Azionario americano in fuga
Il mercato azionario americano continua a essere dominato dai giganti tecnologici, ma ci sono opportunità anche al di fuori di questo segmento. Intanto, le attese per politiche economiche espansive alimentano la fiducia degli investitori. L'articolo Azionario americano in fuga proviene da FundsPeople Italia.
Il 2024 si è concluso con una performance straordinaria per l’S&P500, che ha registrato uno dei migliori risultati degli ultimi cento anni. Questo risultato, secondo molti analisti, riflette un rinnovato ottimismo per l’economia statunitense. Lorenzo Di Pietrantonio, responsabile investimenti di Fineco AM, ha sottolineato: “Il mercato azionario americano rimane il favorito anche per il 2025.”
S&P500
La nuova amministrazione repubblicana ha giocato un ruolo chiave nel guidare il sentiment positivo. Le attese per politiche economiche espansive, tra cui tagli fiscali e deregolamentazione, hanno alimentato la fiducia. “C’è grande ottimismo sul fatto che le politiche annunciate possano rafforzare il mercato interno”, ha aggiunto Marco Giordano, investment director di Wellington Management. Tuttavia, restano delle incognite, in particolare sull’effettiva implementazione di queste misure e sulle decisioni della Federal Reserve.
Un’economia solida
Il mercato del lavoro statunitense ha registrato risultati eccezionali, con 256 mila nuovi posti di lavoro contro i 165 mila previsti. Lara Castleton, US head of portfolio construction and strategy di Janus Henderson, ha commentato: “Questi numeri confermano la solidità dell’economia americana”. Tuttavia, l’aumento dei tassi a lungo termine e il rafforzamento del dollaro rappresentano potenziali venti contrari, in particolare per le aziende con esposizione internazionale.
Preoccupazioni
Nonostante i segnali positivi, permangono preoccupazioni sull’inflazione e sulle scelte di politica monetaria. “L’inflazione si è dimostrata più persistente del previsto”, ha evidenziato Giordano, “e questo potrebbe rallentare il ritmo dei tagli ai tassi da parte della Fed”. La Federal Reserve ha recentemente ridotto i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,25-4,50%, ma il dibattito interno rimane acceso.
Il mercato azionario americano continua a essere dominato dai giganti tecnologici, ma ci sono opportunità anche al di fuori di questo segmento. Castleton ha osservato: “Molte società di qualità al di fuori dei big tech hanno già scontato il sentiment negativo e offrono un interessante potenziale di rialzo”. Tra i settori in crescita, spiccano l’intelligenza artificiale, le infrastrutture energetiche e le banche a media capitalizzazione.
Un dollaro forte
Il contesto economico globale ha anche favorito il rafforzamento del dollaro, spinto dalle aspettative sulle politiche di Trump e dalle difficoltà economiche di altri Paesi. “Il dollaro ha beneficiato della narrazione sull’eccezionalismo americano”, ha aggiunto Giordano. Questo rafforzamento, tuttavia, rappresenta una sfida per le aziende statunitensi che operano sui mercati esteri.
Sul fronte obbligazionario, il segmento Investment Grade continua a offrire il miglior rapporto rischio-rendimento, mentre i titoli High Yield attirano gli investitori più propensi al rischio. “Se la crescita economica supererà le attese, il segmento High Yield potrebbe beneficiare di un accesso più facile ai capitali”, ha concluso Di Pietrantonio.
Nonostante l’incertezza legata all’inflazione e alle scelte politiche, l’economia statunitense si conferma un punto di riferimento per gli investitori globali. Le opportunità continuano a essere numerose, ma è fondamentale adottare un approccio selettivo e bilanciato per massimizzare i rendimenti in un contesto in continua evoluzione.
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