Vortice polare in bilico: GELO e NEVE in vista per l’Europa

Un possibile split del vortice polare potrebbe avere conseguenze estreme sul meteo in Europa, determinando condizioni climatiche particolarmente intense. L’eventuale divisione del vortice polare potrebbe innescare ondate di gelo improvvise, nevicate abbondanti e anomalie atmosferiche di grande impatto.   Cos’è il vortice polare e perché è così importante per il meteo Il vortice polare è […] Vortice polare in bilico: GELO e NEVE in vista per l’Europa

Feb 2, 2025 - 13:54
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Vortice polare in bilico: GELO e NEVE in vista per l’Europa

Un possibile split del vortice polare potrebbe avere conseguenze estreme sul meteo in Europa, determinando condizioni climatiche particolarmente intense. L’eventuale divisione del vortice polare potrebbe innescare ondate di gelo improvvise, nevicate abbondanti e anomalie atmosferiche di grande impatto.

 

Cos’è il vortice polare e perché è così importante per il meteo

Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione che si forma durante l’inverno sopra il Polo Nord. Questa struttura atmosferica è mantenuta da venti zonali molto intensi, che ruotano da ovest verso est, impedendo alle masse d’aria fredda di spingersi verso le medie latitudini. Quando il vortice polare si indebolisce, può verificarsi un riscaldamento stratosferico improvviso (Stratwarming o SSW), un fenomeno che altera radicalmente la circolazione atmosferica.

Uno dei possibili effetti di questo riscaldamento è lo split del vortice polare, cioè la frammentazione della struttura originaria in più lobi, che possono migrare verso latitudini più basse. Questo evento può stravolgere il meteo in Europa, causando un vero e proprio collasso della normale circolazione atmosferica.

 

Split del vortice polare: quali effetti sul meteo in Europa?

Se uno dei lobi del vortice polare si sposta verso l’Europa, può portare a un’irruzione di aria gelida di origine artica o siberiana, con effetti drammatici sulle condizioni meteorologiche. In questo scenario, le conseguenze possono variare in base alla posizione dei lobi e alla configurazione delle correnti atmosferiche:

  • Se il lobo del vortice polare si posiziona tra Scandinavia e Atlantico, si attiva una circolazione di aria molto fredda e secca, che può provocare nevicate intense anche a quote pianeggianti, temperature ampiamente sotto lo zero e venti forti.
  • Se il lobo si muove più a ovest, verso il Nord America, le irruzioni di freddo potrebbero essere meno intense in Europa, ma aumenterebbe il rischio di un blocco anticiclonico con effetti persistenti sulle condizioni meteo.
  • Un vortice polare spezzato può favorire la formazione di depressioni cicloniche sul Mediterraneo, con precipitazioni abbondanti, forti venti e, in alcuni casi, vere e proprie tempeste di neve sulle regioni centro-settentrionali.

Eventi storici: il Burian del 2018 e altre irruzioni gelide

Gli episodi di split del vortice polare non sono rari e hanno già determinato eventi di gelo eccezionali. Uno dei casi più noti è quello del febbraio 2018, quando il fenomeno del Burian, una massa d’aria gelida di origine siberiana, provocò un drastico calo delle temperature in Italia e in Europa. Durante quell’episodio, si registrarono nevicate fino alle coste, temperature di molti gradi sotto la media e disagi diffusi nei trasporti e nelle attività quotidiane.

Un altro caso celebre fu il grande gelo del 2012, quando un’ondata di aria polare continentale travolse l’Europa, con accumuli di neve record in molte città italiane. Anche il gennaio 1985 è passato alla storia per un’irruzione artica che fece scendere la colonnina di mercurio fino a -20°C in alcune zone del centro-nord.

 

Un vortice polare spezzato può favorire il gelo persistente in Europa

Uno split del vortice polare non solo può determinare un’ondata di freddo improvvisa, ma può anche prolungarne gli effetti per settimane. L’irruzione di aria gelida può infatti stabilizzarsi, generando anomalie termiche negative persistenti e ritardando il ritorno a condizioni più miti.

In alcuni casi, il fenomeno può avere ripercussioni anche sulla primavera, con temperature inferiori alla media e una maggiore instabilità atmosferica. Questo accade perché le correnti atmosferiche rimangono disturbate anche dopo lo split, influenzando il regime meteorologico per un periodo prolungato.

 

Effetti globali: non solo Europa, ma anche Stati Uniti e Asia

Gli effetti di un vortice polare diviso non si limitano al continente europeo. Se uno dei lobi si sposta verso il Nord America, può generare blizzard e nevicate eccezionali negli Stati Uniti, con impatti devastanti sulle infrastrutture e sui trasporti.

Allo stesso modo, un lobo del vortice polare diretto verso la Siberia può rafforzare il gelo estremo in quell’area, influenzando il flusso delle correnti atmosferiche su scala globale. L’alterazione dei pattern meteorologici può persino modificare la circolazione del Jet Stream, con conseguenze sul meteo di tutto l’emisfero settentrionale.

 

Meteo e previsioni: è possibile prevedere uno split del vortice polare?

Gli attuali modelli meteorologici stanno migliorando nella capacità di individuare con anticipo gli Stratwarming e gli eventuali split del vortice polare. Tuttavia, la previsione dettagliata degli effetti di un evento simile rimane complessa.

Le simulazioni atmosferiche indicano che il monitoraggio della stratosfera è fondamentale per comprendere in anticipo le potenziali evoluzioni del vortice polare. Un improvviso riscaldamento stratosferico potrebbe essere il primo segnale di un possibile cambiamento radicale nel meteo invernale.

Se uno split del vortice polare dovesse verificarsi, le conseguenze potrebbero essere molto intense per l’Europa, con scenari che spaziano da un inverno rigidamente freddo a una maggiore instabilità con precipitazioni abbondanti e tempeste di neve. Per questo motivo, l’attenzione sulle dinamiche stratosferiche sarà cruciale nei prossimi mesi.

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