Quanti tipi di frutta giapponese esistono?
Lo sapevate che la frutta giapponese costa tantissimo? Esistono diversi tipi di frutti in Giappone, ma sono tutti accomunati dal fatto di essere molto cari. Tanto che in Giappone regalare della frutta equivale a regalare qualcosa di lusso
Se avete visto qualche film giapponese o siete dei patiti di anime, di sicuro avrete notato che quando si tratta di fare un regalo importante, magari anche di portare un pensiero a qualcuno ricoverato in ospedale, ecco che i giapponesi usano spesso dei grandi cesti di frutta. A noi potrebbe sembrare strano, ma in realtà la frutta giapponese è considerata come un bene di lusso. Non è qualcosa che si usa come semplice spuntino o per finire il pasto.
Il fatto è che in Giappone la frutta è molto costosa, soprattutto per quanto riguarda i frutti esotici che qui si trovano in abbondanza (ma anche la frutta importata costa parecchio). Detto ciò, ecco che oggi andremo a vedere i più importanti tipi di frutta giapponesi. E considerate anche che, a volte, questi frutti sono di dimensioni maggiori rispetto alle controparti che potete trovare negli altri Paesi.
Ciliegie Satonishiki
Questa ciliegia dal colore rosso è l’unica varietà di ciliegia veramente giapponese. Sono molto, molto costose e hanno un sapore dolcissimo.
Kabosu, il lime giapponese
Non confondete il kabosu con il lime. Effettivamente l’aspetto è similare, ma in realtà è maggiormente imparentato con lo yuzu. Si usa sia per preparare succhi di frutta che per sostituire l’aceto nelle ricette.
Kaki, il caco nipponico
Il caco giapponese è il kaki. Ne esistono in realtà due varietà. Abbiamo l’hachiya-gaki, con molti tannini, mangiata matura, quando il frutto è molto morbido. E poi abbiamo il fuyuu-gaki, con meno tannini, consumato quando è più acerbo (lo si sbuccia come le mele).
Kinkan, i frutti giapponesi
I kinkan o kumquat sono piccoli e rotondeggianti. Questi si mangiano con la buccia e maturano d’inverno. Il sapore è asprigno, succoso e rinfrescante.
Kyoho, l’uva giapponese
Preparatevi: l’uva giapponese nota come Kyoho è molto più grande rispetto alla nostra uva. Anzi: qualcuno la paragona alle prugne. Si tratta di un’uva di colore viola scuro, dal sapore molto dolce. A differenza delle nostre uve la si deve mangiare sbucciata in quanto sia buccia che semi sono amari.
Mele Fuji
Le mele Fuji le troviamo anche qui da noi, ma pur derivando da diversi incroci di mele americane è il tipo di mela che trovate maggiormente in Giappone. Sono molto dolci e si mangiano sia fresche che in diverse preparazioni.
Melone giapponese
Molto, molto costoso: il melone giapponese costa più di 200 euro al pezzo. Perfettamente tondi, sono buonissimi e dolcissimi. Ottimi come idea regalo, a patto di mettersi l’anima in pace e di svuotare il portafoglio.
Mikan, il mandarino giapponese
Si tratta di un agrume che ricorda tantissimo i mandarini. In realtà il mikan è originario della Cina, ma ormai è amatissimo in Giappone. Attualmente è fra i frutti più mangiati in Giappone, superato ormai solamente dalle banane e dalle mele.
Dal sapore dolce, lo si mangia solitamente in autunno e dicembre. Lo si mangia così come è e sotto forma di gelato.
Momo, le pesche giapponesi
Le pesche nipponiche sono molto grandi, piene di succo e ricche di zuccheri. Visto che la loro buccia è molto spessa, le si mangia sempre sbucciate. Le si usa anche per preparare dolci e torte, senza dimenticare succhi e ripieni per altri dolci.
Nashi, le pere nipponiche
In Giappone vi potrebbe capitare di mangiare queste pere dalla forma di mela chiamate nashi. A differenza delle nostre pere, tendono a essere più rotondeggianti e croccanti. La si usa sia consumata fresca che per preparare un dolce a base di gelatina.
Shikuwasa
Si tratta di un frutto aspro quando è verde e acerbo, ma più dolce quando matura e diventa giallo. Lo shikuwasa lo si usa spesso per succhi e marmellate. O come alternativa al limone.
Sudachi
Si tratta di un altro agrume che assomiglia un po’ a un lime, ma più grinzo. Il sapore del sudachi è così aspro che è impossibile mangiarlo come un semplice frutto. Si utilizza sotto forma di succo per sostituire limone e lime.
Ume, l’albicocca giapponese
Potrebbe sembrare una prugna, ma in realtà è un’albicocca. MAI mangiare l’ume crudo: è velenoso. Solitamente lo si trova o sottaceto, come umeboshi o sotto forma di marmellata. Occhio che l’umeboshi tende ad avere un sapore molto aspro e salato.
Yuzu, un agrume che sembra un limone
Lo Yuzu, invece, è un agrume che ricorda tantissimo un limone. Ma solo nell’aspetto in quanto ha un sapore dolciastro, con un tocco di amarognolo finale e leggermente aspro. Inoltre contiene più semi rispetto ai limoni. Non lo si mangia crudo, ma lo si usa nei dolci o per insaporire salse, carne e pesce. La buccia secca e sminuzzata è usata come spezia. Ma non finisce qui: il succo di yuzu è molto amato, mentre esistono anche caramelle e chips a base di questo frutto.
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