Tesla verso la trimestrale: le previsioni degli analisti
I numeri del quarto trimestre della casa di Elon Musk sono attesi mercoledì dopo la chiusura di Wall Street e molti esperti restano ottimisti per il futuro del titolo.
Iniziata una settimana importante a Wall Street, con il menu per i mercati che prevede le decisioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea sui tassi di interesse, oltre che la diffusione dei risultati trimestrali di quattro tra le ‘Magnifiche Sette’.
Tesla comunicherà i suoi numeri mercoledì 29 gennaio dopo la chiusura di Wall Street, giornata che vedrà protagoniste anche Microsoft e Meta, mentre Apple è attesa per il giorno dopo, ovvero giovedì 30.
Per la casa di Elon Musk gli analisti prevedono un aumento del 7% per l’eps del quarto trimestre, a 76 centesimi, con ricavi totali saliti del 7,8%, a 27,14 miliardi. Per il 2025, inoltre, il consensus attuale si attende un profitto in crescita su base annua dopo il previsto calo per il 2024.
Le azioni Tesla arrivano all’appuntamento dopo aver guadagnato il 7% in questo inizio di 2025 e il 63% nel 2024, praticamente tutto nel quarto trimestre, soprattutto dopo la vittoria elettorale del presidente Donald Trump.
Oggi, però, la settimana del titolo potrebbe aprirsi in rosso visto che il pre market USA di oggi vede la società guidata da Musk cedere il 3%, intorno quota 400 dollari, in linea con l’andamento dei future sul Nasdaq.
Morningstar assegna un rating di 1 stella a Tesla, ritenendo il titolo “significativamente sopravvalutato rispetto alla nostra stima del fair value di 210 dollari per azione”, utilizzando “un costo medio ponderato del capitale di poco inferiore al 9%”.
Nel 2024 le consegne di Tesla sono state di 1,79 milioni, leggermente inferiori agli 1,81 milioni del 2023. Nel 2025, prevediamo che le consegne torneranno a crescere grazie al lancio del modello economico entro la metà dell’anno. “Tuttavia, prevediamo che le consegne saranno inferiori alle previsioni di crescita del 20%-30% formulate dal management”, aggiungono dal broker.
Morningstar segnala tra i rischi il fatto che l’amministratore delegato di Tesla possieda “di fatto poco più del 20% delle azioni e le usa come garanzia per i prestiti personali, il che aumenta il rischiodi una vendita massiccia per ripagare il debito”.
Secondo Seth Goldstein, CFA di Morningstar, sono quattro i fattori da analizzare nella prossima trimestrale di Tesla. La prima è l’evoluzione del gross margin. “I 495.570 veicoli consegnati da Tesla hanno rappresentato un record trimestrale per l’azienda. Di conseguenza, l’azienda dovrebbe beneficiare della leva dei costi operativi derivante dai maggiori volumi”, spiega l’analista, prevedendo inoltre “che l’azienda beneficerà della deflazione delle materie prime, anche se ciò potrebbe essere parzialmente compensato dalla riduzione dei prezzi medi di vendita”.
Da tenere sotto controllo secondo Goldstein sono anche i progressi del software di guida autonoma, visto che quest’anno la società punta a “lanciare a lanciare il software di livello 3 di guida autonoma completa (FSD) senza supervisione in California e in Texas e a lanciare il software di livello 2 FSD con supervisione in Europa e in Cina. Si tratta di tappe fondamentali per il progetto del management di un servizio di Robotaxi”.
Tra gli altri fattori ci sono il lancio di un nuovo modello di SUV più piccolo, previsto nel corso dell’anno e dal prezzo compreso nella fascia media di 30 mila dollari che “permetterà a Tesla di competere nel mercato dei SUV a prezzi accessibili” elemento ritenuto dall’analista “fondamentale per la crescita delle consegne di Tesla nel 2025 e oltre, per cui ci aspettiamo aggiornamenti sulla tempistica e su tutti i dettagli che il management vorrà condividere”.
Infine, da valutare la generazione e stoccaggio di energia: “il segmento della generazione e dello stoccaggio di energia ha registrato un record di installazioni di batterie nel 2024. Tesla ha recentemente aperto un nuovo stabilimento in Cina che mira a raddoppiare la produzione una volta avviato. Attendiamo il piano di crescita del management per questa attività”.
Tra i bullish su Tesla c’è Adam Jonas, analista di Morgan Stanley che, ha recentemente aumentato il suo obiettivo di prezzo per le azioni Tesla a 430 da 400 dollari, mantenendo un rating di sovrappeso sulle azioni, che rimangono una ‘top pick’ per la società. Il nuovo target price rappresenta un rialzo del 9% rispetto all'attuale prezzo di mercato delle azioni Tesla.
Jonas ha scritto che il recente apprezzamento del prezzo delle azioni della casa automobilistica "ha iniziato a scontare l'espansione della 'superficie di contatto' tra Tesla e l'AI fisica, inclusi i vantaggi naturali dell'azienda in termini di raccolta dati, robotica, accumulo di energia, AI/calcolo, produzione e infrastrutture di supporto."
Anche Wedbush per mano di Dan Ives ha alzato il target price, portandolo da 515 a 550 dollari per azioni, riflettendo un crescente ottimismo riguardo alla capacità del gigante dei veicoli elettrici di soddisfare la domanda di mercato nel 2025, in particolare poiché il suo programma Full Self-Driving (FSD) sembra pronto per significativi progressi.
La potenziale influenza della prossima amministrazione di Donald Trump è anche un punto focale nell'analisi di Ives che suggerisce come i cambiamenti di politica potrebbero accelerare notevolmente lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma come un cambiamento positivo nel supporto normativo per le ambiziose iniziative di Tesla.
Ives rimane particolarmente entusiasta delle prospettive di Tesla, dichiarando che questo periodo potrebbe essere trasformativo sia per Musk che per l'azienda. Con un impressionante obiettivo rialzista di 650 dollari per azione per il 2025, Ives crede che una capitalizzazione di mercato di due trilioni di dollari sia alla portata di Tesla entro la fine di quest’anno, ma questa previsione dipenderà dalla maturazione della visione autonoma e alla solida domanda di consegne prevista dai principali mercati, in particolare la Cina.
Nelle sue valutazioni, Ives non ha tenuto conto del potenziale impatto del robot Optimus di Tesla nelle sue previsioni, accennando a un ulteriore rialzo se questa impresa avrà successo. Con l'avvicinarsi del 2025, tutti gli occhi sono puntati sulle prossime mosse di Tesla e sulle implicazioni più ampie per il panorama dei veicoli elettrici.