Tonnellate di carne avariata a causa dell’alluvione, vendute come se niente fosse nei supermercati in Brasile
Ricordate l’alluvione che ha devastato il Rio Grande do Sul in Brasile nel maggio 2024? Un disastro naturale che ha causato la morte di oltre 150 persone e ha colpito circa 2 milioni di abitanti, lasciando migliaia di famiglie senza casa e intere comunità in ginocchio. Ebbene, mentre il paese lottava per affrontare le conseguenze...
Ricordate l’alluvione che ha devastato il Rio Grande do Sul in Brasile nel maggio 2024? Un disastro naturale che ha causato la morte di oltre 150 persone e ha colpito circa 2 milioni di abitanti, lasciando migliaia di famiglie senza casa e intere comunità in ginocchio.
Ebbene, mentre il paese lottava per affrontare le conseguenze di questa tragedia, alcuni hanno cercato di trarne vantaggio in modo illecito. Quattro individui sono stati arrestati per aver acquistato 800 tonnellate di carne bovina contaminata dalle acque dell’alluvione a Porto Alegre, con l’intento dichiarato di produrre mangimi per animali. Ma, secondo l’indagine, non è andata così.
La carne è stata infatti rivenduta ad altre aziende, con il fine ultimo di spacciarla come carne adatta al consumo umano, realizzando profitti superiori al 1.000% e mettendo a rischio la salute dei consumatori in tutto il Brasile.
Tra l’altro, come ha dichiarato il sovrintendente della Sorveglianza sanitaria dello Stato di Rio, Helen Keller Barreto:
Tutte le carni che hanno subito un qualsiasi processo di allagamento devono essere scartate e non possono essere utilizzate per nessun scopo, nemmeno come mangime per animali, poiché rappresentano un rischio elevato per la salute della popolazione, sia umana che animale.
La scoperta è avvenuta quando un’azienda, che aveva acquistato carne proveniente da Tem Di Tudo, ha notato il numero di lotto sulla confezione e ha segnalato la carne come non conforme. Questo ha dato il via alle indagini, che hanno rivelato il trasporto di carne marcia su decine di camion destinati a varie regioni del Paese.
Le 800 tonnellate di carne, rimasta sott’acqua per giorni, sono state vendute da un stabilimento di confezionamento di carne a Canoas, una città vicino a Porto Alegre, alla società Tem Di Tudo Salvados, situata a Três Rios, nella regione di Rio de Janeiro.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Tem Di Tudo aveva acquistato la carne con l’intenzione di trasformarla in mangime per animali, ma invece l’ha rivenduta a diverse aziende. Le autorità hanno scoperto che, per occultare la provenienza della carne, questa era stata lavata, nuovamente etichettata, e persino miscelata con carne di prima qualità importata dall’Uruguay.
La polizia, dopo aver scoperto la frode alimentare, ha effettuato perquisizioni e sequestri in vari luoghi, tra cui il supermercato associato all’azienda, dove è stato ritrovato un pacchetto di carne di picanha proveniente dallo stabilimento di Canoas.
La polizia sta cercando ora di rintracciare dove sia finito il resto del carico di carne. Le autorità hanno chiesto a tutte le aziende coinvolte di segnalare qualsiasi merce sospetta e di procedere con la sua immediata distruzione, per evitare ulteriori rischi alla salute della popolazione. Nel frattempo, Tem Di Tudo Salvados ha rifiutato di commentare la vicenda.
Ciò che sconvolge in tutto questo è che ci si sia approfittati di una tragedia simile, come ha sottolineato il delegato Wellington Vieira:
Siamo rimasti sorpresi perché la tragedia nel Rio Grande do Sul è stata una tragedia che ha scosso l’intero Paese e pensiamo che le persone dovrebbero avere un minimo di rispetto. È triste vedere che un essere umano sia capace di un simile atto.
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