Rose Villain, femminista e sensuale: «Da donna sono libera di sentirmi così quando voglio»

La voce del rap al femminile pronta per Sanremo: «Sono fan di Mia Martini» L'articolo Rose Villain, femminista e sensuale: «Da donna sono libera di sentirmi così quando voglio» proviene da Open.

Feb 7, 2025 - 10:13
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Rose Villain, femminista e sensuale: «Da donna sono libera di sentirmi così quando voglio»

Rose Villain, ovvero Rosa Luini, milanese, 35 anni, è una delle voci del rap al femminile. Torna a Sanremo con Fuorilegge: «Devo tutto ad Amadeus, l’ho incontrato in aereo e gliel’ho detto: “Mi hai cambiato la vita e ti sarò eternamente grata”. Amo la canzone che porto, posso arrivare 24esima ma ho già vinto», dice oggi in un’intervista a Repubblica. La canzone parla «del desiderio, del momento logorante della passione che speri possa durare e tenere vivo l’amore. Esplorare le emozioni è estenuante. L’attesa, prima che tutto accada, è sempre bellissima ma ti consuma». E cita Almeno tu nell’universo perché «Sono fan di Mia Martini, anzi di più. Magari è uno stimolo per i più giovani ad andarla a scoprire e amarla».

Una gran sottona

Nel colloquio con Silvia Fumarola dice di essere «una gran “sottona”. Da ragazzina ero tanto timida. Avevo paura di non essere filata, sono stata molto più inseguita, mica avevo il coraggio di rivelarmi». Suo padre è imprenditore; il nonno partigiano, Biagio Melloni. Lei ha studiato a Los Angeles, vissuto a New York: ↔Nonno, comandante partigiano, ha fondato la catena di librerie Remainders. Andavo sempre con lui in quella di Milano, ho vissuto in mezzo ai libri tutta la vita. L’altra nonna insegnava Lettere, latino e greco. Oggi scrivo le mie canzoni, sono figlia della parola». Il padre «non ha mai provato a indicarmi la via, perché ce l’avevo chiara . È pacato, dolce, non mi ha mai sgridato per un voto cattivo. Ha seguito la mia passione. Un grande papà».

Il rap e il femminismo

E ancora: «Sono contenta che il rap arrivi a Sanremo. Con Tony siamo amici, è un bravissimo ragazzo. Quando si scrive è cinema e lo è anche la musica. Non mi sento attaccata da testi così. Allora non si possono guardare i film di Tarantino? Le ragazze che vanno a vedere Kill Bill poi non girano con la katana. Bisogna preoccuparsi di più quando tagliano i fondi per i centri anti-violenza». Sul suo femminismo e sulla seduzione: «Sul palco mi piace sentirmi donna, quando sminuiscono il mio talento perché sono una bella ragazza, mi fanno incazzare. Quello per me è sessualizzare. Criticano per come mi vesto con l’aggiunta: “E poi fa la femminista”. Lo sono, posso fare quello che mi pare e dire quello che penso. Da donna sono libera di sentirmi sensuale quando voglio».

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