Cencione, si sbriciola il crinale. La frana seppellisce cinque auto. Chiusi parcheggio e ascensori
Il cedimento per gli abbondanti rovesci dopo la mezzanotte ha interessato un fronte di 50 metri. Ed è subito polemica. Le opposizioni: "L’amministrazione affronti definitivamente le criticità".
Il crinale del Cencione si è sbriciolato sotto la pioggia battente della notte scorsa. Uno smottamento, imponente, si è distaccato per precipitare su piazza Fonti alle Fate e seppellire cinque auto, dopo aver travolto vegetazione e recinzione. E’ successo poco dopo la mezzanotte, quando un intenso movimento franoso ha interessato il versante del parcheggio di Fonti alle Fate, sul lato più vicino agli ascensori. La massa di fango ha investito in pieno le auto in sosta, e per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, impegnati anche con un’auto andata a fuoco in via Dalmazia, e della Protezione civile che ha provveduto a transennare l’area, oltre a una ditta che dalle ha rimosso il fango per verificare che nessuno fosse rimasto coinvolto.
Presenti sul posto il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessore alla protezione civile Marco Greco. Per ragioni di sicurezza anche il marciapiede di corso Garibaldi che costeggia il fronte di frana è stato interdetto, così come l’accesso a tutta l’rea del Bastione, l’impianto di risalita da parcheggio. "Il cedimento per le abbondanti piogge ha interessato un fronte di 50 metri, - spiega il sindaco Simone Giglioli -. Per tutto il fine settimana il parcheggio sarà interdetto ai pedoni e alle auto e, nei prossimi giorni, valuteremo come riaprirlo. Per precauzione abbiamo interdetto anche gli ascensori". L’area – al centro di un progetto ancora tutto da mettere a terra, per oltre 3 milioni di euro – ha mostrato tutta la sua fragilità. Ed evidenziato l’urgenza di interventi che vadano oltre le manutenzioni. Del resto, da anni, ormai, il Cencione – se il project financing non fosse naufragato lasciando grandi opere lettera morta (questa compresa)– avrebbe dovuto essere ampliato come area di sosta e, di conseguenza, anche ulteriormente consolidato. L’ultimo guaio – dopo i problemi con gli ascensori e l’auditorium interno, inagibile da più di un anno per le infiltrazioni causate dall’alluvione del 2023 – è proprio quest’ultima frana. E le polemiche non si fanno attendere.
"Nonostante ci fossero già state avvisaglie nei mesi scorsi niente è stato fatto per evitare il corposo smottamento che si è abbattuto sul parcheggio – attacca Forza Italia –. La giunta ha perso tempo e speso oltre 50mila per sbandierare un progetto tanto faraonico quanto inutile finalizzato ad ampliare il parcheggio stesso di ulteriori 32 miseri posti auto. Il sindaco e l’assessore Greco farebbero bene invece a spiegare alla cittadinanza in base a quale scellerato criterio hanno dato mandato nella scorsa legislatura affinché si procedesse all’abbattimento di numerose piante ad alto fusto presenti sul costone oggetto di smottamento che, cosa ancor più grave, già nei mesi scorsi ha subito frane". "Ora che è avvenuta la frana il problema dovrà essere affrontato in modo definitivo dall’amministrazione – dice Francesca Bruni (FdI) per consolidare il versante e per garantire la messa in sicurezza di corso Garibaldi unica strada d’accesso da nord est a San Miniato". Filo Rosso non fa sconti: "Nel nuovo Dup troviamo uno stanziamento di 3,2 milioni per un progetto che prevede la riqualificazione e il potenziamento del parcheggio, una cifra per noi spropositata per ottenere solo 32 posti auto – dice il gruppo guidato da Veronica Bagni –. Erano sotto gli occhi di tutti le criticità di quel crinale e non si comprende il perché non sia stato possibile dare degli ordini di priorità agli interventi da realizzare: prima si mette la sicurezza dei cittadini, poi si pensa a qualche posto auto in più". Nel pomeriggio di ieri ai piedi del Cencione è arrivato il presidente Eugenio Giani che ha parlato con i tecnici.
Carlo Baroni