Bosnia viene dal sud e ce lo dice a Sanremo Giovani

Dal sud Italia fino a Sanremo Giovani, Filippo Bosnia ci racconta il suo brano portato alla kermesse ligure, cosa significa per lui essersi trasferito a Milano da una realtà meridionale, le sue emozioni e la sua musica. The post Bosnia viene dal sud e ce lo dice a Sanremo Giovani appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Gen 27, 2025 - 01:17
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Bosnia viene dal sud e ce lo dice a Sanremo Giovani

Dal sud Italia fino a Sanremo Giovani, Filippo Bosnia ci racconta il suo brano portato alla kermesse ligure, cosa significa per lui essersi trasferito a Milano da una realtà meridionale, le sue emozioni e la sua musica. Tra il rap napoletano, l’hip-hop e l’R&B Bosnia si fa portavoce della nuova generazione di fuorisede, pieni di sogni ed energia a cui però si accompagna anche un senso di nostalgia e rabbia di chi sente di doversi prendere la vita a morsi, come un ragno violino.

Formazione

Qual è la tua formazione musicale? Sei autodidatta o hai fatto percorsi “scolastici”?

La mia formazione musicale è stata un po’ un mix. Ho studiato musica al Saint Louis e sono laureato in conservatorio in musica elettronica, ma la maggior parte del mio percorso è stato guidato dalla forte curiosità e ho sempre amato sperimentare e imparare anche da solo, soprattutto per quanto riguarda la produzione musicale.

Ti ricordi quale è stata la prima canzone che hai scritto ad otto anni e di che cosa parlava?

La mia prima canzone a otto anni era una specie di filastrocca rap che parlava del mondo hip-hop del periodo. Non era niente di complesso, ma già in quel periodo mi divertivo a creare storie in musica. Da lì è nata la mia passione per scrivere canzoni.

Produzione e nostalgia


Come sei riuscito ad avvicinarti al mondo della produzione musicale?


Mi sono avvicinato alla produzione musicale quasi per caso. Ho iniziato a giocare con programmi di produzione sul computer, un po’ per curiosità e un po’ per cercare di dare vita alle mie idee musicali. Più imparavo, più mi rendevo conto che quella poteva essere la strada giusta per esprimermi al meglio. Dopo è arrivato il conservatorio ed è diventato un vero e proprio strumento per dare forma alle mie idee musicali.


Al Bano e Romina Power cantavano Nostalgia Canaglia, per te la nostalgia è un sentimento più positivo o più negativo?


Penso che la nostalgia possa essere sia positiva che negativa. Da un lato, ci fa sentire legati al passato ed alle nostre radici, ma dall’altro può anche farci sentire un po’ persi e/o desiderosi di qualcosa che non possiamo più avere. Per me, la nostalgia è una combinazione di emozioni contrastanti, ma che alla fine è un sentimento che ti aiuta a crescere, perché ti fa riflettere su chi sei diventato.

Vengo dal Sud

Pensi che ci siano ancora un po’ di pregiudizi al nord per le persone che si trasferiscono venendo dal sud?


Purtroppo, sì, ci sono ancora pregiudizi e stereotipi. Nonostante la società stia evolvendo, c’è ancora una certa mentalità che tende a giudicare chi viene da altre realtà, come quella del sud. Ma credo che la musica, e l’arte in generale, abbiano il potere di abbattere queste barriere e di far emergere la bellezza della diversità.


Qual è il segno che vuoi lasciare e che citi nella canzone che porti a Sanremo Giovani?


Il segno che voglio lasciare è quello di chi non ha paura di andare oltre, di chi non si ferma di fronte alle difficoltà e cerca sempre nuove opportunità. Nella mia canzone cito il viaggio, l’idea di lasciare la propria terra per inseguire sogni e possibilità. È un segno di speranza e di coraggio.


“Non so più quale sia casa mia” ti senti spesso spaesato nel mondo della musica italiana?


Sì, a volte mi sento un po’ spaesato, perché il mondo della musica è molto grande e complesso. A volte è difficile trovare il proprio posto e capire dove ci si colloca. Ma questo è anche parte del processo, del crescere e dell’imparare. Cerco di restare fedele a me stesso ed al mio percorso.

Influenze e tarantella

Chi sono i tuoi grandi riferimenti musicali?


I miei riferimenti musicali spaziano molto. Alcuni artisti che mi hanno sempre ispirato sono gli Skrillex e gli Overmono per la produzione, The Weeknd ed ho ascoltato molto i cantautori italiani con Pino Daniele e Rino Gaetano. Stimo molto anche Mace, perché amo come riesca a creare atmosfere uniche. Anche la scena rap e trap italiana ha influenzato il mio modo di fare musica, mi piace la forza e l’immediatezza dei loro testi.

Come mai tra tutte le canzoni della tradizione napoletana hai scelto la tarantella come base di Vengo dal Sud?


La tarantella ha una forza e un’energia che rappresentano perfettamente lo spirito del sud, ed anche una sensazione di movimento e di viaggio. Ho scelto di utilizzarla come base perché porta con sé una carica emotiva che ben si adatta al tema della canzone, che parla
di un viaggio fisico e interiore.

Sanremo Giovani

Qual è una cosa che non ti aspettavi al festival di Sanremo Giovani?


Non mi aspettavo l’atmosfera così intensa e professionale che ho trovato. Sanremo è un mondo nuovo, molto diverso da quello che immaginavo. La preparazione, l’organizzazione e anche la competizione sono molto più serie e impegnative di quanto pensassi, ma allo stesso tempo è stimolante.


Cosa ti sei portato di fondamentale dal sud quando ti sei trasferito a Milano?


Mi sono portato la mia cultura, il calore delle persone, la voglia di vivere ogni giorno con passione. Ma soprattutto, mi sono portato l’importanza delle radici, perché è fondamentale non dimenticare da dove si viene, anche quando ci si sposta in un contesto completamente nuovo.

Colori e palchi


Se dovessi scegliere un colore che simboleggi le emozioni che vorresti che le tue canzoni suscitassero negli ascoltatori, quale sarebbe?


Se dovessi scegliere un colore, direi il blu. È un colore che rappresenta sia la serenità che la profondità delle emozioni. Le mie canzoni sono spesso intime e riflessive, e credo che il blu racchiuda queste sensazioni di introspezione, ma anche di calma e speranza.

Oltre a Sanremo, quali sono gli altri palchi in cui ti piacerebbe esibirti?


Mi piacerebbe tantissimo esibirmi in festival come il Primavera Sound o il Lollapalooza, che sono grandi occasioni per confrontarsi con artisti di tutto il mondo. Ma anche su palchi più piccoli e intimi, dove puoi entrare in connessione diretta con il pubblico. La cosa importante per me è condividere la mia musica con quante più persone possibili.

Bosnia e gli altri semifinalisti vi aspettano domani su Rai 2 in seconda serata!

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