Il Papa ai leader del mondo: "Nulla vale la vita dei bambini"

AGI - "Nulla vale la vita di un bambino", "non è accettabile" che muoiono sotto le bombe, "uccidere i piccoli significa negare il futuro". Papa Francesco apre in Vaticano il Summit Internazionale sui diritti dei bambini dal titolo "Amiamoli e proteggiamoli". Un lungo discorso nel quale, alla presenza di leader mondiali politici, Premi Nobel ed economisti, il Pontefice denuncia "l'infanzia negata, grido silenzioso" dell'"iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica". Occorrono "nuove vie per soccorrere e proteggere i bambini i cui diritti ogni giorno vengono calpestati e ignorati", sottolinea Francesco che al termine del Summit annuncia una Lettera Enciclica o una Esortazione apostolica dedicata proprio ai bambini.  Nel suo discorso Papa Francesco ricorda le tante piccole vittime morte in mare, nei deserti o nelle tante rotte dei viaggi di disperata speranza. E ricorda i circa 150 milioni di bambini "invisibili" più soggetti a essere maltrattati o venduti come schiavi, i piccoli Rohingya e "i bambini indocumentados al confine con gli Stati Uniti, prime vittime di quell’esodo della disperazione e della speranza di migliaia che salgono dal Sud verso gli Usa". Molti poi soccombono per la mancanza di cure o altri tipi di sfruttamento. "Come è possibile che la vita di un bambino debba finire così?  No. Non è accettabile e dobbiamo resistere all’assuefazione". Da Bergoglio l'esortazione forte ad ascoltare gli sguardi e i silenzi dei più piccoli e a condannare la "logica dello scarto, in cui l’essere umano si fa onnipotente" e nella quale "la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell’aborto".  Dopo Papa Francesco hanno preso la parola i leader mondiali. La regina Rania di Giordania ha osservato come ci sia una "disumanizzazione dei bambini" che "vivono i nostri peggiori incubi". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato l'arrivo in Italia di 30 bambini palestinesi malati e ha rilanciato il rinnovo dell'impegno per l'approvazione dello ius scholae. Investire sulla scuola "è il primo atto di responsabilità per una società che intenda davvero amare e proteggere i propri figli", ha rimarcato l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi. E anche il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo ha ribadito la necessità di "riaffermare il diritto all'istruzione". I temi del Summit saranno al centro del prossimo G20, ha annunciato Nokuzola Tolashe, ministro dello Sviluppo sociale del Sudafrica. Di investimento sui bambini come “investimento sul futuro” ha parlato anche Paolo Gentiloni, presidente della task force Onu sulla crisi del debito, denunciando che nel mondo 300 milioni di bimbi vivono con meno di 2,15 dollari al giorno e in Europa sfiora la povertà 1 bambino su 5.  E Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, ricordando i tempi terribili della Seconda Guerra Mondiale, ha ammonito che "tutti i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati". "Se parteggiassimo solo per alcuni bambini, dimenticando gli altri, li tradiremmo", ha aggiunto ricordando sia i piccoli israeliani ostaggi di Hamas sia quelli palestinesi tra le macerie di Gaza. E della situazione in Medio Oriente ha parlato il vicario della Custodia in Terra Santa, padre Ibrahim Faltas che ha osservato come nonostante la tregua, "sarà difficile cancellare i traumi visibili e invisibili che hanno lasciato cicatrici sul corpo e la mente dei bambini" che hanno vissuto la guerra. E ancora: il ministro degli Esteri del Gambia, Mamadou Tangara ha esaltato “le potenzialità dell'incontro", mentre Megawati Sukarnoputri, quinto presidente della Repubblica di Indonesia ha affermato di aver istituito un'apposita Commissione per la protezione dell'infanzia. Infine il premio Nobel ed ex vice presidente Usa Al Gore ha lanciato l'allarme sul "fardello" che portano i bambini, che "stanno ereditando un pianeta sull'orlo del precipizio".

Feb 3, 2025 - 22:01
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AGI - "Nulla vale la vita di un bambino", "non è accettabile" che muoiono sotto le bombe, "uccidere i piccoli significa negare il futuro". Papa Francesco apre in Vaticano il Summit Internazionale sui diritti dei bambini dal titolo "Amiamoli e proteggiamoli". Un lungo discorso nel quale, alla presenza di leader mondiali politici, Premi Nobel ed economisti, il Pontefice denuncia "l'infanzia negata, grido silenzioso" dell'"iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica".

Occorrono "nuove vie per soccorrere e proteggere i bambini i cui diritti ogni giorno vengono calpestati e ignorati", sottolinea Francesco che al termine del Summit annuncia una Lettera Enciclica o una Esortazione apostolica dedicata proprio ai bambini. 

Nel suo discorso Papa Francesco ricorda le tante piccole vittime morte in mare, nei deserti o nelle tante rotte dei viaggi di disperata speranza. E ricorda i circa 150 milioni di bambini "invisibili" più soggetti a essere maltrattati o venduti come schiavi, i piccoli Rohingya e "i bambini indocumentados al confine con gli Stati Uniti, prime vittime di quell’esodo della disperazione e della speranza di migliaia che salgono dal Sud verso gli Usa".

Molti poi soccombono per la mancanza di cure o altri tipi di sfruttamento. "Come è possibile che la vita di un bambino debba finire così?  No. Non è accettabile e dobbiamo resistere all’assuefazione". Da Bergoglio l'esortazione forte ad ascoltare gli sguardi e i silenzi dei più piccoli e a condannare la "logica dello scarto, in cui l’essere umano si fa onnipotente" e nella quale "la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell’aborto". 

Dopo Papa Francesco hanno preso la parola i leader mondiali. La regina Rania di Giordania ha osservato come ci sia una "disumanizzazione dei bambini" che "vivono i nostri peggiori incubi".

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato l'arrivo in Italia di 30 bambini palestinesi malati e ha rilanciato il rinnovo dell'impegno per l'approvazione dello ius scholae. Investire sulla scuola "è il primo atto di responsabilità per una società che intenda davvero amare e proteggere i propri figli", ha rimarcato l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

E anche il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo ha ribadito la necessità di "riaffermare il diritto all'istruzione". I temi del Summit saranno al centro del prossimo G20, ha annunciato Nokuzola Tolashe, ministro dello Sviluppo sociale del Sudafrica. Di investimento sui bambini come “investimento sul futuro” ha parlato anche Paolo Gentiloni, presidente della task force Onu sulla crisi del debito, denunciando che nel mondo 300 milioni di bimbi vivono con meno di 2,15 dollari al giorno e in Europa sfiora la povertà 1 bambino su 5. 

Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, ricordando i tempi terribili della Seconda Guerra Mondiale, ha ammonito che "tutti i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati". "Se parteggiassimo solo per alcuni bambini, dimenticando gli altri, li tradiremmo", ha aggiunto ricordando sia i piccoli israeliani ostaggi di Hamas sia quelli palestinesi tra le macerie di Gaza. E della situazione in Medio Oriente ha parlato il vicario della Custodia in Terra Santa, padre Ibrahim Faltas che ha osservato come nonostante la tregua, "sarà difficile cancellare i traumi visibili e invisibili che hanno lasciato cicatrici sul corpo e la mente dei bambini" che hanno vissuto la guerra.

E ancora: il ministro degli Esteri del Gambia, Mamadou Tangara ha esaltato “le potenzialità dell'incontro", mentre Megawati Sukarnoputri, quinto presidente della Repubblica di Indonesia ha affermato di aver istituito un'apposita Commissione per la protezione dell'infanzia. Infine il premio Nobel ed ex vice presidente Usa Al Gore ha lanciato l'allarme sul "fardello" che portano i bambini, che "stanno ereditando un pianeta sull'orlo del precipizio".