L’utenza le ha suonate a Sonos, che continua a licenziare
L'effetto valanga scatenato dall'app piena di bug continua a travolgere i dipendenti e i conti di Sonos
L’effetto valanga scatenato dall’app piena di bug continua a travolgere i dipendenti e i conti di Sonos
L’app “completamente sbagliata” di Sonos rischia di avere ormai costi incalcolabili. A livello meramente economico è già pesata sulle casse dell’azienda californiana che produce altoparlanti ben 4 milioni di dollari solo nel quarto semestre con la previsione di investirci, globalmente, non meno di 30 milioni per provare a sanarla e a renderla all’altezza della qualità richiesta a gran voce dalla propria utenza. A livello occupazionale, è costata il posto all’ex Ceo, Patrick Spence, oggi sostituito da Tom Conrad e a un centinaio di dipendenti per i quali la musica era finita fin dalla scorsa estate. Ma la mannaia dei tagli calerà ancora.
SONOS CONTINUA A LICENZIARE
Il nuovo Ceo parla in merito di piano di risanamento volto a tagliare 200 dipendenti, pari al 12% dell’intera forza lavoro, per provare a mettere una pezza – l’ennesima – alla difficile situazione in cui versa l’azienda hi-tech statunitense, in profonda crisi da quando proprio un anno fa ha lanciato una nuova versione della propria app di gestione dei device prodotti zeppa di bug e ben al di sotto per opzioni, qualità e funzionalità alla precedenza, facendo così scattare le proteste dell’utenza.
Con questi licenziamenti, la società di Santa Barbara mira a risparmiare tra i 15 e i 18 milioni di dollari. Si tratta della prima decisione difficile per Conrad, membro del Consiglio dal 2017 e Ceo ad interim da pochi giorni mentre l’azienda dalla capitalizzazione di mercato di 1,77 miliardi di dollari continua a cercare un amministratore delegato permanente con l’aiuto di una società di ricerca esecutiva.
PER SONOS SUONA UNA CATTIVA MUSICA
A ore dovrebbe essere pubblicata l’ultima trimestrale. Dai risultati finanziari del quarto trimestre e dell’intero anno fiscale 2024 sappiamo che tutta la situazione ha influito così pesantemente sul bilancio aziendale che i ricavi sono calati dell’8% rispetto all’anno precedente.
Peraltro, anche le modalità del passato licenziamento, risalente alla scorsa estate (quando erano stati chiusi diversi punti assistenza tra cui quello di Amsterdam), aveva suscitato più di una polemica dato che allora i cento dipendenti lasciati improvvisamente alla porta avevano raccontato di essere stati bloccati, senza alcuna comunicazione, al di fuori della rete Internet aziendale. Nel giugno 2023 infine c’era stato un altro round di licenziamenti pari al sette per cento della forza lavoro. La rivista tecnologica The Verge ha un intero speciale editoriale dedicato agli aggiornamenti sulla crisi in Sonos a seguito dell’app “maledetta”.