USAID a rischio chiusura: la decisione arriva direttamente da Trump

Trump prende una decisione inaspettata: l’agenzia USAID è a rischio chiusura. Che cosa sta succedendo... L'articolo USAID a rischio chiusura: la decisione arriva direttamente da Trump è stato scritto su: CUENEWS | Finance.

Feb 8, 2025 - 17:34
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USAID a rischio chiusura: la decisione arriva direttamente da Trump

Trump prende una decisione inaspettata: l’agenzia USAID è a rischio chiusura. Che cosa sta succedendo negli Stati Uniti.

L’USAID è da decenni il braccio degli Stati Uniti per gli aiuti internazionali, un’agenzia che interviene nelle emergenze umanitarie, sostiene lo sviluppo economico e promuove la stabilità in giro per il mondo. Dai programmi contro la fame in Africa agli aiuti per i rifugiati in Medio Oriente, il suo lavoro ha toccato milioni di persone. Ma ora, il suo futuro è appeso a un filo.

Negli ultimi anni, l’agenzia ha affrontato tagli e pressioni politiche, con alcuni che la considerano un’istituzione fondamentale e altri che la vedono come un’operazione troppo costosa e inefficace. L’amministrazione Trump, in particolare, ha più volte tentato di ridimensionarla, sostenendo che gli aiuti esteri dovrebbero essere gestiti in modo più controllato e con meno sprechi. Questo dibattito si è acceso ancora di più dopo che il nuovo governo ha annunciato cambiamenti drastici.

Ora la situazione è diventata ancora più tesa. La possibilità di una chiusura totale o di una riorganizzazione radicale dell’USAID non è più solo un’ipotesi, ma uno scenario concreto.

La decisione sta facendo discutere non solo a Washington, ma anche a livello internazionale, con molte organizzazioni umanitarie preoccupate per le conseguenze di uno stop improvviso alle operazioni.

Trump citato in giudizio per i tagli all’USAID

Secondo fonti vicine all’amministrazione, il piano di Trump prevede il licenziamento di quasi tutto il personale dell’USAID, passando da circa 10.000 dipendenti a meno di 300. Il New York Times ha rivelato che solo un piccolo gruppo di lavoratori resterà per gestire missioni umanitarie e sanitarie. Nel frattempo, chi è impiegato all’estero è stato avvisato che potrebbe dover tornare negli Stati Uniti entro 30 giorni.

La decisione ha scatenato una vera bufera legale. Un sindacato e l’American Foreign Service Association hanno citato in giudizio Trump, accusandolo di aver preso questa iniziativa in modo incostituzionale. Secondo i querelanti, solo il Congresso può sciogliere un’agenzia federale e il licenziamento di massa sta creando una crisi umanitaria senza precedenti.

Trump con la bandiera statunitense
Donald Trump (Depositphotos foto) – www.financecue.it

Il ruolo di Musk e il blocco dell’USAID

Ad alimentare il dibattito è intervenuto anche Elon Musk, che sui social ha espresso il suo sostegno alla chiusura dell’agenzia. In un post su X, ha definito l’USAID una “operazione politica di estrema sinistra” e ha dichiarato di aver chiesto conferma a Trump prima della decisione finale. Secondo lui, l’agenzia è “irrecuperabile” e la soluzione migliore è chiuderla del tutto.

Nel frattempo, come riportato da Forbes, i primi effetti della decisione si stanno già facendo sentire: molti dipendenti non hanno più accesso ai sistemi informatici, alcuni uffici sono stati svuotati e gli account social dell’USAID sono spariti o sono stati bloccati. A Washington, cresce la mobilitazione: per mercoledì è prevista una grande manifestazione, con senatori e attivisti che chiederanno a gran voce di fermare questa chiusura.

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