AMI LEGACY: Ornella Vanoni e la bossanova, un disco, un mito, una rivoluzione

AMI Legacy S01 e01: La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, Ornella Vanoni. AMI Legacy è la nuova rubrica di All Music Italia, ideata da Massimiliano Longo e curata da Alvise Salerno, nata per raccontare la storia di album italiani che hanno lasciato il segno… o che avrebbero meritato di farlo. Per il primo episodio partiamo […] L'articolo AMI LEGACY: Ornella Vanoni e la bossanova, un disco, un mito, una rivoluzione proviene da All Music Italia.

Feb 6, 2025 - 13:25
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AMI LEGACY: Ornella Vanoni e la bossanova, un disco, un mito, una rivoluzione

AMI Legacy S01 e01: La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, Ornella Vanoni.

AMI Legacy è la nuova rubrica di All Music Italia, ideata da Massimiliano Longo e curata da Alvise Salerno, nata per raccontare la storia di album italiani che hanno lasciato il segno… o che avrebbero meritato di farlo.

Per il primo episodio partiamo da un album che ha segnato un’epoca, La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria di Ornella Vanoni, pubblicato nel 1976. Un progetto che fonde due mondi musicali, Italia e Brasile, reinterpretando in italiano alcuni grandi classici della bossa nova. Un disco riconosciuto come iconico, ma anche un esempio perfetto di come la musica possa rompere barriere e creare connessioni inaspettate

ORNELLA VANONI

Nomini Ornella Vanoni, oggi, e ti vengono in mente una quantità infinita di cose meravigliose ed eleganti ma anche divertenti e spensierate nella loro moderna efficacia.

Nomini Ornella Vanoni e pensi alla sua voce iconica, alle sue canzoni leggendarie, alla sua capacità di piegare la musica al suo volere. Quel timbro caldo lo riconosceresti fra mille.

In 90 anni di vita, di cui 69 di carriera, ci ha regalato più di cento progetti discografici tra album di inediti, raccolte e live e, nonostante l’età anagrafica avanzi, non si è mai fermata.

E’ di dicembre 2024, infatti, la pubblicazione di Diverse, l’album in cui reinterpreta alcuni dei suoi grandi classici ormai entrati nel cuore e nella mente degli italiani quasi come fossero una seconda pelle.

Potremmo stare qui a parlare di questa Diva totale e totalizzante per eoni, eppur non basterebbe spazio e tempo tante sono le cose da raccontare, i dettagli, le virgole, gli aneddoti.

C’è, però, nel mare magno della vita e della discografia di Ornella Vanoni un momento, probabilmente IL momento, che ha cambiato tutto ed è datato 1976. Un momento che rivivrà, in parte, quest’anno a Sanremo.

La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria

Ma come nasce un album che ancora oggi è considerato un ponte musicale tra due culture? Tutto parte dal 1975, quando Ornella Vanoni incontra Sergio Bardotti, produttore e autore visionario che ha segnato l’industria musicale italiana. Insieme, iniziano a lavorare su un progetto ambizioso: un disco che avrebbe portato la bossa nova in Italia in una veste completamente nuova.

E’ dall’incontro di queste due geniali menti che nasce l’idea di contattare due icone della musica, della poesia, dell’arte brasiliana come Vinicius de Moraes e Toquinho.

Quest’ultimo, in realtà, è fortemente legato all’Italia dato che i nonni paterni venivano dal centro-sud mentre quelli materni da Mantova.

Nonostante ciò, però, arrivò per la prima volta nel nostro Paese solo negli anni ’70 per sfuggire alle conseguenze del colpo di Stato militare che avvenne proprio in quegli anni. La libertà d’espressione venne ridotta quasi a zero ed è così che, insieme a Chico Barque, Toquinho decide di lasciare tutto e venire lì dove i suoi nonni si conobbero e innamorarono.

Proprio in quegli anni nacque la collaborazione con Bardotti e la Vanoni, i quali avevano individuato in lui e nel poeta Vinicius de Moraes il duo perfetto per reinterpretare in italiano dei grandi classici della bossanova brasiliana.

Tutto fatto, non mancava più nulla per partire. L’unica cosa di cui aveva bisogno il trio era, per l’appunto, quel pizzico di follia che si tradusse nella registrazione dell’album La voglia La Pazzia L’incoscienza L’allegria in un take unico.

LA Bossanova sbarca in italia con la voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria

Registrato in un colpo, l’LP diventò un mix tra album in studio e concerto dal vivo con tanto di intermezzi parlati. I brani contenuti al suo interno, per la maggior parte, sono reinterpretazioni in lingua italiana di canzoni storiche della cultura carioca a cui sono state aggiunte delle parole in prosa di de Moraes, il tutto arricchito e completato dalla grande capacità di suonare la chitarra in modo unico di Toquinho.

Poco più di mezz’ora di musica che racconta di quanto, a volte, non c’è bisogno di grandi artifizi per creare unicità destinata a restare nella storia.

Basta un’idea, quattro amici, la voglia di fare, la pazzia di oltrepassare i pregiudizi su progetti non compresi subito, l’incoscienza di fare una registrazione unica senza stare lì a pensare agli orpelli e l’allegria che nasce spontanea quando si crea musica con il cuore, senza pensare a nient’altro.

Ornella Vanoni, in questa veste dà probabilmente il meglio di se e non è un caso se, ancora oggi, lei venga riconosciuta come una delle maggiori interpreti italiane della bossa nova in tutto il mondo.

Il nostro disco, l’amico muto che non ha più suonato” canta la Vanoni ne La Rosa Spogliata. Chissà, guardandosi indietro, quante volte abbia pensato a questa frase, se ci abbia pensato, e abbia riso pensando a quante volte, invece, questo album abbia risuonato nelle case e nelle radio degli italiani.

Un album che si apre con una canzone che è diventata uno degli inni della cantante italiana in primis ma che, al contempo, è un inno alla vita, quella Senza Paura che trova la propria origine in Sem Medo.

Questa canzone era stata scritta da Vinicius e da Toquinho due anni prima, contenuta nell’album (quasi introvabile ormai) Toquinho & Vinicius, con l’intento di far capire ai loro compatrioti che, nonostante il già citato colpo di Stato del 1964 che diede vita alla cosiddetta Dittatura Militare Brasiliana, bisognava continuare a coltivare la forza e il coraggio per andare avanti senza paura.

Una di quelle canzoni da ascoltare e riascoltare in eterno non solo per la nobiltà del messaggio politico-sociale ma anche perché, in linea generale, è capace con questo mix di samba e bossanova di regalarti tre minuti circa di spensieratezza.

Non si poteva non partire da qui, da questo brano, per realizzare un progetto costruito senza alcuna paura ma solo con il desiderio di regalare gioia, passione ma, soprattutto, vera arte.

La bossanova ha, da sempre, la sua regina qui in Italia ed ha un nome e un cognome insostituibile: Ornella Vanoni.

Titoli di coda

Hanno suonato in La voglia la pazza l’incoscienza e l’allegria: Toquinho (voce, chitarra), Ornella Vanoni (voce), Vinícius de Moraes (voce), Azeitona (basso), Mutinho (batteria), I musicals di Dino Comolli (cori), Gianfranco Lombardi (arrangiamenti).

Episodi:

    1. Senza paura (Sem medo)
    2. La rosa spogliata (A rosa desfolhada)
    3. Samba della Rosa (Samba da rosa)
    4. Samba in preludio (Samba em prelúdio)
    5. Anema e core
    6. La voglia la pazzia (Se ela quisesse)
    7. Semaforo rosso (Sinal fechado)
    8. Assenza (Ausencia)
    9. Io so che ti amerò (Eu sei que vou te amar)
    10. Un altro addio (Mais um adeus)
    11. L’assente (O ausente)
    12. Accendi una luna nel cielo (Acende uma lua no ceu)
    13. Samba per Vinicius (Samba pra Vinícius)
Questo album di ORNELLA VANONI, in CD e vinile, è disponibile su laFeltrinelli. Acquistalo qui
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Nel prossimo episodio:
Il prossimo anno, 2026, si festeggeranno i primi 50 anni di questa perla discografica ma non è mai troppo presto, né troppo tardi per parlarne e per godere ascoltandone melodie e parole. Tra l’altro questo progetto rivivrà a teatro tramite la voce di un’altra interprete pura del panorama musicale italiano, Syria. Un’altra artista piena di voglia, incoscienza, allegria e pazzia al punto da aver dato vita ad un’altra sé, forse più di una.

 

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