L’intelligenza artificiale entrerà nel mondo dei commercialisti?
Translator Il dibattito sull’intelligenza artificiale pervade ogni tipo di attività ed è dunque legittimo chiedersi se e come impatterà anche sulle attività dei commercialisti. Wolters Kluwer Tax & Accounting ha presentato recentemente uno studio globale intitolato «Future Ready Accountant – La nuova era dei commercialisti tra IA, talento e innovazione» che tocca anche questo […] L'articolo L’intelligenza artificiale entrerà nel mondo dei commercialisti? proviene da Economy Magazine.
Il dibattito sull’intelligenza artificiale pervade ogni tipo di attività ed è dunque legittimo chiedersi se e come impatterà anche sulle attività dei commercialisti.
Wolters Kluwer Tax & Accounting ha presentato recentemente uno studio globale intitolato «Future Ready Accountant – La nuova era dei commercialisti tra IA, talento e innovazione» che tocca anche questo importante argomento, in qualche modo decisivo per lo sviluppo della professione.
Lo studio è stato condotto su oltre 2300 professionisti in tutto il mondo (Europa, APAC, Nord America) e ha toccato i temi dell’adozione dell’IA, dell’impatto di questa tecnologia sullo sviluppo e progresso degli studi e dei rischi che l’IA può portare con sé.
A livello globale, più della metà degli studi valuta positivamente o molto positivamente l’adozione dell’IA. Gli studi europei e dell’APAC mostrano il maggiore interesse per l’adozione della tecnologia, mentre gli studi canadesi hanno una visione più sfavorevole o neutra. Oltre un quarto degli studi mondiali sta attualmente utilizzando strumenti di IA o di IA generativa e un altro quarto degli studi prevede di iniziare ad utilizzarli nei prossimi 12-18 mesi.
In generale le tre principali preoccupazioni riguardo all’adozione dell’IA sono collegate ai rischi per la sicurezza dei dati e la privacy, all’accuratezza e ai costi elevati per l’implementazione e il monitoraggio dell’IA. Queste preoccupazioni sono abbastanza costanti, indipendentemente dall’area geografica, dalle dimensioni degli studi e dalla percezione positiva o negativa dell’adozione di questa tecnologia.
I professionisti che hanno sviluppato una politica e una regolamentazione d’uso sull’IA a livello di studio sono naturalmente i più favorevoli all’adozione dell’IA nel settore dell’accounting.
Superare le perplessità per cogliere vantaggi
Gli intervistati evidenziano quattro principali benefici dell’IA: snellimento delle attività (60%), automazione dei processi (50%), riduzione dei costi e aumento della produttività (40%) e miglioramento dell’accuratezza del calcolo (38%).
Tuttavia, il 42% degli studi che hanno un atteggiamento negativo nei confronti dell’adozione dell’IA non è in grado di intravedere i benefici che l’IA può apportare.
Naturalmente, vantaggi e perplessità legati all’ impiego di questa tecnologia sono strettamente interconnessi e spesso riflettono due facce della stessa medaglia.
Valutando le perplessità in modo ponderato, gli studi possono trarre meglio i vantaggi dell’IA, riducendo al contempo i potenziali rischi.
Ad esempio, gli elevati costi di implementazione e manutenzione dei sistemi dotati di IA suscitano
preoccupazione nel 35% degli studi. Tuttavia, il 40% vede nell’IA un potenziale di automazione dei processi e di aumento della produttività, fattori che riducono i costi. Gli studi sono dunque chiamati a bilanciare gli investimenti iniziali con i risparmi e i miglioramenti di efficienza a lungo termine che l’IA può offrire.
Un altro elemento di perplessità nasce dal fatto che un certo numero di studi (18%) teme che i clienti non si fidino dell’IA. Tuttavia, è proprio l’IA che offre possibilità di analisi e previsioni finanziarie personalizzate, un vantaggio notevole per i commercialisti che prestano consulenza ai clienti (24%).
L’ introduzione di procedure di IA eticamente trasparenti può dunque rafforzare la fiducia e valorizzare gli stessi studi.
La ricerca analizza anche l’impatto del processo decisionale vs. il processo decisionale proattivo. Alcuni commercialisti (21%) temono che l’IA influisca negativamente sul processo decisionale, ma il 25%
riconosce anche la capacità dell’IA di fornire approfondimenti in tempo reale che consentono di prendere decisioni proattive. È fondamentale utilizzare sistemi di IA che supportino e migliorino il giudizio umano, senza sostituirlo.
Secondo José Luis Rivas, CEO di Adlanter, Spagna “Gli studi che non riescono a integrare strategicamente le tecnologie dell’IA nelle loro offerte ai clienti faranno fatica a rimanere competitivi. Il maggior valore dell’IA consiste nella sua capacità di potenziare le competenze umane. L’IA può supportare tutto, dall’analisi predittiva all’identificazione di migliore pianificazione fiscale, consentendo ai commercialisti di offrire una consulenza più preziosa e orientata al futuro.”
L'articolo L’intelligenza artificiale entrerà nel mondo dei commercialisti? proviene da Economy Magazine.