Waydroid ovvero come eseguire le app Android su Linux
Waydroid è una soluzione open source che permette di eseguire app Android su Linux senza significativi cali di prestazioni, grazie all’uso di container invece dell’emulazione. Basato su LineageOS, supporta anche l’installazione di app tramite F-Droid o Google Play Store con GApps.
Ci sono tanti modi per eseguire le app Android su PC: si può ad esempio utilizzare un emulatore Android, eseguire Android x86 come macchina virtuale o servirsi di attendere che Windows Subsystem for Android (WSA), componente che è parte integrante di Windows 11 ma che Microsoft ha dichiarato di ritirare da marzo 2025. A differenza della posizione assunta da Microsoft, su Linux prospera una soluzione open source come Waydroid che permette di eseguire le app Android sulle principali distribuzioni.
Precedentemente conosciuta con l’appellativo Anbox-Halium, Waydroid porta le app Android su Linux senza significativi cali di prestazioni grazie a un approccio basato sull’utilizzo dei container. Nell’articolo su come eseguire app Linux, Windows, macOS e Android sullo stesso sistema abbiamo tracciato le principali differenze tra emulazione, virtualizzazione e containerizzazione.
Cos’è e come funziona Waydroid
Waydroid è diventato un vero e proprio punto di riferimento per eseguire app Android su Linux. Dal punto di vista più prettamente tecnico, Waydroid utilizza un’immagine della ROM Android “alternativa” LineageOS, in modo da consentire l’uso della maggior parte delle applicazioni Android senza modifiche. È anche possibile utilizzare uno store come F-Droid per installare le app Android su Linux mediante interfaccia grafica. Waydroid supporta lo stesso Google Play Store, a patto di utilizzare il pacchetto GApps aperto.
La principale limitazione di Waydroid consiste nell’assenza di uno strato di emulazione. Ciò significa che i dispositivi x86 (come la maggior parte dei PC) possono solo eseguire binari x86 e i dispositivi ARM64 (la maggior parte degli smartphone e dei tablet) possono avviare binari ARM64.
In altre parole, gli utenti di Waydroid non possono al momento eseguire app Android compatibili con un’architettura diversa da quella su cui si basa il sistema in uso.
La tecnologia alla base di Waydroid sfrutta i namespace Linux per offrire un’integrazione fluida tra le applicazioni Android e quelle native del sistema operativo, garantendo un’esperienza utente avanzata e prestazioni elevate. Il nome del progetto deriva da Wayland e Android. Wayland è il protocollo di visualizzazione su cui si basa Waydroid per garantire prestazioni grafiche ottimali e un’integrazione fluida con i desktop GNU/Linux moderni.
Principali caratteristiche di Waydroid
Waydroid si distingue per una serie di funzionalità chiave che ne fanno una soluzione potente per chi desidera unire l’ecosistema Android con il mondo Linux:
- Container basato su LXC: Waydroid utilizza LXC (Linux Container) per isolare e gestire il sistema Android, fornendo accesso diretto all’hardware tramite l’interfaccia
binder_linux
. - Open source e gratuito: Il progetto è interamente open source e ospitato su GitHub, permettendo alla community di contribuire attivamente allo sviluppo.
- Integrazione completa delle app: Le applicazioni Android sono mostrate nella cartella delle applicazioni di Linux, garantendo un’esperienza utente senza interruzioni.
- Supporto multi-finestra: Prendendo le mosse dalla natura intrinseca di Android, Waydroid offre un supporto avanzato per il multitasking con finestre mobili e ridimensionabili.
- Schermo intero: Con un approccio perfetto per il gaming e l’intrattenimento multimediale, Waydroid permette di visualizzare l’interfaccia Android a schermo intero.
- Prestazioni quasi native: Grazie all’uso di Wayland e AOSP Mesa, Waydroid massimizza le prestazioni, riducendo la latenza e migliorando la reattività.
- Comunità attiva: Il progetto vanta una comunità in crescita, con contributi costanti e supporto tecnico fornito attraverso più canali.
Installare Waydroid sulle principali distribuzioni Linux
Questa pagina di supporto ospita le indicazioni per installare Waydroid sulle varie distribuzioni Linux. La possibilità di scelta è limitata alle distro che supportano il modulo binder_linux
lato kernel. Inoltre, è necessario verificare di trovarsi all’interno di una sessione Wayland: diversamente, si deve procedere con la relativa installazione.
Dopo l’avvenuto caricamento di Waydroid, si deve avviare il servizio collegato quale non fosse stato eseguito automaticamente:
sudo systemctl enable --now waydroid-container
A questo punto si può lanciare Waydroid dal menu delle applicazioni e seguire la procedura di configurazione iniziale. Se richiesto, si possono scaricare gli aggiornamenti OTA agli indirizzi indicati.
L’installazione e la gestione dei pacchetti Android si concretizza dalla finestra del terminale, semplicemente usando la sintassi waydroid app install
e waydroid app launch
(comandi che prevedono l’indicazione del nome dell’applicazione) rispettivamente per installare e avviare le app.
Maggiori informazioni sono reperibili in questo documento.