Marco Rubio diserta il G20: "Non possiamo supportare politiche ingiuste"

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha annunciato che non parteciperà al prossimo vertice del G20 in Sudafrica, previsto a Johannesburg dal 20 al 21 febbraio 2025. La decisione segna un ulteriore irrigidimento nei rapporti tra Washington e Pretoria, in un contesto di tensioni crescenti legate alla politica agraria sudafricana e alle priorità del G20.La mancata partecipazione di Rubio arriva dopo le recenti dichiarazioni del Presidente Donald Trump, il quale ha minacciato di sospendere i finanziamenti al Sudafrica. L'accusa è che il governo di Cyril Ramaphosa stia espropriando terre e discriminando determinate classi di persone. Il Sudafrica, da parte sua, ha negato tali affermazioni, sottolineando che la riforma agraria mira a correggere le disuguaglianze storiche derivanti dal colonialismo e dall’apartheid.Il tema della proprietà terriera è particolarmente delicato in Sudafrica. Attualmente, i proprietari terrieri bianchi possiedono ancora la maggior parte delle terre agricole, una situazione che il governo di Ramaphosa sta cercando di riequilibrare attraverso una nuova legislazione che consente l’espropriazione di terre “nell’interesse pubblico”.Rubio ha motivato la sua assenza con una critica alla linea politica adottata dal Sudafrica e al focus del G20 su temi come la sostenibilità, la solidarietà e l’uguaglianza. “Non possiamo continuare a supportare paesi che adottano politiche ingiuste e discriminatorie sotto il pretesto della giustizia sociale”, ha dichiarato Rubio in un comunicato ufficiale. Il Segretario di Stato ha collegato questi argomenti alle iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI) e al cambiamento climatico, tematiche che l’amministrazione Trump considera marginali rispetto agli interessi strategici degli Stati Uniti.Questa posizione riflette la politica estera dell’attuale governo americano, che sta progressivamente riducendo il suo impegno in iniziative internazionali percepite come non direttamente vantaggiose per il paese. A conferma di questa tendenza, Rubio ha recentemente annunciato una sospensione temporanea della maggior parte degli aiuti esteri, in attesa di una revisione di 90 giorni, suscitando preoccupazioni tra le organizzazioni umanitarie e i gruppi per i diritti umani. “Ogni dollaro inviato all’estero deve servire gli interessi americani e non essere sprecato in progetti senza benefici concreti per il nostro paese”, ha aggiunto.La scelta di Rubio potrebbe avere conseguenze significative per la posizione degli Stati Uniti sulla scena globale. Il G20 è una piattaforma chiave per il coordinamento delle politiche economiche internazionali, e l'assenza del Segretario di Stato americano potrebbe indebolire l’influenza di Washington su questioni cruciali come la regolamentazione finanziaria globale, il cambiamento climatico e la riduzione della povertà.D’altra parte, la decisione potrebbe rafforzare il consenso interno dell’amministrazione Trump tra gli elettori conservatori, confermando l’approccio isolazionista che ha caratterizzato la politica estera statunitense negli ultimi anni.TUTTE LE NEWS DAL MONDO

Feb 6, 2025 - 15:57
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Marco Rubio diserta il G20: "Non possiamo supportare politiche ingiuste"


Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha annunciato che non parteciperà al prossimo vertice del G20 in Sudafrica, previsto a Johannesburg dal 20 al 21 febbraio 2025. La decisione segna un ulteriore irrigidimento nei rapporti tra Washington e Pretoria, in un contesto di tensioni crescenti legate alla politica agraria sudafricana e alle priorità del G20.

La mancata partecipazione di Rubio arriva dopo le recenti dichiarazioni del Presidente Donald Trump, il quale ha minacciato di sospendere i finanziamenti al Sudafrica. L'accusa è che il governo di Cyril Ramaphosa stia espropriando terre e discriminando determinate classi di persone. Il Sudafrica, da parte sua, ha negato tali affermazioni, sottolineando che la riforma agraria mira a correggere le disuguaglianze storiche derivanti dal colonialismo e dall’apartheid.

Il tema della proprietà terriera è particolarmente delicato in Sudafrica. Attualmente, i proprietari terrieri bianchi possiedono ancora la maggior parte delle terre agricole, una situazione che il governo di Ramaphosa sta cercando di riequilibrare attraverso una nuova legislazione che consente l’espropriazione di terre “nell’interesse pubblico”.

Rubio ha motivato la sua assenza con una critica alla linea politica adottata dal Sudafrica e al focus del G20 su temi come la sostenibilità, la solidarietà e l’uguaglianza. “Non possiamo continuare a supportare paesi che adottano politiche ingiuste e discriminatorie sotto il pretesto della giustizia sociale”, ha dichiarato Rubio in un comunicato ufficiale. Il Segretario di Stato ha collegato questi argomenti alle iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI) e al cambiamento climatico, tematiche che l’amministrazione Trump considera marginali rispetto agli interessi strategici degli Stati Uniti.

Questa posizione riflette la politica estera dell’attuale governo americano, che sta progressivamente riducendo il suo impegno in iniziative internazionali percepite come non direttamente vantaggiose per il paese. A conferma di questa tendenza, Rubio ha recentemente annunciato una sospensione temporanea della maggior parte degli aiuti esteri, in attesa di una revisione di 90 giorni, suscitando preoccupazioni tra le organizzazioni umanitarie e i gruppi per i diritti umani. “Ogni dollaro inviato all’estero deve servire gli interessi americani e non essere sprecato in progetti senza benefici concreti per il nostro paese”, ha aggiunto.

La scelta di Rubio potrebbe avere conseguenze significative per la posizione degli Stati Uniti sulla scena globale. Il G20 è una piattaforma chiave per il coordinamento delle politiche economiche internazionali, e l'assenza del Segretario di Stato americano potrebbe indebolire l’influenza di Washington su questioni cruciali come la regolamentazione finanziaria globale, il cambiamento climatico e la riduzione della povertà.

D’altra parte, la decisione potrebbe rafforzare il consenso interno dell’amministrazione Trump tra gli elettori conservatori, confermando l’approccio isolazionista che ha caratterizzato la politica estera statunitense negli ultimi anni.

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