Snam cede quota Adnoc Gas: sul tavolo l’offerta di Lunate
La direzione è quella ribadita, nei giorni scorsi, dall’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, con il piano strategico 2025-2029. Nell’ambito del quale la partecipazione in Adnoc Gas Pipelines – rilevata da Snam nel 2020 in consorzio con cinque fondi internazionali – era inclusa tra le opportunità soggette a possibile valorizzazione attraverso strategie di rotazione degli […] L'articolo Snam cede quota Adnoc Gas: sul tavolo l’offerta di Lunate proviene da Iusletter.
La direzione è quella ribadita, nei giorni scorsi, dall’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, con il piano strategico 2025-2029. Nell’ambito del quale la partecipazione in Adnoc Gas Pipelines – rilevata da Snam nel 2020 in consorzio con cinque fondi internazionali – era inclusa tra le opportunità soggette a possibile valorizzazione attraverso strategie di rotazione degli asset. E così è stato. Perché ieri il gruppo ha annunciato di aver ricevuto un’offerta per l’acquisizione di quella quota (il 5,88%) dal fondo Lunate, che ha sede ad Abu Dhabi e gestisce asset per 105 miliardi di dollari.
A perfezionare la partita, non appena saranno compiuti i passi necessari – vale a dire la firma del contratto di compravendita nonché l’eventuale esercizio dei diritti previsti a favore degli azionisti di Adnoc Gas Pipelines -, sarà il Long Term Capital Fund I di Lunate che punta a offrire rendimenti attrattivi e con una proiezione sul lungo termine ai propri investitori.
Come si ricorderà, Snam rilevò il 49% di Adnoc Gas Pipelines nell’estate del 2020 in consorzio con Global Infrastructure Partners (Gip), Brookfield Asset Management, Gic (il fondo sovrano di Singapore), Ontario Teachers’ Pension Plan e NH Investment & Securities, attraverso Galaxy Pipeline Assets HoldCo Limited. La consociata del big emiratino Adnoc detiene per un periodo di 20 anni i diritti di gestione, remunerati a tariffa, delle infrastrutture (38 gasdotti) che collegano le attività upstream di Adnoc ai punti di consumo di Abu Dhabi e ai terminali di esportazione e interconnessione verso gli Emirati confinanti. Si tratta, quindi, di un asset essenziale e di alta qualità, il cui contributo è stato ed è cruciale per la strategia degli Emirati Arabi Uniti.
Rispetto ai possibili benefici per Snam, il gruppo non ha fornito dettagli sui valori della partecipazione, ma con l’operazione porterebbe a casa un ritorno a doppia cifra su un valore contabile che Mediobanca ha stimato in 135 milioni di euro, su una quota complessiva che, secondo il report stilato ieri da Piazzetta Cuccia, si aggirerebbe attorno ai 200 milioni di euro.
In questi anni il gruppo ha sfruttato la sua expertise per apportare valore all’infrastruttura e ai piani emiratini. Ora, però, come ribadito in più occasioni da Venier, la rotta di Snam è puntata prioritariamente sull’Europa dove il gruppo punta a consolidare ulteriormente il suo posizionamento. Non a caso ieri, nel commentare l’operazione, il ceo di Snam ha rimarcato che «la cessione è coerente con il piano strategico 2025-2029 appena presentato, che si focalizza sullo sviluppo di un’infrastruttura paneuropea multi-molecola». In questa prospettiva, ha precisato il top manager, «la rotazione di alcuni asset non collocati sui principali corridoi europei sui quali operiamo ci consente di capitalizzarne il valore».
Per Murtaza Hussain, managing partner di Lunate – affiancata nell’operazione da Rothschild – «Adnoc Gas Pipelines è un asset fondamentale all’interno del sistema infrastrutturale energetico degli Emirati Arabi Uniti. Siamo lieti di rafforzare la nostra partnership con Adnoc attraverso questo investimento e di realizzare il mandato di Lunate di offrire agli investitori l’accesso ad asset di alta qualità».
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