Meteo: Febbraio apre le porte al FREDDO, il ruolo chiave del GETTO POLARE
La situazione meteo di queste settimane si mostra particolarmente dinamica, con i modelli previsionali che indicano un possibile afflusso di aria gelida di matrice polare verso l’Italia. Le configurazioni atmosferiche ricordano quelle di fine novembre, quando il jet stream non era sceso in modo deciso verso sud, ma si era posizionato attorno al 40° parallelo, […] Meteo: Febbraio apre le porte al FREDDO, il ruolo chiave del GETTO POLARE
La situazione meteo di queste settimane si mostra particolarmente dinamica, con i modelli previsionali che indicano un possibile afflusso di aria gelida di matrice polare verso l’Italia. Le configurazioni atmosferiche ricordano quelle di fine novembre, quando il jet stream non era sceso in modo deciso verso sud, ma si era posizionato attorno al 40° parallelo, portando conseguenze significative su molte aree europee. In quel periodo, infatti, nevicate eccezionali hanno colpito la Francia e le Isole Britanniche, con accumuli che non si registravano da tempo.
Durante il mese di novembre, il temporaneo assetto del jet stream ha generato perturbazioni nevose di grande rilievo in Europa centrale. Sebbene quella fase intensa si sia poi esaurita, episodi successivi di maltempo hanno continuato a coinvolgere le regioni più settentrionali, mostrando un’inclinazione meno accentuata verso sud della corrente a getto. Questo dimostra come il meteo sia sempre condizionato dagli scambi di masse d’aria tra latitudini opposte, un meccanismo strettamente legato al vortice polare e ai suoi possibili fenomeni di split, che possono influenzare in modo significativo il quadro termico invernale.
Febbraio, il mese della svolta fredda?
Con l’ingresso di febbraio, il jet stream polare tende a subire variazioni più marcate, favorendo scambi d’aria tra nord e sud e aumentando il rischio di ondate di gelo. Queste dinamiche sono simili a quelle osservate in Nord America, dove il freddo estremo ha creato pesanti disagi. Tuttavia, non è detto che un evento significativo oltreoceano si traduca automaticamente nella stessa situazione in Europa o in Italia. Ciò che è certo è che, tra febbraio e marzo, le condizioni di instabilità atmosferica sono spesso protagoniste, dando origine a episodi di maltempo anche di forte intensità.
Uno degli aspetti cruciali da monitorare è l’evoluzione del vortice polare, sia nella troposfera che nella stratosfera. Se dovesse verificarsi un split del vortice polare, le conseguenze sarebbero potenzialmente importanti per l’inverno italiano, con la possibilità che masse d’aria artica raggiungano latitudini molto più meridionali del normale. Al momento, i dati non indicano segnali inequivocabili di un cedimento imminente, ma l’inverno non è ancora finito e nuove sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.
Italia: attese nevicate e temperature in calo
Le proiezioni meteo a medio termine suggeriscono un graduale calo delle temperature, accompagnato da perturbazioni e possibili nevicate non solo in montagna, ma anche a quote collinari. In presenza di masse d’aria ancora più fredde, il peggioramento potrebbe diventare ancora più marcato, con fiocchi di neve in arrivo fino a livelli molto bassi e conseguenti gelate diffuse.
Non ci sarebbe nulla di anomalo in un ritorno del vero inverno in questo periodo, anzi, è ben più insolito osservare temporali e grandinate in pieno gennaio. Alcuni modelli indicano persino la possibilità di nevicate sulla Pianura Padana, qualora si verificassero specifiche condizioni bariche. Se il jet stream dovesse subire un forte affondo nell’area mediterranea, l’aria gelida di origine polare potrebbe facilmente irrompere sulle regioni del Nord Italia. In questo caso, il contrasto tra masse d’aria fredda e aria più mite potrebbe generare fenomeni nevosi anche di una certa consistenza.
Tuttavia, molto dipenderà da vari fattori, tra cui la traiettoria del jet stream, la velocità del suo spostamento e la possibile resistenza delle strutture di alta pressione. Talvolta, infatti, l’anticiclone può proteggere parzialmente alcune aree del Paese, limitando gli effetti del gelo.
Inverno finito? Assolutamente no
Nonostante nelle ultime settimane molte regioni italiane abbiano registrato temperature più miti, non bisogna lasciarsi ingannare. Il fatto che il jet stream si sia temporaneamente spostato più a nord, favorendo l’arrivo di aria più tiepida, non significa che l’inverno sia terminato. Anzi, la stagione fredda è ancora in pieno svolgimento, e il meteo può cambiare rapidamente, portando nuove incursioni di aria polare sulla nostra penisola.
Proprio il comportamento del jet stream sarà l’elemento determinante per capire se l’inverno tornerà con forza nel mese di febbraio. Se dovesse arretrare o subire nuove oscillazioni, potremmo assistere a una discesa di masse fredde verso l’Italia, con conseguente aumento delle possibilità di nevicate a bassa quota.
La parte finale dell’inverno resta un’incognita
L’ultimo tratto dell’inverno rimane quindi ancora molto incerto. Da un lato, il vortice polare mostra una certa resistenza, ma dall’altro i modelli previsionali lasciano aperta la possibilità di episodi di maltempo più incisivi nelle prossime settimane. Inoltre, eventuali anomalie termiche potrebbero innescare configurazioni meteorologiche instabili anche nel mese di marzo, periodo in cui la transizione stagionale può portare a brusche variazioni di temperatura.
Un cambiamento improvviso della circolazione atmosferica potrebbe, infatti, riportare il grande freddo sull’Italia. Dopo il primo grande affondo freddo di novembre, l’inverno ha visto altre ondate perturbate, sebbene meno intense. Ora, ci troviamo nuovamente davanti a una potenziale discesa polare, con il meteo che si trova in bilico tra il ritorno del gelo e una fase più stabile sotto l’azione dell’alta pressione.
L’inverno può ancora sorprendere
Siamo lontani dalla fine dell’inverno, e pensare che il freddo abbia già detto l’ultima parola sarebbe un errore. Il comportamento del jet stream sarà cruciale nelle prossime settimane: se dovesse spostarsi nuovamente verso sud, potrebbe spalancare le porte a una nuova fase di freddo intenso, con possibili nevicate anche a bassa quota.
D’altra parte, se l’alta pressione dovesse imporsi con decisione, il gelo potrebbe essere rimandato o addirittura deviato verso altre zone d’Europa. Per ora, il quadro rimane incerto e ogni scenario è ancora aperto. Non resta che attendere i prossimi aggiornamenti e vedere se il meteo deciderà di regalarci un ultimo assaggio di inverno polare prima dell’arrivo della primavera.
Meteo: Febbraio apre le porte al FREDDO, il ruolo chiave del GETTO POLARE