MPS lancia OPS sulle azioni Mediobanca: dettagli e effetti sui prezzi
Terremoto nella finanza italiana. Con una mossa a sorpresa Monte dei Paschi ha annunciato l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica di…
Terremoto nella finanza italiana. Con una mossa a sorpresa Monte dei Paschi ha annunciato l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica di scambio volontaria sulle azioni Mediobanca. La mossa di Siena era del tutto inattesa visto che negli ultimi mesi la banca toscana veniva si citata nel risiko bancario ma unicamente come soggetto da rilevare e non certo come potenziale acquirente. Inevitabili, quindi, le ripercussioni a Piazza Affari con le azioni Mediobanca che volano in vetta al Ftse Mib e le azioni Monte dei Paschi che invece precipitano sul fondo.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche dell’OPS e quali sono gli obiettivi del Monte dei Paschi.
OPS MPS su Mediobanca: tutte le caratteristiche
L’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da MPS su Piazzetta Cuccia riguarda l’intero capitale di Mediobanca, pari a 833.279.689 azioni. Obiettivo della banca toscana, quindi, è acquistare il 100% delle azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia.
Più nel dettaglio, per ogni azione di Mediobanca portata in adesione, MPS offrirà 2,3 azioni di nuova emissione, corrispondenti a 23 azioni ogni 10 titoli presentati. Sulla base del prezzo ufficiale di MPS del 23 gennaio 2025 (6,953 euro per azione), il valore di ciascuna azione Mediobanca è calcolato a 15,992 euro, rappresentando un premio del 5% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Mediobanca nello stesso giorno (15,227 euro). Il valore complessivo dell’operazione si attesta su 13,3 miliardi di euro.
Come specificato dall’offerente, l’OPS prevede un meccanismo di revisione del corrispettivo. Nel caso in cui MPS o Mediobanca dovessero distribuire dei dividendi o riserve ai propri azionisti prima della data di pagamento, il corrispettivo verrebbe per forza adeguato per riflettere tali distribuzioni.
MPS ha sottolineato che l’operazione mira a creare valore per gli azionisti di entrambe le banche, grazie a:
- maggiore redditività, con un incremento a doppia cifra degli Earnings per Share adjusted (EPS);
- un dividend pay-out fino al 100% dell’utile netto, pur mantenendo una solida posizione patrimoniale;
- un RoTE proforma stimato intorno al 14% e un CET1 ratio proforma vicino al 16%;
- sinergie annue ante imposte di circa 700 milioni di euro.
Al tempo stesso l’operazione permetterà ad MPS di accelerare l’utilizzo delle imposte anticipate, con un beneficio stimato in un valore attuale netto di 1,2 miliardi di euro per gli azionisti di Mediobanca aderenti all’offerta, pari a circa il 10% della capitalizzazione attuale di Piazzetta Cuccia.
Insomma, stando a quanto evidenzia l’offerente, ci sarebbero vantaggi per entrambe le quotate coinvolte nell’operazione. Ciò significherebbe più visibilità e questo è uno scenario positivo anche per i trader che intendono speculare sui due titoli sia nel breve termine che nel lungo. A tal riguardo ricordiamo che il broker eToro ha di recente lanciato il nuovo strumento del trading nazionale.
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Delisting di Mediobanca è l’obiettivo dell’OPS di MPS
Tra i principali obiettivi dell’operazione c’è il delisting di Mediobanca da Piazza Affari. Secondo MPS, l’uscita di Mediobanca dal mercato favorirà l’integrazione, la creazione di sinergie e una crescita sostenibile tra le due banche.
Tuttavia, qualora non fossero soddisfatte le condizioni per il delisting, potrebbe verificarsi una riduzione del flottante, tale da ostacolare il regolare andamento delle negoziazioni. In questo caso, MPS ha chiarito che non intende ripristinare le condizioni minime per garantire la liquidità delle azioni di Mediobanca.
In un caso o nell’altro, quindi, il destino delle azioni Mediobanca sarebbe segnato: il titolo, dopo anni di quotazione a Piazza Affari sponda Ftse Mib, lascerebbe la borsa.
Che Monte dei Paschi stai facendo sul serio lo si comprende anche dalle tempistiche ipotizzate. Fermo restando che l’operazione è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari, l’offerta pubblica di scambio dovrebbe essere completata entro il terzo trimestre del 2025. Tempi, quindi, molto stretti che lascerebbero al palo tutte le altre strade aperte dal risiko bancario (a partire dall’OPA di Unicredit su Banco BPM).
L’OPS di Monte dei Paschi è occasione per fare trading
Inutile girarci attorno: l’OPS di MPS per Mediobanca rappresenta un passo strategico che potrebbe trasformare significativamente il panorama bancario italiano. L‘operazione porterebbe alla creazione di un gruppo finanziario più solido e competitivo, con benefici tangibili per gli azionisti di entrambe le banche. Ovviamente il lancio dell’OPS e il suo successo sono strettamente legate all’accettazione da parte del mercato dell’operazione e al giudizio favorevole degli azionisti sul prezzo offerto da MPS. Il fatto che Piazzetta Cuccia sia in rialzo annullando il “premio” dell’OPS potrebbe essere il segnale di un tentativo di portare l’offerente a migliorare la proposta.
Staremo a vedere. Di certo l’OPS di Monte dei Paschi su Mediobanca può accrescere la visibilità su entrambi i titoli ma anche su tutto il settore bancario italiano creando quella volatilità così preziosa in ottica trading.
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