Tutti i concerti dei gruppi stranieri in Italia nei 70

Un ottimo libro edito da Arcana passa in rassegna i gruppi che ottennero fama e gloria in Italia. Con date, rassegna stampa e scalette dei concerti. L'articolo Tutti i concerti dei gruppi stranieri in Italia nei 70 proviene da Globalist.it.

Feb 8, 2025 - 14:32
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Tutti i concerti dei gruppi stranieri in Italia nei 70

di Giordano Casiraghi 

Che bel libro! L’avrei voluto scrivere io, che comunque ho già dato in fatto di ricordi e ricerche sugli anni Settanta in Italia. Non a caso tra le fonti viene citato il mio “Anni 70, Generazione Rock, Dai raduni pop alle radio libere (Arcana, 2018). Qui invece è Norberto Fedele che sigla “Vibrazioni Rock 1970 – 1977, La grande ondata dei gruppi stranieri in Italia” (Arcana, 2024 – 340 pagine – 21€).  Si comincia dai Rolling Stones, dall’atterraggio a Fiumicino alle conferenze stampa per le date del 29 settembre al Palaeur di Roma e al Palalido di Milano il 1 ottobre cone  due concerti, pomeriggio e sera. Bravo Fedele a recuperare la rassegna stampa d’epoca, dai Ciao 2001 al Corriere della Sera, riportando anche la scaletta secondo i bootleg che circolavano. Tra le canzoni Jumping Jack Flash, Sympathy for the Devil, Stray Cat Blues, Dead Flowers,Brown Sugar, Let It Rock.  Siamo all’anno dopo quando arrivano i Jethro Tull al Teatro Smeraldo di Milano il 1 febbraio e il giorno dopo al Brancaccio di Roma. Mentre i Rolling li portò in Italia il grande Leo Wachter che aveva già promosso Beatles e Jimi Hendrix, i Jethro vennero portati da Franco Mamone. Siamo ai tempi d’oro e sempre da una registrazione pirata si conviene che la scaletta comprendeva le impressionanti My God e Aqualung. Ed è addirittura Enzo Caffarelli che si occupa di raccontare la serata Roman sul settimanale Ciao 2001. Jethro che tornano in Italia nel 1972 e nel 1973 includendo altre città provinciali, ma anche Bologna con due concerti che vengono documentati da registrazioni pirata. Nei concerti anche l’intera suite di Thick as a Brick e con il solito Ian Anderson a tenere la scena con il suo flauto traverso.  Molto in voga allora, i Ten Years After di Alvin Lee, portati da Mamone, calcarono i palchi italiani nel 1971 e 1972, anche qui stralci di recensioni da Ciao 2001 di Caffarelli e Baiata. Ancora Baiata per i Family nel 1971, con tanto bootleg al seguito e commento sulla rivista Re Nudo.

Di Santana vengono documentati due concerti, uno nel 1971 e l’altro nel 1973, attesissimi anche grazie al passaggio da Woodstock del 1969. Per il concerto del 1971 a Milano erano previsti due appuntamenti, pomeriggio e sera. Ritardi nel prendere possesso della propria stumentazione fecero saltare quello del pomeriggio e al loro posto suonarono i Garybaldi previsti come spalla. Il Corriere della Sera riporta anche le contestazioni ad opera di gruppi organizzati. La solita piaga che tutti gli amanti della musica hannop dovuto sopportare. Pretesti basati sul nulla, fomentati da Stampa Alternativa e altre effimere organizzazioni in grado però di condizionare la musica dal vivo in Italia per tutti gli anni Settanta. 

I nomi di tutte le star straniere che vennero in Italia in quegli anni Settanta è lungo. Ci arrivarono i Colosseum e i Tempest. Gli Yes nel 1971 e 1974, a Milano suonarono al teatro Lirico con la nascente Premiata Forneria Marconi a fare da apertura. I grandi Deep Purple nel 1971 e 1973, nel periodo di massimo fulgore. I Chicago nel 1971 e 1977, quindi i Pink Floyd nel 1971 e sempre in quell’anno i Led Zeppelin di cui si ricorda l’infelice giornata al Vigorelli, chiamati ad animare una serata del Cantagiro, il 5 luglio 1971. Pochi minuti di musica e tafferugli vari, tra pubblico e polizia.   Grande gruppo, forse meno osannato di altri, i Gentle Giant sapevano suonare e vennero apprezzati in Italia con le loro tournée del 1972, 1974, 1976. Più apprezzati in Italia che altrove, i Van Der Graaf Generator imperversarono grazie alle qualità liriche di Peter Hammill e alle fantasmagorie al sax di Dave Jackson: 1972, 1973, 1975 i loro concerti. I Genesi vennero nel 1972 e 1975, a Genova gli fecero da spalla i Jumbo ma anche gli Osanna, in proposito Lino Vairetti racconta che probabilmente qualche idea sul truccarsi il viso gliel’hanno data loro. Emerson, Lake e Palmer sono stati molto apprezzati in Italia, vengono ricordati per le date del 1972 e 1973. I magnifici King Crimson di Robert Fripp calcano le scene italiane nel 1973 e 1974. Tanti altri ancora, tutti da leggere e cercare nel bel libro di Fedele.

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