Assegno unico, via agli aumenti
Via libera alla rivalutazione degli importi dell’assegno unico e universale e delle relative soglie Isee per il diritto. A gennaio l’Inps ha erogato l’assegno ancora nei vecchi importi e in base alle vecchie soglie Isee dell’anno 2024 (in pratica, stesso assegno di dicembre); a febbraio, invece, lo erogherà nei nuovi importi rivalutati dello 0,8%, anche […] L'articolo Assegno unico, via agli aumenti proviene da Iusletter.
Via libera alla rivalutazione degli importi dell’assegno unico e universale e delle relative soglie Isee per il diritto. A gennaio l’Inps ha erogato l’assegno ancora nei vecchi importi e in base alle vecchie soglie Isee dell’anno 2024 (in pratica, stesso assegno di dicembre); a febbraio, invece, lo erogherà nei nuovi importi rivalutati dello 0,8%, anche se ancora in base alle vecchie soglie Isee del 2024. A marzo, infine, i conguagli: se il nucleo familiare beneficiario avrà presentato il nuovo Isee 2025, l’Inps adeguerà l’assegno ai nuovi importi e alle nuove soglie Isee del 2025, anche per quanto già erogato a gennaio e a febbraio. In assenza di nuovo Isee 2025, l’Auu verrà erogato nell’importo minimo. A spiegarlo è lo stesso Inps nella circolare n. 33/2025.
La rivalutazione annuale. La disciplina dell’assegno unico e universale stabilisce che gli importi dell’assegno e le relative soglie Isee siano adeguati, ogni anno, alle variazioni del tasso Istat. Considerato che nel 2024 tale variazione è stata pari a 0,8%, l’Inps ha rideterminato gli importi dell’Auu e relative soglie Isee a decorrere dal 1° gennaio 2025 (l tabella con i nuovi valori è allegata alla circolare), già anticipati da ItaliaOggi del 3 gennaio scorso.
I nuovi valori. L’importo minimo mensile di Auu aumenta di 50 centesimi, cioè 6 euro annui: 57,5 euro (57 euro fino a dicembre) per le famiglie con un Isee oltre 45.824,71 euro (45.461,02 a dicembre). Più pesante, per modo di dire, l’aumento dell’importo massimo di Auu: 1,6 euro al mese, cioè 19,20 annui. Passa, infatti, a 201 euro (199,4 fino a dicembre) in presenza di un Isee fino a 17.227,33 euro (17.090,61 a dicembre 2024). L’Auu si dimezza per i figli maggiorenni, 18 a 21 anni: da 97,7 euro (96,9 nel 2024) per Isee fino a 17.227,33 euro (17.090,61 nel 2024) a 28,7 euro (28,5 nel 2024) per Isee da 45.824,71 euro (45.461,02 nel 2024).
I pagamenti. I nuovi importi dell’Auu faranno esordio in questo mese di febbraio. Infatti, mentre a gennaio l’Inps ha erogato l’assegno ancora nei vecchi importi e in base alle vecchie soglie Isee 2024, a febbraio erogherà i nuovi importi, rivalutati, anche se ancora in base alle vecchie soglie Isee 2024. A marzo, infine, farà il conguaglio: se la famiglia beneficiaria avrà presentato il nuovo Isee 2025, adeguerà l’assegno ai nuovi importi e alle nuove soglie Isee 2025, sistemando anche l’arretrato da gennaio.
Non serve nuova domanda. Non occorre fare alcun adempimento per ricevere gli aumenti dell’Auu: farà automaticamente tutto l’Inps. Che precisa che non deve rifare la domanda chi è beneficiario già dall’anno scorso. Invece deve fare domanda la famiglia con figli che non ha fatto richiesta nel passato e, così, ne avrà diritto da marzo, ma soltanto se la presenterà entro il 30 giugno (in tal caso riceverà gli arretrati da marzo). I nuclei che già percepiscono l’Auu devono, però, aggiornare l’Isee. È bene farlo entro questo mese di febbraio, perché altrimenti l’Inps, se l’aggiornamento Isee arriva dopo febbraio, da marzo ridurrà l’Auu all’importo minimo. Anche in tal caso resterà il termine ultimo del 30 giugno per aggiornare l’Isee, per garantirsi gli arretrati da marzo.
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