Ora la Groenlandia strizza l’occhio a Trump: «Presto un referendum per l’indipendenza». Ma potrebbe perdere i soldi della Danimarca

Il leader della maggioranza assicura che si farà se vincerà le elezioni. Ma a quel punto Copenaghen potrebbe smettere di mandare centinaia di milioni all'isola. Cosa sceglieranno i groenlandesi? L'articolo Ora la Groenlandia strizza l’occhio a Trump: «Presto un referendum per l’indipendenza». Ma potrebbe perdere i soldi della Danimarca proviene da Open.

Feb 7, 2025 - 12:57
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Ora la Groenlandia strizza l’occhio a Trump: «Presto un referendum per l’indipendenza». Ma potrebbe perdere i soldi della Danimarca

groenlandia trump

La Groenlandia potrebbe presto tenere un referendum per chiedere l’indipendenza dalla Danimarca e, potenzialmente, avvicinarsi agli Stati Uniti dopo le insistenti avance del presidente Donald Trump. La proposta di un voto popolare sull’indipendenza arriva dal leader del partito di maggioranza, Erik Jensen. In Groenlandia si terranno elezioni anticipate il prossimo 11 marzo, come richiesto da parlamento dell’isola in seguito al pressing di Trump. L’isola attualmente gode di ampia indipendenza pur trovandosi formalmente sotto la corona danese. A sua volta, la Danimarca ha precisato più volte che rispetterà la volontà dei groenlandesi, ma ha respinto duramente le ipotesi di Trump su un possibile acquisto.

Ora la Groenlandia critica la Danimarca

Ieri sera, Jensen ha affermato che se verrà rieletto, accelererà il processo di indipendenza attivando le sezione 21 della legge sull’autogoverno della Groenlandia per negoziarne i termini e tenere un referendum. Il leader esplicitamente affermato che la decisione è stata influenzata dal pressing di Trump. La portavoce del partito Doris Jakobsen Jensen è andata oltre, criticando la prontezza di risposta del primo ministro danese Mette Frederiksen nel negare l’isola a Trump. D’altro canto, la Danimarca versa ogni anno 580 milioni di euro ai 57 mila abitanti della Groenlandia. Gli osservatori si domandano se questa cifra continuerà ad affluire alle casse artiche anche in caso di un’eventuale indipendenza. E di come la potenziale interruzione potrebbe influire sulla decisione dei groenlandesi.

La Groenlandia ago della bilancia

Certo è che, forte delle ambizioni altrui nei propri confronti, la Groenlandia si trova nella posizione di poter valutare molteplici offerte. Per anni ai margini delle cronache mondiali, gli inuit costituiscono ora l’ago di una bilancia su cui gravano importanti questioni internazionali. L’interesse di Trump riguardo l’isola, infatti, è motivato da ragioni precise: tra tutte, le risorse nel sottosuolo e la possibilità di controllare le rotte commerciali aperte dalla fusione dei ghiacci provocata dal cambiamento climatico. D’altro canto, il governo danese ha chiarito che finché i groenlandesi non si esprimeranno, l’isola rimarrà sotto il controllo di Copenaghen, che ha recentemente ribadito la propria linea con un piano di protezione del territorio artico dal valore di 2 miliardi di euro.

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