Proroga cedolare secca affitti senza imposte di registro

La proroga di un contratto di locazione con adesione alla cedolare secca beneficia dell'esenzione dall’imposta di registro come per la prima registrazione.

Feb 2, 2025 - 14:23
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Proroga cedolare secca affitti senza imposte di registro

Il locatore che proroga il contratto d’affitto con cedolare secca non deve versare l’imposta di registro, obbligo invece  previsto in assenza di questa opzione.

La cedolare secca sostituisce infatti l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e le relative addizionali, ma anche l’imposta di registro sul contratto di locazione e l’imposta di bollo. Questi benefici sono fruibili non soltanto in occasione della prima registrazione del contratto ma anche in caso di proroga e di risoluzione.

Come precisa il Fisco, dunque, la proroga di un contratto di locazione con cedolare secca non richiede il versamento dell’imposta, come stabilito dall’articolo 3 del Decreto legislativo n. 23/2011, che mette nero su bianco le agevolazioni previste qualora si aderisca a questa opzione.

Le regole sono differenti se il locatore non ha esercitato l’opzione della cedolare secca: l’imposta di registro in quel caso deve essere pagata anche in caso di proroga entro 30 giorni dalla scadenza del contratto, o della precedente proroga, sia utilizzando un modello F24 sia i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.