Subappalto e principio di rotazione: il chiarimento del MIT

lentepubblica.it Un recente parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fatto luce su una questione sollevata in merito alla possibilità di subappalto in relazione al principio di rotazione nel Codice degli Appalti. La questione sollevata riguarda la possibilità di subappaltare lavori a un’impresa che, in passato, aveva già ottenuto un appalto analogo mediante […] The post Subappalto e principio di rotazione: il chiarimento del MIT appeared first on lentepubblica.it.

Feb 7, 2025 - 13:08
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Subappalto e principio di rotazione: il chiarimento del MIT

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Un recente parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fatto luce su una questione sollevata in merito alla possibilità di subappalto in relazione al principio di rotazione nel Codice degli Appalti.


La questione sollevata riguarda la possibilità di subappaltare lavori a un’impresa che, in passato, aveva già ottenuto un appalto analogo mediante affidamento diretto. Il chiarimento fornito riguarda il margine di discrezionalità della stazione appaltante nella scelta delle imprese subappaltatrici.

Il quesito e la posizione del Ministero

Il tema nasce dalla richiesta di chiarimenti sulla possibilità che un operatore economico, titolare di un affidamento diretto, possa a sua volta subappaltare l’esecuzione dei lavori a un’impresa che in precedenza aveva ottenuto un contratto simile con lo stesso ente appaltante.

Secondo il MIT, l’amministrazione aggiudicatrice non ha il potere di interferire nelle scelte dell’appaltatore riguardo alla designazione dell’impresa subappaltatrice, a meno che non vi siano restrizioni specifiche stabilite dalla normativa vigente. Il riferimento normativo principale è l’articolo 119 del Codice dei contratti pubblici, il quale non impone alcun divieto o limitazione al subappalto nei confronti di imprese che siano state in passato appaltatrici della stessa amministrazione.

Subappalto e principio di rotazione: il chiarimento del MIT

Questo chiarimento implica che il principio di rotazione, pur essendo un criterio utile per garantire una distribuzione equilibrata delle opportunità tra gli operatori economici, non può essere invocato per limitare la scelta dei subappaltatori da parte dell’appaltatore principale. In altre parole, il vincolo della rotazione riguarda la fase di affidamento diretto da parte della stazione appaltante e non si estende alle decisioni autonome dell’appaltatore sulla gestione del subappalto.

Alla luce di questo orientamento, le amministrazioni pubbliche non possono opporsi a un subappalto concesso a un’impresa precedentemente aggiudicataria di un appalto simile, a meno che non vi siano elementi specifici che giustifichino un intervento, come il mancato rispetto dei requisiti previsti dalla normativa sui contratti pubblici.

Per le imprese coinvolte negli appalti pubblici, il chiarimento del MIT conferma una maggiore libertà nella gestione del subappalto, garantendo continuità operativa e valorizzando le competenze pregresse senza il rischio di esclusioni basate su un’interpretazione restrittiva del principio di rotazione.

Il testo del parere

Il parere del MIT rappresenta un’importante precisazione sull’applicazione del principio di rotazione negli affidamenti diretti e sul suo rapporto con il subappalto.

Questa interpretazione assicura in conclusione che la normativa venga applicata in modo coerente, senza introdurre vincoli non previsti dal Codice dei contratti pubblici, e chiarisce che la gestione del subappalto rientra nelle scelte imprenditoriali dell’appaltatore, nel rispetto delle disposizioni legislative in materia.

Qui il documento completo.

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