Piano “Riviera” a Gaza: annunciata la prima richiesta di impeachment contro Trump del suo secondo mandato
Ci sono volute poco più di due settimane ma la prima richiesta di impeachment presidenziale del secondo mandato di Donald Trump alla Casa bianca è già stata annunciata e stavolta non riguarda accuse di abuso di potere, come nel 2019, né di incitamento all’insurrezione, come per i fatti del 6 gennaio 2021, piuttosto si riferisce […]
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Ci sono volute poco più di due settimane ma la prima richiesta di impeachment presidenziale del secondo mandato di Donald Trump alla Casa bianca è già stata annunciata e stavolta non riguarda accuse di abuso di potere, come nel 2019, né di incitamento all’insurrezione, come per i fatti del 6 gennaio 2021, piuttosto si riferisce al piano presentato dal tycoon per il dopoguerra nella Striscia di Gaza.
L’annuncio è arrivato ieri al Congresso da parte del deputato democratico del Texas, Al Green, non nuovo a iniziative simili contro il magnate repubblicano, che ha definito “pulizia etnica” il progetto del presidente per la Striscia. “Ovunque l’ingiustizia è una minaccia alla giustizia e l’ingiustizia a Gaza è una minaccia alla giustizia negli Stati Uniti d’America”, ha dichiarato Green nel suo discorso alla Camera dei Rappresentanti, parafrasando una citazione di Martin Luther King. “Mi alzo per annunciare che è iniziato il movimento per l’impeachment del presidente. Mi alzo per annunciare che presenterò una serie di articoli di accusa per l’impeachment contro il presidente per le azioni vili proposte e le azioni vili compiute”.
Il riferimento è al piano presentato da Trump durante una conferenza stampa congiunta alla Casa bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il progetto prevederebbe, dopo l’espulsione della popolazione palestinese, l’assunzione del controllo del territorio costiero da parte degli Usa per farne la “Costa Azzurra del Medio Oriente”. Una proposta ribadita anche oggi dal presidente statunitense, secondo cui la Striscia “dovrebbe essere consegnata agli Usa da Israele dopo la guerra” e i palestinesi “reinsediati” altrove, senza bisogno di schierare truppe Usa nella zona.
Il movimento per l’impeachment di Trump, ha spiegato il deputato, avrà un carattere “popolare” e sarà guidato da persone comuni. “Il popolo deve andare avanti. Il popolo deve pretenderlo. E quando lo pretenderà, sarà fatto”, ha concluso Green al Congresso. Ma l’iniziativa del deputato del Texas non sembra aver riscosso finora molto sostegno, nemmeno all’interno del suo partito. Il presidente del Caucus dei democratici alla Camera, il deputato californiano Pete Aguilar, ha infatti dichiarato che la proposta di Green non è di interesse per il gruppo.
Il deputato del Texas non è nuovo a iniziative simili contro Trump. La sua prima richiesta di impeachment presidenziale contro il magnate repubblicano risale infatti al gennaio del 2018 quando, durante il suo primo mandato, il tycoon definì “Paesi di merda” El Salvador, Haiti e alcuni Stati africani. Tre anni dopo Green co-firmò l’atto d’accusa contro l’inquilino della Casa bianca dopo l’assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, quando una folla aizzata dal presidente fece irruzione nel Congresso perché convinta dalle illazioni sui presunti brogli durante le elezioni del 2020 vinte da Joe Biden. In totale, durante il suo primo mandato, Trump è stato messo sotto accusa due volte dal Congresso ma è stato assolto in entrambi i casi dal Senato.