Paese. Lanciato nell'era di Leonid Brezhnev, il concorso originale Intervision si tenne sporadicamente dagli anni '60 agli anni '80 come risposta del blocco orientale all'Eurovision. Ci furono varie edizioni tra il 1965 e il 1968, e poi tra il 1977 e il 1980, alle quali parteciparono i suoi alleati durante la guerra fredda.

Al concorso, che si teneva in Polonia e in quella che allora era la Cecoslovacchia, partecipavano i paesi 'fratelli' e gli alleati comunisti di Mosca come Cuba. Fu considerato un simbolo di apertura dell'Urss dopo la morte di Stalin.

La Russia e l’Eurovision

La Russia ha partecipato per la prima volta all'Eurovision Song Contest nel 1994, pochi anni dopo la caduta dell'Unione Sovietica, e negli anni 2000 Mosca ha inviato sul palco della competizione internazionale le sue star più prestigiose.

Nel 2009 fu proprio Mosca a ospitare la competizione in grande stile, spendendo circa 42 milioni di dollari in quella che viene considerata l'edizione di Eurovision più costosa di sempre.

Gradualmente però, il format ‘aperto’ e inclusivo dell'Eurovision - che spesso celebra temi e artisti LGBTQ - si è discostato sempre di più dalla visione della Russia putiniana che esalta i “valori tradizionali della famiglia”. Da qui il progressivo allontanamento di Mosca dalla competizione, fino al bando definitivo avvenuto dopo l'aggressione all'Ucraina e infine alla decisione di lanciare una versione alternativa 'vecchio stile'.