Jaguar I-Pace, il richiamo che ha portato centinaia di auto in demolizione
Jaguar I-Pace al centro di un clamoroso caso industriale: oltre 2.700 SUV elettrici saranno demoliti a causa di un grave difetto nelle batterie, che espone i veicoli al rischio di incendi. Le immagini di centinaia di auto ammassate in un’autodemolizione stanno rapidamente diventando virali sui social network, sollevando dubbi sul futuro delle auto elettriche. Jaguar I-Pace, il maxi richiamo costa caro Il problema è stato identificato nell’agosto 2024, quando Jaguar Land Rover ha avviato una campagna di richiamo batterie per i modelli prodotti tra gennaio 2018 e marzo 2019. Le vetture coinvolte montavano batterie agli ioni di litio fornite da LG Chem, già sotto i riflettori per problemi analoghi riscontrati su altri veicoli elettrici come la Chevrolet Bolt. Inizialmente, l’azienda ha tentato di risolvere il difetto attraverso un aggiornamento software che limitava la ricarica all’80% della capacità. Tuttavia, questa soluzione si è dimostrata inefficace. Tre episodi di incendio negli Stati Uniti, fortunatamente senza danni alle persone, hanno spinto Jaguar Land Rover a prendere misure più drastiche. A novembre 2024, la casa automobilistica ha deciso di riacquistare tutti i veicoli interessati dal richiamo. La fotografia che sta facendo il giro del web mostra il risultato di questa scelta: decine di SUV con targhe britanniche, accatastati in attesa della demolizione. Questo scenario rappresenta una chiara testimonianza delle sfide ancora aperte nella transizione verso la mobilità elettrica. Sovraccarico termico Il caso mette in evidenza il problema del sovraccarico termico delle batterie agli ioni di litio e solleva interrogativi sulla capacità dell’industria automobilistica di gestire richiami su larga scala. Per Jaguar Land Rover, questa operazione rappresenta non solo un significativo danno economico, ma anche un duro colpo alla reputazione del marchio, proprio in un momento cruciale per l’elettrificazione del mercato. Questa vicenda sottolinea quanto il percorso verso un futuro sostenibile per il settore automobilistico sia ancora costellato di ostacoli tecnici. L’industria dovrà investire ulteriormente in ricerca e sviluppo per offrire prodotti più sicuri e affidabili, dimostrando di essere all’altezza delle aspettative dei consumatori e delle sfide della mobilità elettrica. Il post Jaguar I-Pace, il richiamo che ha portato centinaia di auto in demolizione è comparso la prima volta su Autoblog.
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Jaguar I-Pace al centro di un clamoroso caso industriale: oltre 2.700 SUV elettrici saranno demoliti a causa di un grave difetto nelle batterie, che espone i veicoli al rischio di incendi. Le immagini di centinaia di auto ammassate in un’autodemolizione stanno rapidamente diventando virali sui social network, sollevando dubbi sul futuro delle auto elettriche.
Jaguar I-Pace, il maxi richiamo costa caro
Il problema è stato identificato nell’agosto 2024, quando Jaguar Land Rover ha avviato una campagna di richiamo batterie per i modelli prodotti tra gennaio 2018 e marzo 2019. Le vetture coinvolte montavano batterie agli ioni di litio fornite da LG Chem, già sotto i riflettori per problemi analoghi riscontrati su altri veicoli elettrici come la Chevrolet Bolt.
Inizialmente, l’azienda ha tentato di risolvere il difetto attraverso un aggiornamento software che limitava la ricarica all’80% della capacità. Tuttavia, questa soluzione si è dimostrata inefficace. Tre episodi di incendio negli Stati Uniti, fortunatamente senza danni alle persone, hanno spinto Jaguar Land Rover a prendere misure più drastiche.
A novembre 2024, la casa automobilistica ha deciso di riacquistare tutti i veicoli interessati dal richiamo. La fotografia che sta facendo il giro del web mostra il risultato di questa scelta: decine di SUV con targhe britanniche, accatastati in attesa della demolizione. Questo scenario rappresenta una chiara testimonianza delle sfide ancora aperte nella transizione verso la mobilità elettrica.
Sovraccarico termico
Il caso mette in evidenza il problema del sovraccarico termico delle batterie agli ioni di litio e solleva interrogativi sulla capacità dell’industria automobilistica di gestire richiami su larga scala. Per Jaguar Land Rover, questa operazione rappresenta non solo un significativo danno economico, ma anche un duro colpo alla reputazione del marchio, proprio in un momento cruciale per l’elettrificazione del mercato.
Questa vicenda sottolinea quanto il percorso verso un futuro sostenibile per il settore automobilistico sia ancora costellato di ostacoli tecnici. L’industria dovrà investire ulteriormente in ricerca e sviluppo per offrire prodotti più sicuri e affidabili, dimostrando di essere all’altezza delle aspettative dei consumatori e delle sfide della mobilità elettrica.
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