Matteo Arnaldi, che occasione persa! A Dallas la spunta Munar in tre set
Matteo Arnaldi si ferma nei quarti di finale dell’ATP500 di Dallas (USA). Il ligure (n.39 del ranking) è stato sconfitto col punteggio di 6-4 3-6 6-3 dallo spagnolo Jaume Munar (n.64 ATP) in 2 ore e 18 minuti di gioco. Un’occasione mancata dal nostro portacolori, al cospetto di un avversario sicuramente migliorato sui terreni veloci, […]
Matteo Arnaldi si ferma nei quarti di finale dell’ATP500 di Dallas (USA). Il ligure (n.39 del ranking) è stato sconfitto col punteggio di 6-4 3-6 6-3 dallo spagnolo Jaume Munar (n.64 ATP) in 2 ore e 18 minuti di gioco. Un’occasione mancata dal nostro portacolori, al cospetto di un avversario sicuramente migliorato sui terreni veloci, ma non certo irresistibile.
Tanti errori non forzati da parte del tennista allenato da Alessandro Petrone, non in grado di trovare un equilibrio nel suo tennis. Munar, quindi, prosegue nel proprio cammino e affronterà il vincente tra il giapponese Yoshihito Nishioka (n.67 del mondo) e il norvegese Casper Ruud (n.5 ATP).
Nel primo set si seguono i servizi fino al quinto game. L’azzurro perde la misura del proprio dritto e mettendoci dentro pure un doppio fallo finisce per capitolare al cospetto del regolarista iberico. Arnaldi fatica a trovare continuità nello sviluppo del gioco, andando a volte fuori giri e in altre circostanze rimanendo troppo in attesa. È quanto accade nel decimo game quando con tre palle del contro-break consecutive ne spreca due decisamente allettanti. E così la frazione va all’avversario sul 6-4.
Nel secondo set il ligure prova ad avere maggior regolarità nello scambio, puntando alla profondità piuttosto che alla potenza. Nel quarto gioco non capitalizza una palla break e nell’ottavo centra l’obiettivo. Il turno al servizio successivo è una formalità e il 6-3 sorride al giocatore italiano
Nel terzo set è il sesto game a decidere la sfida. Arnaldi si dimostra troppo passivo nella gestione dello scambio, con la paura di sbagliare, e alla fine è lo spagnolo a prendersi i punti con merito e a piazzare il break decisivo con ottime accelerazioni di dritto. Munar serve molto bene e, forte di un Arnaldi falloso, archivia la pratica sul 6-3.
Leggendo le statistiche, sono due i dati che balzano agli occhi: le percentuali di efficienza al servizio con la seconda (63% dei punti vinti per l’iberico rispetto al 50% dell’azzurro); l’80% delle palle break salvate dall’iberico rispetto al 60% di Matteo.