Concordato preventivo Forfettari: dichiarazione duplice per i fuoriusciti

I contribuenti forfettari che superano la soglia dei 100mila euro di ricavi o compensi devono presentare due dichiarazioni dei redditi: ecco la procedura.

Feb 7, 2025 - 13:10
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Concordato preventivo Forfettari: dichiarazione duplice per i fuoriusciti

L’adesione al Concordato preventivo biennale (CPB) da un lato offre alle Partite IVA un’opportunità per ridurre le tasse ma dall’altro comporta obblighi aggiuntivi.

In particolare per i contribuenti forfettari nel momento in cui i ricavi o i compensi superano la soglia dei 100.000 euro: in questo caso, infatti, scatta l’obbligo di fuoriuscita dal regime agevolato e l’adozione di quello ordinario.

Il Concordato preventivo per i Forfetari

Strumento introdotto dal Legislatore per incentivare l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti, il CPB consente di definire in via preventiva il reddito imponibile per un periodo prestabilito (fino a due anni, rinnovabili) offrendo in cambio una serie di benefici, tra cui la riduzione dei controlli fiscali.

La disciplina del concordato preventivo biennale è contenuta nell’articolo 1, commi da 9 a 13, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022). I contribuenti che adottano il regime forfettario beneficiano di una tassazione agevolata e di semplificazioni negli adempimenti contabili e se aderiscono al concordato preventivo possono accedere ad ulteriori benefici fiscali in termini di tassazione e controlli.

Tuttavia, in questo contesto, l’adesione al concordato preventivo biennale può comportare anche degli effetti collaterali per i “fuoriusciti” dal regime a causa del superamento della soglia dei 100mila euro. In questi casi, infatti, come ricorda Giuliano Mandolesi su ItaliaOggi, è previsto l’obbligo di presentare una doppia dichiarazione dei redditi:

  • dichiarazione in regime forfettario per il periodo in cui i ricavi o i compensi non hanno superato la soglia dei 100.000 euro;
  • dichiarazione in regime ordinario per il periodo successivo al superamento della soglia, con l’applicazione delle regole contabili e fiscali ordinarie.

Questo non vuol dire che scatta in tutti i casi anche la decadenza dal CPB: come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con apposita risposta 248/2024 a specifico interpello, infatti, il contribuente forfettario che nel primo periodo d’imposta del concordato fuoriesce prima della fine dell’anno superando i 100mila euro, può comunque applicare il CPB (compatibilmente con il regime ordinario) se lo sforamento avviene prima del termine di adesione alla proposta di concordato stesso.

Istruzioni pratiche per i Forfettari fuoriusciti

Per adempiere correttamente agli obblighi fiscali derivanti dall’adesione al CPB, i contribuenti forfettari devono individuare l’eventuale momento in cui superano la soglia dei 100.000 euro e, a partire da quella data, adottare la contabilità ordinaria registrando tutte le operazioni attive e passive secondo le regole previste da tale regime.

Al termine dell’anno fiscale, dovranno compilare e presentare entrambe le dichiarazioni dei redditi, rispettando le scadenze previste dalla normativa vigente.