Tutto su Wash Out, comprata da Palella
Dopo i monopattini di Helbiz, l'incursione rapida e sfortunata nel mondo dello streaming sportivo e l'ingresso nel mondo dell’e-commerce con l’acquisizione di Everli, Palella Holdings ora acquista da Telepass la startup per il lavaggio auto a domicilio Wash Out
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Dopo i monopattini di Helbiz, l’incursione rapida e sfortunata nel mondo dello streaming sportivo e l’ingresso nel mondo dell’e-commerce con l’acquisizione di Everli, Palella Holdings ora acquista da Telepass la startup per il lavaggio auto a domicilio Wash Out. Ecco i conti della società
Il re delle startup dei monopattini in sharing (settore, lamentano da Assosharing, appiedato dal nuovo Codice della strada voluto da Matteo Salvini) ora rivolge la propria attenzione alle startup che lavano l’auto a domicilio. Palella Holdings, family office di Salvatore Palella (nella foto), nome che i più appunto collegheranno alla newyorkese Helbiz – sparita da diverse città italiane e in crisi ben prima che le nuove regole di circolazione tarpassero l’iniziativa imprenditoriale privata nel campo -, ha acquisito da Telepass la totalità del capitale sociale di Wash Out.
COSA FA WASH OUT
La realtà meneghina messa nel portafogli di Palella Holdings è stata fondata nel 2016 da Andrea Galassi, Christian Padovan e Alessandro Morlin con l’obiettivo “di innovare il settore del lavaggio di auto e moto”, attraverso una rete di washer e sviluppando una app proprietaria per il lavaggio a domicilio. Wash Out nel settore è nota per aver vinto la prima edizione (2018) del programma televisivo di mentorship BHeroes, in onda sul Canale Nove, aggiudicandosi un investimento pari a 800 mila euro.
Ma soprattutto il suo nome è circolato sulle testate di settore per essere finita nel novero delle startup finanziate da Telepass, tra le realtà italiane indubbiamente più attente alla cosiddetta “open innovation”. Prima era nata una collaborazione che era stata poi seguita da un round di finanziamento da 1 milione di euro con vari investitori: Telepass, Telepass Pay, Infoblu, Urbi e KMaster.
I VERTICI DI WASH OUT
Con l’acquisizione in toto di Wash Out, Palella Holdings ha nominato Gianluca Spriano amministratore delegato e Guido Consoli direttore generale di Wash Out. Come si legge nel comunicato veicolato oggi, si tratta di una realtà che fattura oltre 6milioni di euro.
I CONTI DI WASH OUT
Nel 2023 erano circa 6,4. I costi nello stesso anno erano però di 7 milioni e 543mila euro. Un risultato ante imposte di 1.249.257 euro per una perdita di esercizio di 1.289.443 euro. Comunque in diminuzione rispetto al 2022 (1.639.840). Dalla visura camerale, risultano dal bilancio 2023 debiti di fine esercizio per 6.435.666 euro, 1.362.484 euro nei confronti dei fornitori e 4.267.352 verso Telepass per il finanziamento dell’ormai ex controllante.