Germania, atti vandalici per screditare i Verdi: i mandanti al Cremlino

Atti vandalici secondo un piano pensato a Mosca? In Germania si sta verificando. Se così fosse, si confermerebbe il piano del Cremlino di entrare a gamba tesa nel percorso politico dei Paesi europei, iniziando dalla Germania che va al voto. Fino ad ora si hanno quattro persone arrestate perché sospettate di una serie di atti vandalici. Come detto, per gli inquirenti, potrebbero essere stati organizzati su ordine della Russia.

Secondo la Deutsche Welle, tra gli arrestati ci sono cittadini di Serbia, Bosnia-Erzegovina e Germania. Utilizzavano schiuma da costruzione per danneggiare gli impianti di scarico delle automobili. Dallo scorso dicembre sono 270 le auto rese inutilizzabili in questo modo.

Uno degli indagati ha dichiarato di essere stato reclutato da un cittadino russo che trasmetteva istruzioni tramite un’app per dispositivi mobili. Per ogni auto danneggiata – ha detto – sono stati pagati 100 euro e diverse migliaia di euro come capitale iniziale. L’inchiesta sta valutando l’ipotesi secondo cui questi atti potrebbero aver fatto parte di un’operazione russa volta a screditare il Partito Verde prima delle elezioni anticipate del Bundestag, previste per il prossimo 23 febbraio 2025.

Su molte delle auto danneggiate sono stati trovati adesivi raffiguranti il candidato del Partito Verde Robert Habeck e lo slogan “Sii verde!” Inizialmente, l’accaduto era stato collegato ad azioni degli ambientalisti, ma dopo aver interrogato i sospettati, l’inchiesta ha cambiato versione. Praticamente, una provocazione a danno dei Verdi.

Lo stesso ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock ha affermato che dietro gli incidenti c’è probabilmente il Cremlino, che presumibilmente – come denunciato da più parti – sta cercando di destabilizzare le democrazie europee. Secondo il Servizio di intelligence militare (MAD), casi del genere sono diventati più frequenti dall’inizio della guerra in Ucraina. La Germania ha già accusato la Russia di aver interferito nelle elezioni del 2021 e di aver organizzato diversi attacchi informatici.

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