Raffaela Fazio e 'Gli spostamenti del desiderio'

Poesie sulle nostre attese e le speranze personali e corali: "Basta una persona per salvare la storia e il suo corso"

Gen 28, 2025 - 00:34
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Raffaela Fazio e 'Gli spostamenti del desiderio'

Arezzo, 27 gennaio 2025 - Quella realtà profonda che è in ciascuno di noi, desiderare, ci fa oscillare tra la luce delle attese e i lutti che si incontrano, personali e corali. I desideri hanno una radice ma bene interpretati portano a cogliere qualcosa che va al di là di noi. Ne Gli spostamenti del desiderio (Moretti e Vitali editore), Raffaela Fazio (Arezzo, 1971), finalista all'ultima edizione del Premio letterario Camaiore, riesce a declinare questo tema con più variazioni, personali, storiche e bibliche, intrecciandole con vite esemplari. Le poesie dedicate a Etty Hillesum, scomparsa a 29 anni ad Auschwitz, ne sono un'espressione: "Mi vedi coraggiosa?/ Di una sola cosa / ho desiderio: / mi prenda qualcuno per mano". "Basta / una persona / una sola, diversa / (vedi?) / per salvare la storia, il suo corso / (perché nell'uomo / ancora si creda)". Non tutti i desideri fanno bene o sono diritti. Talvolta la loro frustrazione alimenta rabbie distruttive che Fazio pone sotto un esergo di Marco Aurelio: "Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause".

C'è tanta delicatezza nelle poesie di Fazio che, come ha osservato Simone Gambacorta, scandaglia l'orientamento delle nostre attese, la postura delle nostre speranze, lo scarto degli "spostamenti del desiderio".