Scuole paritarie, 750 milioni dal governo Meloni: cifra record che scatena polemiche
750 milioni per le scuole paritarie, la cifra record stanziata dal Governo fa arrabbiare i sindacati che vedono lesi gli istituti statali.
Il governo di Giorgia Meloni investe sulle scuole paritarie decidendo di stanziare la cifra record di 750 milioni di euro, la più alta degli ultimi anni. Ad annunciare l’iniziativa dell’esecutivo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che, firmando due decreti sul tema, ha ufficializzato la concessione di cinquanta milioni di euro in più per questi istituti scolastici rispetto allo scorso anno. Immediata, naturalmente, è arrivata la polemica delle forze sindacali di settore che lamentano una disparità di trattamento rispetto alla scuola pubblica che, nelle parole di contesta il governo, verrebbe fortemente penalizzata.
La cifra record per le scuole paritarie
Il nuovo stanziamento di 750 milioni di euro per le scuole paritarie voluto dal governo Meloni prevede una ripartizione delle somme che segue il seguente schema:
- più di 500 milioni di euro per tutte le paritarie;
- 163 milioni e 400mila euro per il sostegno agli studenti con disabilità (più 50 milioni di euro rispetto al 2024);
- 90 milioni di euro per le scuole dell’infanzia.
Calcolatrice alla mano si nota come le somme previste nel 2025 per le scuole paritarie siano andate molto crescendo rispetto agli scorsi anni. Nel 2012, per esempio, le somme concesse dal governo Monti erano state di 286 milioni di euro, mentre nel 2017 (governo Gentiloni) si era arrivati a 500 milioni di euro. Più di recente, nel 2021, l’esecutivo di Mario Draghi aveva stanziato per le scuole paritarie 556 milioni di euro e, nel 2022, si era arrivati a 626 milioni di euro. Poi, nel 2023, l’insediamento del governo Meloni e l’aumento di ulteriori 50 milioni di euro (676), in un crescendo che ha portato al record di 750 milioni di quest’anno.
Una formazione di qualità parificata
Ad annunciare e difendere la decisione del governo Meloni sulle scuole paritarie è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Con questo stanziamento, il ministero – ha detto l’esponente governativo – conferma il proprio impegno a sostenere e valorizzare le scuole paritarie, che rappresentano una componente fondamentale del nostro sistema educativo nazionale. Il nostro obiettivo è garantire a tutti gli studenti l’opportunità di una formazione di qualità, indipendentemente dall’istituto in cui studiano. In particolare, le risorse destinate alle scuole dell’infanzia e agli studenti diversamente abili confermano la nostra attenzione a rendere l’educazione accessibile e inclusiva per tutti”.
La polemica sindacale
Agli annunci in pompa magna di Valditara hanno risposto con interpretazioni decisamente opposte i sindacati del comparto scuola che lamentano una disparità di trattamento tra istituti pubblici e paritari, con i primi fortemente svantaggiati dalle scelte del Governo.
“Ancora una volta – ha detto Giuseppe D’Aprile segretario generale Uil Scuola – assistiamo a un’ingente destinazione di risorse alle paritarie. Bisognerebbe invece investire soprattutto a favore della scuola statale che garantisce uguali opportunità a tutti anche ai bisognosi e meritevoli. Si tratta di una scelta politica chiara, ma inaccettabile”.
E ancora: “Un quarto di queste risorse – 180 milioni di euro l’anno – potrebbero servire per stabilizzare gli oltre 230mila precari della scuola, per assicurare loro un futuro certo oltre a garantire la continuità didattica degli alunni. Il governo farebbe meglio a pensare anche alle sue scuole in quanto ogni euro sottratto alla scuola statale, nazionale e laica di questo Paese è un modo per renderla più debole”.