Perché i big della Difesa Usa applaudono il Doge di Musk (che sballotta il Pentagono)
Da Palantir a L3Harris fino a Lockheed Martin e Northrop Grumman, i dirigenti del settore della difesa negli Stati Uniti guardano con favore le mosse del Doge guidato da Elon Musk che vuole fare le pulci al Pentagono. L'approfondimento di Quartz
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Da Palantir a L3Harris fino a Lockheed Martin e Northrop Grumman, i dirigenti del settore della difesa negli Stati Uniti guardano con favore le mosse del Doge guidato da Elon Musk che vuole fare le pulci al Pentagono. L’approfondimento di Quartz
I big della Difesa americani in visibilio per il Doge di Musk.
In queste settimane di trimestrali, i ceo delle aziende della difesa, da Alex Karp di Palantir a Jim Taiclet di Lockheed Martin, si sono dichiarati entusiasti riguardo la futura attività del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) gestito da Elon Musk, promuovendola come un’opportunità per processi di acquisizione più agili e semplificati.
Con il Pentagono alle prese con l’inefficienza, la visione di Musk potrebbe accelerare il procurement e ridurre gli sprechi. E proprio le aziende della difesa spingono per il cambiamento, auspicando che il Doge rivoluzionerà davvero la burocrazia del Pentagono, rileva Quartz.
Anche i dirigenti di L3Harris e Northrop Grumman hanno affermato di recente che il Doge e l’attenzione dell’amministrazione del presidente Donald Trump sull’efficienza erano in linea con gli aspetti della loro attività elogiandone l’iniziativa.
Tutti i dettagli.
IL PENTAGONO NEL MIRINO DEL DOGE
Secondo Quartz, il Pentagono è un obiettivo primario per Doge. Il Dipartimento della Difesa (DoD) ha fallito sette audit consecutivi e i critici affermano che l’eccessiva regolamentazione ha lasciato il Pentagono lento ad agire e incapace di procurarsi rapidamente beni e servizi, ricorda la testata americana,
A giugno, il Government Accountability Office (Gao), ovvero l’ufficio governativo preposto alla vigilanza sui conti pubblici, come parte del suo sondaggio annuale sui 76 principali programmi di approvvigionamento, ha definito il Dod “allarmantemente lento” nel fornire nuovi e innovativi sistemi d’arma. Lo Stimson Center, un think tank di politica estera, stima che almeno 60 miliardi di dollari in “sprechi e inefficienze” del Pentagono possano essere risparmiati tagliando i lavoratori personali e a contratto, annullando o riducendo alcuni sistemi d’arma e altre mosse, riporta ancora Quartz.
BEN VENGA IL DOGE DI MUSK PER LOCKHEED MARTIN
Per il ceo di Lockheed Martin, principale appaltatore militare degli Stati Uniti, il Doge è un'”opportunità” per aiutare a semplificare il processo di acquisizione del Dod.
Parlando con gli investitori il 29 gennaio, Taiclet ha affermato che Lockheed non vede l’ora di lavorare con la seconda amministrazione Trump per “continuare a perseguire un processo di acquisizione più agile e snello che incoraggi velocità, innovazione tecnologica e una partecipazione più ampia. Vediamo Doge come un’opportunità per fare grandi progressi in tutte queste aree”.
Taiclet ha aggiunto di aver chiesto cambiamenti sistemici nell’impresa della difesa per anni, tra cui il Congresso, il Pentagono, l’industria aerospaziale e della difesa e le startup tecnologiche.
“Dobbiamo espandere la nostra capacità come paese di coinvolgere tutti. Accolgo con favore lo sforzo di Doge e quello dell’amministrazione per ridurre la burocrazia, limitare gli oneri amministrativi che il Pentagono ora impone a tutte le aziende, grandi e piccole, che vogliono lavorare con lui”, ha concluso.
COSÌ COME PER PALANTIR
Il Doge è una “rivoluzione” e “ad alcune persone sarà tagliata la testa”.
È quanto ha osservato il ceo di Palantir, in occasione della call sugli utili lo scorso 3 febbraio. Le azioni della società di software statunitense che lavora anche per l’esercito Usa e la Cia sono aumentate di oltre il 22% nelle contrattazioni pre-mercato dopo aver previsto un fatturato annuale in crescita alimentato dalla forte domanda per i suoi servizi di analisi dati e software da parte delle aziende che adottano l’intelligenza artificiale generativa.
La società con sede a Denver non teme i potenziali effetti degli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per tagliare il budget del governo federale guidati dal Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) gestito da Elon Musk, anzi. “La vera concorrenza di Palantir è la mancanza di responsabilità nel governo”, ha spiegato nella call Chief Technology Officer di Palantir Shyam Sankar. “Doge porterà meritocrazia e trasparenza al governo” e lo spingerà a funzionare più come il mercato commerciale.
Da parte sua Karp, in una lettera agli azionisti, ha affermato che Palantir è in “una nuova fase” e ha messo in guardia contro la “compiacenza tecnica” di altre aziende statunitensi che non riescono a farsi avanti e a servire gli interessi degli Stati Uniti. “Amiamo la disruption”, ha spiegato Karp.“La disruption alla fine della giornata espone le cose che non funzionano, ci saranno alti e bassi. C’è una rivoluzione. Ad alcune persone sarà tagliata la testa. Ci aspettiamo di vedere cose davvero inaspettate e di vincere”.
IL DIALAGO AVVIATO DA L3HARRIS
Durante una call sugli utili del 30 gennaio, ceo di L3Harris Chris Kubasik ha dichiarato di sapere che “molti altri” hanno iniziato a scrivere lettere a Doge e che ha ricevuto “molti feedback positivi” da alcuni membri del Congresso. “Penso che molte persone abbiano letto la lettera. Sto solo cercando di avviare il dialogo”, ha aggiunto.
LE POSIZIONI DI GENERAL DYNAMICS E IRIDIUM
Infine, conclude Quartz, che se queste aziende del comparto difesa si sono mostrate ottimiste sulla promessa di Musk di tagliare le normative, altre sono un po’ meno enfatiche nel loro sostegno.
Il ceo di General Dynamics Phebe Novakovic ha detto in una call che la sua azienda avrebbe “abbracciato” qualsiasi azione che migliorasse l’efficienza e la struttura dei costi delle organizzazioni. Matthew Desch, che dirige la società di comunicazioni satellitari Iridium Communications, che ha un contratto con il DOD e la U.S. Space Force, ha dichiarato che Doge era “probabilmente positivo”.
“Sarei felice di avere meno regolamentazioni”, ha detto Desch in una conference call sui risultati finanziari. “Personalmente, penso che le persone ci stiano provando da molto tempo. Sono un po’ scettico su quanto funzionerà bene”.