Mutui, quanto si risparmia con il taglio dei tassi BCE 2025?

lentepubblica.it L’ultimo intervento della BCE sui mutui (Banca Centrale Europea) di inizio 2025 sarà particolarmente vantaggioso per i cittadini: ecco quanto si risparmia con il taglio dei tassi secondo le stime di Codacons. La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse, comporterà un risparmio mensile per chi ha un mutuo, con importi che variano per le […] The post Mutui, quanto si risparmia con il taglio dei tassi BCE 2025? appeared first on lentepubblica.it.

Feb 2, 2025 - 14:12
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Mutui, quanto si risparmia con il taglio dei tassi BCE 2025?

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L’ultimo intervento della BCE sui mutui (Banca Centrale Europea) di inizio 2025 sarà particolarmente vantaggioso per i cittadini: ecco quanto si risparmia con il taglio dei tassi secondo le stime di Codacons.


La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse, comporterà un risparmio mensile per chi ha un mutuo, con importi che variano per le forme di finanziamento più comuni in Italia. Questo è quanto calcolato dal Codacons, che ha esaminato l’impatto sulle famiglie italiane, in particolare per coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa.

Mutui, quanto si risparmia con il taglio dei tassi BCE 2025?

L’associazione dei consumatori stima che il taglio comporterà un risparmio mensile per chi ha un mutuo, con importi che variano dai 13 ai 30 euro per le forme di finanziamento più comuni in Italia.

Per comprendere meglio l’impatto di questa decisione sulle famiglie italiane, vediamo nel dettaglio come si traduce secondo Codacons questo risparmio sui mutui più comuni, quelli a tasso variabile, per l’acquisto della prima casa.

Mutuo a 20 anni (importo tra 100.000 e 200.000 euro)

Per un mutuo a 20 anni, che è tra i più diffusi in Italia, il risparmio mensile varia tra 13 e 27 euro, a seconda dell’importo del finanziamento e delle condizioni specifiche del mutuo. In pratica, una famiglia con un mutuo di 100.000 euro vedrà una riduzione della rata mensile di circa 13 euro, mentre chi ha un finanziamento di 200.000 euro potrà risparmiare fino a 27 euro al mese.

Questa diminuzione della rata si traduce in una riduzione annua della spesa che va da 156 euro (per il mutuo da 100.000 euro) a 324 euro (per il mutuo da 200.000 euro). Sebbene la cifra possa sembrare modesta, nel lungo periodo l’effetto cumulativo di questi risparmi può alleggerire significativamente il peso del mutuo sulle finanze familiari.

Mutuo a 30 anni

Se il mutuo ha una durata maggiore, ad esempio 30 anni, il risparmio mensile tende a essere leggermente superiore. In questo caso, il risparmio sulla rata si aggira mediamente tra i 15 e i 30 euro al mese. Ad esempio, per un mutuo di 100.000 euro, il risparmio potrebbe essere di circa 15 euro al mese, mentre per uno da 200.000 euro si può arrivare fino a 30 euro di risparmio mensile.

Questo impatta anche sul risparmio annuo, che va dai 180 ai 360 euro. La maggiore durata del mutuo consente di assorbire meglio l’effetto della riduzione dei tassi, aumentando il risparmio complessivo durante l’anno. È importante notare che, anche se la diminuzione sulla rata mensile è inferiore rispetto a quella dei mutui a 20 anni, il risparmio complessivo nel lungo periodo è comunque rilevante, considerando l’arco di tempo più ampio in cui il mutuo si sviluppa.

Esempio pratico di un mutuo da 125.000 euro a 25 anni

Prendiamo come esempio un mutuo da 125.000 euro con una durata di 25 anni, che è una durata intermedia tra i mutui a 20 e 30 anni. In questo caso, il taglio dei tassi di interesse si traduce in un risparmio mensile di circa 17 euro. Se moltiplichiamo questa cifra per i 12 mesi dell’anno, otteniamo un risparmio annuo di circa 204 euro. Anche se l’importo mensile può sembrare contenuto, considerando la durata del mutuo e l’effetto composto nel tempo, questo risparmio contribuisce a rendere più sostenibile il pagamento delle rate.

Impatti a lungo termine e trend dei tassi

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha spiegato che questi risparmi, seppur non enormi per singolo mutuo, possono risultare importanti se sommati a lungo termine. In particolare, l’andamento dei tassi di interesse sui mutui in Italia negli ultimi 12 mesi mostra una tendenza positiva per i consumatori: dal picco di novembre 2023, con tassi che sfioravano il 5%, si è arrivati a novembre 2024 con un abbassamento che ha portato il tasso medio al 3,71%. In termini percentuali, questo calo è pari all’1,21% in meno rispetto all’anno precedente, una flessione che alleggerisce notevolmente la spesa per gli italiani che hanno un mutuo.

Questa riduzione dei tassi non solo permette un risparmio immediato sulle rate mensili, ma fa parte di un trend di abbassamento costante che ha visto ben cinque interventi consecutivi da parte della BCE. Questi interventi hanno portato una diminuzione complessiva dei tassi, migliorando così le condizioni finanziarie delle famiglie italiane. La riduzione dei tassi di interesse, seppur graduale, ha un effetto positivo sulle economie domestiche, permettendo a molte famiglie di gestire meglio il pagamento delle rate e ridurre il carico complessivo del finanziamento.

In generale, l’intervento della BCE non solo fornisce un sollievo immediato, ma segna un momento importante nella riduzione del costo del denaro, con effetti positivi sulle famiglie italiane, che vedranno le loro finanze alleggerirsi nel medio e lungo periodo.

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