Tumori cerebrali pediatrici: una nuova terapia

Una proteina si infiltra nel medulloblastoma, un tumore al cervello del bambino, impedendo le recidive e rendendo più efficace la radioterapia.

Feb 4, 2025 - 14:38
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Tumori cerebrali pediatrici: una nuova terapia
Una nuova, potenziale terapia mirata ha dato risultati molto promettenti nel bloccare la crescita del medulloblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno in età pediatrica. Due gruppi di scienziati hanno individuato una proteina capace di risvegliare le cellule che danno origine a una forma specifica di questa neoplasia, e hanno poi trovato un modo per bloccarla, impedendo al tumore di formare una recidiva o di resistere alle cure. L'approccio, testato per ora su modelli preclinici di medulloblastoma nei topi, è descritto in due articoli complementari su Nature Communications.. Il medulloblastoma: che cos'è e quanto è diffuso. Il medulloblastoma è un tumore del sistema nervoso centrale che fa parte dei cosiddetti tumori embrionali: sono forme di cancro che originano da un tessuto simile a quello che costituisce l'abbozzo embrionale di diversi organi e che colpiscono generalmente in età pediatrica. In Italia il medulloblastoma interessa circa sette bambini su un milione. Si forma in una regione chiamata fossa cranica posteriore, dove è situato il cervelletto, una struttura responsabile della coordinazione dei movimenti e dell'equilibrio.. come nasce un tumore. È noto che le cellule staminali, cellule immature non specializzate, hanno un ruolo determinante sia nel "decidere" la crescita iniziale del medulloblastoma, sia nel provocare la formazione di recidive e la resistenza alle terapie. In uno dei due studi, un gruppo di lavoro dell'Università di Toronto (Canada) coordinato da Peter Dirks, neurochirurgo dell'Hospital for Sick Children (SickKids) del Canada, ha sfruttato tecniche di editing genetico come la CRISPR e analisi avanzate dell'espressione genica per esaminare le transizioni cellulari alla base dello sviluppo di un particolare sottogruppo di medulloblastomi (quelli chiamati sonic hedgehog, SHH).. Fermato subito. Gli scienziati hanno scoperto che una proteina chiamata OLIG2 è responsabile di "svegliare" le cellule staminali alla base di questo tumore, di spingerle a dividersi e a formare una lesione cancerosa. Non solo: hanno capito come intercettare queste prime fasi di organizzazione del tumore bloccando sul nascere la sua formazione. Agendo in una specifica finestra temporale, e abbinando a una terapia standard una molecola chiamata CT-179, che distrugge la proteina OLIG2, i ricercatori sono riusciti a bersagliare le cellule staminali tumorali che erano scampate alla radioterapia. Impedendo loro di risvegliarsi e di formare una recidiva.. I test sui topi. Un secondo gruppo di scienziati della Emory University di Atlanta (Stati Uniti) e del QIMR Berghofer Medical Research Institute del Queensland, Australia, ha provato che questa potenziale terapia mirata è efficace nell'oltrepassare la barriera sangue-cervello (che protegge il tessuto cerebrale da eventuali elementi tossici presenti nel sangue), nell'infiltrarsi nelle cellule di medulloblastoma e nell'eliminare le cellule tumorali nei modelli preclinici di questa forma di tumore nei topi. Il farmaco CT-179 ha preso di mira una piccola popolazione di cellule staminali responsabili delle recidive e della resistenza del tumore alle terapie: una scoperta che potrebbe portare a trattamenti più mirati, efficaci e meno tossici anche contro altri tumori cerebrali, come il glioblastoma e il glioma diffuso intrinseco del ponte.. Cure più risolutive. «I trattamenti attuali, tra cui radioterapia e chemioterapia, spesso eliminano la maggior parte del tumore, ma a volte non riescono a eliminare le cellule staminali cancerose» spiega Timothy Gershon, Professore della Emory University di Atlanta e neurochirurgo pediatrico del Children's Healthcare of Atlanta. «Queste cellule staminali cancerose possono far ricrescere il tumore dopo il trattamento, causando una recidiva fatale. Dimostriamo che il trattamento con CT-179 distrugge specificamente le cellule staminali cancerose. Combinare CT-179 con trattamenti come la radioterapia tratta l'intero tumore in modo più efficace». Il prossimo passo sarà testare la terapia in studi clinici controllati, in pazienti affetti da forme resistenti o recidive di questo tumore..