Occhi puntati su Corrente a Getto Polare, conseguenze meteo

La corrente a getto polare e il vortice polare rappresentano due fenomeni atmosferici fondamentali per i modelli climatici globali che influenzano pesantemente le condizioni meteo. Questi “anelli” di aria in movimento rapido circondano l’Artico, influenzando direttamente le condizioni meteorologiche nelle medie latitudini. Tuttavia, il riscaldamento globale sta modificando il comportamento di queste strutture, causando ondate […] Occhi puntati su Corrente a Getto Polare, conseguenze meteo

Gen 27, 2025 - 00:24
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Occhi puntati su Corrente a Getto Polare, conseguenze meteo

La corrente a getto polare e il vortice polare rappresentano due fenomeni atmosferici fondamentali per i modelli climatici globali che influenzano pesantemente le condizioni meteo. Questi “anelli” di aria in movimento rapido circondano l’Artico, influenzando direttamente le condizioni meteorologiche nelle medie latitudini. Tuttavia, il riscaldamento globale sta modificando il comportamento di queste strutture, causando ondate di freddo estremo in aree che, paradossalmente, stanno vivendo anche un generale aumento delle temperature globali.

 

Le alterazioni di questi sistemi atmosferici pongono nuove sfide, rendendo più complessa la gestione di infrastrutture e servizi durante gli eventi climatici estremi.

La corrente a getto polare: un confine tra caldo e freddo

La corrente a getto polare si trova nella troposfera, lo strato più basso dell’atmosfera terrestre, dove si verificano la maggior parte dei fenomeni meteorologici. Questo flusso d’aria ad alta velocità scorre da ovest a est e si sviluppa lungo il confine tra l’aria fredda polare e l’aria più calda delle medie latitudini. Solitamente, il getto polare si sposta tra il 50° e il 60° parallelo, coprendo una fascia geografica che va dai Grandi Laghi e il Canada settentrionale in Nord America, fino alla Francia e alla Norvegia. Ma attenzione, questa può sprofondare, come è avvenuto anche in Italia varie volte, molto più a sud, e visto ciò che succede in America, sino alla Florida, che è posta a latitudini a sud delle Canarie o del Centro dell’Egitto. Questa condizione causa ondate di freddo che possono culminare in ondate di gelo.

 

Il fenomeno si origina dalla differenza di temperatura tra le masse d’aria fredda del nord e quelle calde delle regioni temperate. Questa disparità crea onde atmosferiche che si muovono rapidamente verso est, alimentate dalla rotazione terrestre. Quando la differenza di temperatura è maggiore, come accade nei mesi invernali, la corrente a getto si intensifica, confinando l’aria gelida nelle regioni polari.

 

Tuttavia, il riscaldamento globale sta alterando questo equilibrio: l’Artico si sta riscaldando a un ritmo molto più rapido rispetto alle medie latitudini, riducendo il contrasto termico. Questo indebolimento rallenta la corrente a getto, rendendola più incline a oscillazioni che possono portare aria artica fredda verso sud, fino a raggiungere persino regioni come il Messico o il Texas, mentre zone dell’Artico sperimentano temperature insolitamente miti. Quindi, non dobbiamo più meravigliarci di osservare nelle mappe delle anomalie il rosso vivo nelle aree polari e magari, il blu che indica il freddo, in latitudini molto meridionali come il Marocco, il Nord Africa, o come questi giorni, il Golfo del Messico.

 

Ondate di freddo estremo: il paradosso del cambiamento climatico

Con l’indebolimento della corrente a getto, si verificano eventi meteorologici più estremi. Una corrente a getto meno stabile può deviare verso nord o sud, rompendo il confine naturale tra l’aria fredda polare e l’aria calda delle medie latitudini. Questo fenomeno è stato osservato in diversi episodi recenti. Ad esempio, nel febbraio 2021, il Texas ha subito un’ondata di freddo senza precedenti, con temperature che hanno causato interruzioni di corrente e numerosi decessi. E ora, in gennaio 2025 si è avuto un pesantissimo evento meteo, che non solo ha scatenato le nevicate record nel Golfo del Messico, ma ha persino avviato la formazione di un uragano in piena regola verso le Isole Britanniche.

 

Pertanto, le regioni meridionali, normalmente abituate a inverni miti, possono così sperimentare condizioni climatiche artiche. Allo stesso tempo, le oscillazioni della corrente a getto portano temperature insolitamente calde in alcune aree dell’Artico, causando un vero e proprio squilibrio meteorologico su scala globale.

 

Il Vortice Polare: aria gelida confinata sopra il Polo Nord

Il vortice polare è una struttura atmosferica situata nella stratosfera, a circa 30 chilometri sopra la superficie terrestre. Si posiziona più a nord rispetto alla corrente a getto polare e circonda il Polo Nord con una zona di bassa pressione che aiuta a mantenere confinata l’aria fredda nelle regioni polari. Tuttavia, anche il vortice polare è soggetto a disturbi naturali e antropici.

In condizioni normali, il vortice polare è un sistema stabile che agisce come una “barriera naturale”, mantenendo il freddo confinato al nord. Tuttavia, la turbolenza atmosferica generata da anomalie di temperatura e pressione può disturbare il vortice, provocando un suo spostamento verso sud o addirittura una frammentazione in due o più sistemi distinti.

 

Eventi estremi legati al Vortice Polare

Quando il vortice polare viene disturbato, si possono verificare due tipi principali di eventi:

  • Spostamento: il nucleo freddo e a bassa pressione si allontana dal Polo Nord, spostandosi verso latitudini più basse. Questo fenomeno porta aria gelida in regioni come il Nord America, l’Europa o l’Asia.
  • Scissione: il vortice si divide in due o tre parti, creando diverse aree di bassa pressione che possono causare condizioni meteorologiche estreme in più punti contemporaneamente.

Un esempio di questo tipo di evento è stato osservato tra gennaio e febbraio 2019, quando una rottura del vortice polare ha portato temperature record negli Stati Uniti orientali e in Canada. Questi episodi mostrano come il comportamento del vortice polare influenzi direttamente le condizioni meteorologiche alle medie latitudini. In tale evento, si è avuto il congelamento, con intensità maggiore rispetto a quella attuale, del fiume Hudson a New York.

 

Impatto del riscaldamento globale sul Vortice polare

Il riscaldamento globale sta contribuendo a rendere il comportamento del vortice polare meno prevedibile. Un Artico più caldo aumenta la probabilità di eventi di disturbo o di rottura del vortice, favorendo condizioni meteorologiche estreme. Mentre gli scienziati continuano a studiare queste dinamiche, è chiaro che il cambiamento climatico sta amplificando l’intensità e la frequenza di tali fenomeni, con gravi conseguenze per le regioni più vulnerabili.

In sintesi, la corrente a getto polare e il vortice polare sono elementi chiave per comprendere come il cambiamento climatico stia trasformando il meteo globale. Le oscillazioni e i disturbi di questi sistemi atmosferici rappresentano una sfida per la previsione meteorologica e per la gestione delle infrastrutture nelle regioni colpite dagli eventi estremi.

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