Lettera a TPI – Nelle scuole bisogna far applicare l’obbligo del PEI e del PDP
Riceviamo e pubblichiamo di seguito un intervento di Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo. Molte Famiglie Si Trovano Di Fronte A Un Problema Ricorrente: nelle scuole, alcuni docenti non rispettano l’obbligatorietà del Piano Educativo Individualizzato (PEI) o il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questa situazione non solo genera confusione, ma mette seriamente a rischio il […]
![Lettera a TPI – Nelle scuole bisogna far applicare l’obbligo del PEI e del PDP](https://www.tpi.it/app/uploads/2025/02/pei-1024x538.jpg?#)
Riceviamo e pubblichiamo di seguito un intervento di Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo.
Molte Famiglie Si Trovano Di Fronte A Un Problema Ricorrente: nelle scuole, alcuni docenti non rispettano l’obbligatorietà del Piano Educativo Individualizzato (PEI) o il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questa situazione non solo genera confusione, ma mette seriamente a rischio il diritto allo studio e all’inclusione degli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali (BES).
Cosa sono PEI e PDP?
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) è un documento la cui obbligatorietà è sancita, per gli alunni con disabilità certificata, ai sensi della Legge 104/92. Esso definisce gli obiettivi educativi, gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessarie per garantire un percorso scolastico adeguato e inclusivo. Viene elaborato dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO) e, per legge, deve essere letto, firmato e applicato da tutti i docenti dell’alunno. Raccomandiamo sempre ai genitori di firmarlo previa integrale lettura, e se hanno dubbi sono tenuti a chiedere chiarimenti ai docenti. Per legge devono anche partecipare materialmente alla stesura di questo documento.
Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è un documento che riguarda non solo gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come stabilito dalla Legge 170/2010, ma anche tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), secondo la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012. I BES comprendono tre grandi categorie: studenti con disabilità (che hanno un PEI), studenti con disturbi evolutivi specifici (come DSA, ADHD, disturbi del linguaggio, funzionamento intellettivo limite), e studenti con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale.
Per questi ultimi, il Consiglio di Classe può decidere di attivare un PDP per garantire il supporto necessario. Inoltre, in situazioni di disagio, anche di natura psicologica o legata a difficoltà temporanee, il PDP può essere redatto anche in assenza di una diagnosi clinica. Questo strumento permette di fornire agli studenti i giusti supporti per affrontare il percorso scolastico in modo sereno ed equo. Per legge, deve essere letto, firmato e applicato da tutti i docenti dell’alunno. Questo documento stabilisce le strategie didattiche personalizzate e gli strumenti compensativi e dispensativi per supportare gli studenti nel loro percorso scolastico, evitando situazioni di svantaggio e garantendo pari opportunità.
Perchè si redigono PEI e PDP?
L’obbligatorietà di PEI e PDP è fondamentale per garantire il diritto allo studio e prevenire situazioni di esclusione, frustrazione e demotivazione. Studenti con difficoltà di apprendimento o emotive possono trovarsi in seria difficoltà di fronte a prove non strutturate sulle loro necessità. L’assenza di strumenti adeguati può generare un accumulo di stress che compromette il loro rendimento e la loro autostima.
PEI e PDP non sono “favori” concessi agli studenti, ma strumenti necessari per evitare che bambini e ragazzi vengano lasciati indietro. Il mancato rispetto di queste misure equivale a privare un alunno della possibilità di apprendere, con conseguenze spesso irreparabili sul suo futuro.
L’Importanza dell’Applicazione Obbligatoria
Alcuni docenti, anziché applicare con serietà questi strumenti, mettono in dubbio – mai per iscritto, sempre verbalmente – le diagnosi rilasciate dal sistema sanitario nazionale. Questo comportamento non è solo inaccettabile, è un abuso che mina la credibilità di professionisti qualificati e, soprattutto, compromette il futuro di studenti che già affrontano ostacoli enormi.
Ignorare l’obbligatorietà di PEI e PDP significa calpestare il diritto all’istruzione e la dignità di studenti che già lottano ogni giorno per stare al passo. Questi documenti sono strumenti giuridici vincolanti e ogni docente è obbligato per legge a rispettarli. Ignorarli significa violare il diritto allo studio e negare agli studenti con BES le stesse opportunità offerte agli altri.
Cosa Fare in Caso di Inadempienza?
Se un insegnante o un’istituzione scolastica non applica il PEI o il PDP, i genitori possono tutelare i diritti dei propri figli attraverso diversi passaggi:
- Dialogo con gli insegnanti e il dirigente scolastico – A volte la mancata applicazione nasce da disinformazione. Un confronto può chiarire la situazione.
- Coinvolgimento del GLO o del Consiglio di Classe – Nel caso del PEI, il GLO è l’organo deputato a monitorarne l’attuazione. Per il PDP, è il Consiglio di Classe.
- Segnalazione scritta alla scuola – È importante formalizzare le richieste via PEC per ottenere una risposta ufficiale.
- Ricorso all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) o al MIUR – In caso di violazioni gravi, si può presentare un esposto agli organi superiori.
- Supporto dell’Associazione – La nostra associazione fornisce assistenza alle famiglie e, se necessario, supporto legale per garantire il rispetto delle normative.
L’Essenza dell’Insegnamento
Un vero insegnante non è colui che porta avanti solo gli studenti eccellenti, ma chi sa far crescere tutti. La vera sfida della scuola non è premiare chi è già in grado di emergere, ma sostenere chi ha bisogno di più tempo, più strumenti, più comprensione.
Rispettare l’obbligatorietà di PEI e PDP è un dovere fondamentale delle istituzioni scolastiche, e le famiglie hanno il diritto di esigerlo. La consapevolezza è l’arma più potente per far valere questi diritti e trasformare l’inclusione da teoria a realtà.