Stalker, un paese in allarme. Giudice: "Vanno ricoverate"
Dai carri funebri a casa ai completi da sposo: un incubo che dura da mesi. Il sindaco: "Una situazione non più sopportabile". Asl al lavoro sul percorso.
"E’ una situazione non più sopportabile per questa comunità". Il sindaco di Poppi, Federico Lorenzoni, ha spiegato che venerdì pomeriggio è stato convocato un tavolo tecnico per affrontare il caso delle due donne di Badia Prataglia che da anni portano scompiglio in paese. Il sindaco è venuto a conoscenza del caso solo due settimane fa. L’impegno delle istituzioni è che la prossima settimana verranno presi provvedimenti per risolvere il caso. Sono più di trent’anni (è esattamente dal 1992) che le due stalker di Badia Prataglia tormentano gli abitanti, secondo le testimonianze in paese. E da giugno 2024 se la sono presa anche con Paolo Zignani, autotrasportatore 57enne di Borello che per un periodo ha vissuto a Badia Prataglia e conosce le due donne solo di vista.
A settembre 2024 un’ordinanza del magistrato di sorveglianza di Firenze emessa nei confronti di una delle due donne, la figlia, ne evidenziava un atteggiamento "minaccioso" e "di pericolosità sociale", e ne disponeva la misura di sicurezza di libertà vigilata per almeno un anno.
Nell’ordinanza del magistrato di Firenze a carico della 36enne è disposto che "il ripetersi di atti minacciosi e persecutori verso i vicini, nonostante sia destinataria di una misura di sicurezza provvisoria, inducono a ritenere che la pericolosità della 36enne non sia cessata e che sia necessario che i deficit e le patologie siano esaminate e curate in idonea struttura terapeutica che sarà individuata dal dipartimento di Salute mentale di Arezzo. Appare quindi indispensabile avviare il percorso terapeutico". A portare il paese di Badia Prataglia sotto i riflettori è stato il programma La Vita in Diretta.
"Nella riunione di venerdì – ha detto il sindaco Federico Lorenzoni – ho accertato che tutti i servizi sanitari, sociali e di ordine pubblico si fossero mossi, non solo per rispondere all’ordinanza del magistrato, ma anche per risolvere nel più breve tempo possibile una situazione non più sopportabile per questa comunità. Abbiamo condiviso di riunirci nuovamente entro una settimana per gli aggiornamenti sulle possibili soluzioni individuate". Un percorso, dunque, condiviso con la Asl che dovrà portare nei prossimi giorni a individuare il percorso più adeguato per madre e figlia. Al 57enne di Borello sono stati inviati oltre 830 servizi da settembre a oggi. Fino al punto di inviare a casa sua 50 carri funebri in cinque mesi. Lui assiste alla scena incredulo mentre gli operatori delle onoranze funebri gli spiegano che sono lì per ritirare la sua salma. Sono arrivati fiorai, imbianchini, giardinieri, muratori, agenti immobiliari, restauratori, taxisti e corrieri che portano abiti da sposa, confetti, bomboniere, vini e perfino pizze.