Tomasi, battesimo aretino. Tuffo tra sindaci e civici in vista delle regionali
È il probabile candidato del centrodestra per sfidare Giani a futuro governatore "Le mie priorità sono sanità, infrastrutture ed edilizia popolare" spiega alla platea. Lucia Tanti a fare gli onori di casa, i moderati in forze, apertura alle liste interessate.
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Porta in dote il "metodo". Che è quello del sindaco che amministra un territorio e una comunità. Lo porta all’incontro, informale, con il fronte dei civici e dei moderati, quel rassemblement che serve per allargare i confini del centrodestra, proiettando l’impegno alla battaglia per le regionali. Alessandro Tomasi risponde "all’invito ricevuto" e al Minerva incontra una platea variegata di persone: amministratori con in testa la vicesindaco Lucia Tanti e il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli, esponenti delle associazioni di categoria, imprenditori e cittadini. Tra gli amministratori anche il sindaco di Castiglion Fibocchi Marco Ermini. L’obiettivo? Lanciare una campagna d’ascolto, approfondire le priorità per i territori e lavorare a una proposta politica che mutua il metodo del sindaco. Il tutto nella prospettiva, non ancora appalesata, di una potenziale candidatura dei Tomasi alla presidenza della Regione.
Tomasi contro Giani? Il nome del sindaco di Pistoia, coordinatore regionale di FdI è da tempo sul tavolo del centrodestra. Fa parte del pool dei sindaci di centrodestra che una manciata di mesi fa lanciarono il progetto civico su base regionale proprio per superare i recinti dei partiti e portare un contributo in termini di consenso che si gioca molto sull’operato di amministratori. Tra i "fautori" della tasck force civica, Alessandro Ghinelli: così lo schema che ora prende corpo in quello che Tomasi considera un viaggio nelle realtà locali per "confrontarsi con le comunità sui temi strategici per lo sviluppo dei territori". Con un’attenzione alle liste civiche che nelle realtà locali svolgono una funzione di cerniera tra gli elettori e i partiti. E chissà che il suo viaggio in provincia non sia finalizzato a costruire una rete che nell’esperienza civica trova la sua forza. Non a caso Lucia Tanti la chiama "la quarta gamba della coalizione".
Tomasi conosce Arezzo: "Come sindaco ed esponente dell’Anci ho avuto modo di relazionarmi con gli amministratori ma anche con le associazioni di categoria. è una città molto importante nel contesto regionale, con il suo distretto orafo, aziende che sono eccellenze a livello internazionale e settori industriali strategici"". Ed è qui che Tomasi incardina il lavoro per i prossimi mesi. Che passa dalla battaglia - pancia a terra - dei partiti della coalizione ma allarga l’orizzonta a un campo più vasto, dove anche chi non aderisce alle singole forze politiche, si possa riconoscere partecipando a una proposta politica che per il centrodestra dovrà essere il "cuneo" con cui scardinare il governo del centrosinistra. Nell’incontro al Minerva, Tomasi mette al centro del confronto "le priorità e tra queste il tema delle infrastrutture, la sanità, l’edilizia popolare". Mettere in fila i punti fondamentali sui quali "impostare un lavoro, così come sono abituato a fare nel mio ruolo di sindaco: io so quante risorse ho a disposizione per realizzare un determinato progetto e conosco tempi e modalità con cui dare corso agli investimenti dai quali dipende lo sviluppo di un territorio. Per questo nella prossima campagna elettorale non è possibile promettere tutto e il contrario di tutto. Chi amministra un comune ha un passo pragmatico, guarda alla praticità e alla concretezza". Ascolto ma pure la disponibilità a raccogliere "spunti e idee che possono contribuire a dare un contributo importante per affrontare i temi in maniera con creta e dare risposte alle persone". Tomasi è in campo, per ora con la fascia di sindaco, ma pronto a indossare quella del candidato alla presidenza della Regione nella battaglia (politica) forse più difficile. Ma non impossibile.