Piccioni e impianti fotovoltaici: rischi e rimedi

Lo spazio tra i pannelli fotovoltaici e i tetti sui quali sono installati, necessario per garantire la ventilazione, il deflusso dell’acqua in caso di pioggia e il passaggio dei cavi, può attirare piccioni e altri piccoli volatili, esponendo l’impianto ad alcuni rischi. Gli “ospiti”, spesso attirati dalle superfici riflettenti dei pannelli solari, che possono essere […] The post Piccioni e impianti fotovoltaici: rischi e rimedi first appeared on QualEnergia.it.

Feb 4, 2025 - 14:15
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Piccioni e impianti fotovoltaici: rischi e rimedi

Lo spazio tra i pannelli fotovoltaici e i tetti sui quali sono installati, necessario per garantire la ventilazione, il deflusso dell’acqua in caso di pioggia e il passaggio dei cavi, può attirare piccioni e altri piccoli volatili, esponendo l’impianto ad alcuni rischi.

Gli “ospiti”, spesso attirati dalle superfici riflettenti dei pannelli solari, che possono essere scambiate per fonti d’acqua in movimento, si avvicinano ai pannelli per motivi di sicurezza: spesso nidificano al di sotto degli impianti per prendersi cura dei loro piccoli riparandoli da intemperie e predatori.

Della relazione positiva tra impianti e fauna volatile abbiamo già parlato (I parchi solari favoriscono la biodiversità degli uccelli), ma nel settore residenziale le cose cambiano e i pericoli aumentano.

Piccioni, guano e impianti su tetto

I nidi possono portare diversi problemi agli impianti e non solo. Il guano e la sporcizia in generale accumulatasi a contatto con il tetto ostruisce il deflusso dell’acqua e può portare a perdite dentro casa, oltre a rischi sanitari.

Gli escrementi sono inoltre particolarmente acidi e possono corrodere lo strato di EVA (Etilene Vinil Acetato), usato come isolante elettrico. Questo materiale protegge i cavi elettrici e, se danneggiato, può portare alla riduzione delle prestazioni del sistema. Nei casi più gravi, cavi esposti o danneggiati possono generare rischi elettrici significativi, come cortocircuiti o surriscaldamenti.

“Solitamente i cavi resistono, perché hanno una guaina resistente, ma i connettori si degradano, ne abbiamo trovati diversi guasti, specie quando il guano diventa tanto”, spiega a QualEnergia.it, Alessandro Della Bosca, amministratore della ditta Impianti elettrici Della Bosca, che si occupa di installazione e manutenzione di impianti a Como.

Un’altra conseguenza potrebbe essere riguardare gli inverter, che riconoscono la perdita elettrica e vanno in blocco. “Potrebbe verificarsi una differenza di potenziale a causa della sporcizia che scarica sulla tegola o sulla struttura stessa”, precisa Della Bosca.

Ancora, il guano può depositarsi sulla superficie dei pannelli, creando uno strato opaco che riduce l’efficienza della conversione solare.

Barriere e dissuasori

Esistono alcune precauzioni per scongiurare l’arrivo dei piccioni e preservare l’integrità degli impianti. Alcune aziende realizzano e installano dei pettini dissuasori, adattabili alla falda del tetto, che sbarrano le aperture impedendo agli uccelli di nidificare.

I sistemi più innovativi prevedono un fissaggio che non comporta la foratura del pannello e quindi non invalida la garanzia dell’impianto. È fondamentale che questi strumenti garantiscano comunque il passaggio dell’aria sotto agli impianti per evitare surriscaldamenti.

Italgam, azienda romana che produce e vende scovoli, ha realizzato un prodotto apposito per il fotovoltaico. “Non servono buchi nei pannelli né ganci”, ci spiega Maurizio Chiacchierini, titolare dell’azienda. Lo strumento sarebbe “comodo per gli operatori anche dopo aver installato l’impianto”.

Infatti, oltre ad essere venduto in un pacchetto complessivo insieme ai pannelli, può anche essere installato in un secondo momento, nel caso in cui i clienti abbiano avuto problemi con i piccioni dopo la messa in opera.

Evitare che i piccioni nidifichino sotto ai moduli va anche a tutela stessa degli animali: nelle giornate assolate lo spazio tra il tetto e il pannello può raggiungere temperature altissime, capaci letteralmente di “cuocere” le uova e uccidere le mamme. “Gli animali agiscono per istinto – precisa Chiacchierini – ma non si rendono conto che quello spazio può essere una camera di morte. La barriera di fatto li salva ed è disegnata per impedire loro l’accesso senza far alcun male”.

(Immagine Italgam)

Per i proprietari privati che presentano una CILA, i lavori di installazione di una barriera anti-piccioni per fotovoltaico possono inoltre essere eseguiti con agevolazioni Iva e degli sgravi fino al 50% tramite credito di imposta IRPEF.

I lavori oggetto di sgravio devono riguardare esclusivamente strutture adibite ad abitazioni private, come manutenzione straordinaria.

Esistono anche sistemi meno specifici per gli impianti e mediamente meno efficaci contro i volatili, come l’uso di comuni dissuasori a punte o di un’esca-predatore di plastica. Nei casi più difficili si può pensare di combinare questi elementi per minimizzare il rischio che i pannelli si trasformino loro malgrado in un rifugio per volatili.

Manutenzione e pulizia ordinaria

Oltre alle reti, è importante programmare interventi di manutenzione regolari per controllare lo stato dei cavi, verificare che non ci siano segni di usura o corrosione e pulire la parte inferiore dei moduli. Un’ispezione annuale, effettuata da un tecnico specializzato, permette di individuare eventuali problemi prima che si trasformino in guasti particolarmente costosi da risolvere.

La pulizia dei pannelli fotovoltaici deve essere effettuata periodicamente utilizzando la giusta attrezzatura, come ad esempio uno spazzolone e un detergente specifico, per rimuovere lo sporco. In caso di guano è bene stare attenti a non utilizzare detergenti e panni abrasivi che potrebbero danneggiare la superficie.The post Piccioni e impianti fotovoltaici: rischi e rimedi first appeared on QualEnergia.it.