Pagelle discesa femminile Mondiali: Goggia, continua la maledizione; Delago non sfrutta l’occasione

PAGELLE DISCESA FEMMINILE MONDIALI Breezy Johnson, 10: non aveva mai vinto in Coppa del Mondo, lo fa ai Mondiali a 29 anni. Ci sta nello sci, è accaduto innumerevoli volte in passato. Le gare secche, su piste sovente molto più agevoli rispetto al circuito maggiore itinerante, tendono a premiare atlete tecnicamente meno preparate, ma con […]

Feb 8, 2025 - 14:33
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Pagelle discesa femminile Mondiali: Goggia, continua la maledizione; Delago non sfrutta l’occasione

PAGELLE DISCESA FEMMINILE MONDIALI

Breezy Johnson, 10: non aveva mai vinto in Coppa del Mondo, lo fa ai Mondiali a 29 anni. Ci sta nello sci, è accaduto innumerevoli volte in passato. Le gare secche, su piste sovente molto più agevoli rispetto al circuito maggiore itinerante, tendono a premiare atlete tecnicamente meno preparate, ma con innate doti di scorrevolezza. L’americana ha poi sfruttato egregiamente anche il pettorale n.1. In Coppa del Mondo vanta 7 podi, ma l’ultimo risaliva al dicembre 2021. Insomma, questi sono i Mondiali di sci alpino: prendere o lasciare.

Mirjam Puchner, 9: altra ‘slittona’ che non era mai salita sul podio quest’anno. La sua unica dote è la scorrevolezza, ed oggi l’ha fatta fruttare al meglio, portando a casa un argento che lancia l’Austria in vetta al medagliere.

Ester Ledecka, 8: di gran lunga la più famosa tra le atlete sul podio. Stiamo parlando di una leggenda che ha vinto le Olimpiadi sia nello sci alpino sia nello snowboard…Almeno lei aveva ottenuto un podio in Coppa del Mondo quest’anno: terza a St. Anton.

Cornelia Huetter, 7,5: a Saalbach aveva vinto in discesa lo scorso anno nelle finali di Coppa del Mondo. Oggi si è ritrovata dopo un lungo periodo di appannamento, mancando però il podio per 13 centesimi.

Lauren Macuga, 7,5: altra grande prestazione oggi dopo il bronzo in superG. L’americana chiude quinta a 0.38 dalla vetta, peraltro con il pettorale n.18. Se non subirà seri infortuni, nei prossimi anni potrebbe diventare dominante nella velocità, perché non ha punti deboli: è sia tecnica sia scorrevole.

Emma Aicher, 7: già in prova aveva dimostrato il grande feeling con la pista. Dopo il sesto posto in superG, si è ripetuta in discesa con il medesimo piazzamento. Sembra che la tedesca stia finalmente esplodendo: si parla di lei da diversi anni.

Nicol Delago, 5,5: migliore delle italiane oggi, una magra consolazione. La pista era perfetta per le sue caratteristiche, inoltre partiva con un pettorale ideale, ovvero il n.3. Ciò nonostante non è andata oltre un’ottava posizione che non le cambia la carriera. Un’occasione del genere difficilmente ricapiterà.

Federica Brignone, 6: il numero vero lo aveva già fatto in superG, superandosi su una pista che aveva ad esempio respinto la grande rivale svizzera Lara Gut-Behrami. Oggi è apparsa proprio impotente. Non ha sciato male, ma non aveva le armi per contrastare le grandi scivolatrici, nonostante sia molto migliorata in questo particolare.

Laura Pirovano, 5,5: si era capito che non aveva armi su questa pista e alla fine il 13° posto rappresenta una naturale conseguenza.

Sofia Goggia, 4: se prendiamo in considerazione le discese concluse, non andava così male addirittura da 8 anni, quando giunse 18ma ad Altenmarkt-Zauchensee nel gennaio 2017! Ha proprio disputato la gara peggiore della stagione proprio nel giorno più importante. I Mondiali restano maledetti per la bergamasca: è incredibile che una fuoriclasse come lei non abbia mai conquistato una medaglia iridata in discesa ai Mondiali. A Saalbach, tuttavia, non ci ha capito davvero nulla, sin dalle prove. Non ha gradito né la pista né la neve. Va detto che, rispetto a qualche anno fa, è diventata più tecnica, ma ha perso qualcosa in termini di pura scorrevolezza. In passato Goggia aveva dichiarato di voler gareggiare almeno sino al 2027, dunque potrebbe avere ancora una occasione per sfatare il tabù dei Mondiali.

Lara Gut-Behrami, 4: Mondiale finora disastroso anche per la rossocrociata, scivolata in discesa dopo un superG anonimo. Le resta la carta del gigante, la specialità dove però ha fatto più fatica sinora.